~Andrea pov~
Appena finito l'allenamento guardo il telefono e vedo dei messaggi da parte di carlo
"Scusa se non ci sono stato al club"
"Ti andrebbe di vederci oggi pomeriggio?"
"Si, va bene"
Rispindo al messaggio e dopo pochi secondi sento il telefono vibrare per una notifica
"Facciamo alle 5 a casa mia?"
"Casa tua?"
"Si ti mando l'indirizzo"Ho ricevuto il messaggio dell'indirizzo da carlo e dopo essere andato a casa a lavarmi e a cambiarmi sono arrivato sotto casa sua
È una bella villa bianca, con grandi finestre e un grande giardino con una piscina bellissima e spaziosa
Leggo il nome sul campanello e riconosco il cognome di carlo
Non so se suonare oppure chiamarlo al cellulare...
A interrompere la mia indecisione sento il cancellino aprirsi davanti a me
Mi guardo intorno per capire chi possa averlo aperto senza vedere nessuno
"Che ci fai lì fermo?"
Vedo carlo venire verso di me sul vialetto di mattoni marrone chiaro
Mi guardo in torno imabarazzato, penso di essere arrossito e vedo un sorriso dolce sul suo viso
"Ah... ehm... non sapevo se suonare o chiamarti..."
Mi apre il cancellino e mi fa segno di entrare per poi richiuderlo alle mie spalle
"Forza seguimi"
Dice ridendo e seguendo il vialetto fino ad entrare in casa
La sua casa all'interno è, se possibile, ancora più bella che fuori
Un grosso lampadario al centro della sala, la cucina sulla destra e davanti a noi una scalinata di marmo
"Oh, è arrivato il tuo amico?"
Dice una voce dalla cucina, per poi palesarsi una donna sulla cinquantina con un grabiele e gli stessi occhi di carlo
"Si, mamma lui è andrea"
Dice avvicinandosi a me e indicandomi con uno sguardo felice
"Ciao, è un piacere io sono melissa"
"è un piacere anche per me"
"Ottimo mamma, ora andiamo in camera"
Dice iniziamdo a salire le scale mentre io lo seguo come un cagnolino
"Volete qualcosa da mangiare o da bere?"
"No mamma grazie"
Dice senza nemmeno fermarsi
Arriviamo al piano superiore in cui c'è un grande corridoio con delle porte ai lati
Arriviamo all'ultima porta a sinistra ed entriamo
È una camera grande e luminosa con un letto grande in cui spicca il grande armadio a specchio posto su un lato
"Entra pure, questa è la mia camera"
Dice facendo un giro su se stesso per poi fermarsi e ridere
"È davvero bella, come tutta la tua casa"
Dico guardandomi intorno quando sento le seu braccia sui miei finachi
"E come te"
Sento il suo respiri sulla mia nuca e sono certo di essere rosso come un pomodoro
Mi divincolo e inizio a guardare la stanza per cercare di riprendere controllo sul battito del mio cuore mentre sento lui ridere della mia reazione
"Allora, sei figlio unico?"
"No, ho una sorrellina più piccola"
"Davvero? Quanti anni ha?"
"5, si chiama giulia"
Penso che i miei occhi siano diventati a cuoricino, adoro i bambini e la loro gioia, adoro come si sentano sempre liberi e spensierati, mi ricorda la mia infanzi, i miei anni più belli
Si siede sul letto e mi fa segno di sedermi vicino a lui e così faccio
"Allora, ti ho chiesto di venire per vederti ovviamente ma anche per parlarti di una cosa... più precisamente del motivo per cui oggi non ero al club"
In effetti non ha mai mancato una lezione da quando lo conosco
"Sono stato a parlare con silvia e le ho detto chiaramente che non provo nulla per lei e di starmi alla larga"
Il mio cuore salta un battito, mi schiarisco la voce cercando di non dare a vedere il mio nervosismo
"Ah, bene"
Sono le uniche parole che riesco a dire tra un coloo di tosse e un altro
"Quindi non preoccuparti più di lei, ok?"
Annuisco riacquistando la calma persa poco prima

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Amore Spaventoso
RomanceAndrea è un ragazzo di 17 anni che ha sempre frequentato scuole d'arte della danza. Dopo un evento molto grave Andrea decide di traferirsi insieme al suo migliore amico Luca in una nuova scuola normale in cui spera di potersi rifare una vita. Appen...