~carlo pov~
"Allora ragazzi proviamo un'ultima volta la coreografia e poi andiamo tutti a casa, forza"
Dice andrea mettendosi in posizione e facendo partire la musica
Balla davvero bene e ogni giorno che passa lo vedo sempre più bello
"Forza, andate!"
Dice appena finita quella breve coreografia e avvicinandosi alla panca per prendere la sua roba
Mi avvicino a lui e lo fermo
"Fai qualcosa stasera?"
Chiedo prendendo la mia borsa di finaco alla sua
"No, ti serve qualcosa?"
"Vuoi venire a casa mia?"
Chiedo mentre lui si guarda intorno nervoso
"Perché non a casa mia? non voglio disturbare i tuoi genitori..."
"Non disturbi, poi li hai già conosciuti non dovrebbe essere più così imbarazzante per te"
"Va bene, come vuoi"
Risoonde lui e così ci incamminiamo a casa mia"Sono tornato!"
Urlo appena entrato in casa con dietro di me andrea
"Bentornato, ah c'è anche andrea, ciao!"
Dice mia madre sbucando dalla cucina
"Salve!"
Riaponde timidamente andrea
"Devo aggiungere un posto a tavola? Ti fermi da noi andrea?"
Chiede mia madre riprendendo a mescolare in una padella
Lui mi guarda per qualche secondo ed io gli annuisco
"Se non disturbo volentieri"
"Figuriamoci, è un piacere"
Conclude mia madre e così saliamo in camera
"Senti carlo, per domani ho dei compiti, ti va bene se li faccio qui?"
Chiede appoggiando la borsa per terra mentre io chiudo la porta dietro di lui
"Ah sì certo, falli pure sulla scrivania"
Dico indicandola mentre lui si avvicina con dei libri in mano
"Grazie"
Riaponde sedendosi e iniziando a leggere sui libri
"Che materia è?"
"Inglese"
Annuisco, devo ammettere che avrei preferito fare altro piuttosto che guardarlo fare i compiti ma solo lo stare con lui, solo averlo potuto baciare in quel modo l'altra sera mi ha reso felice, molto più di quanto potessi immaginare
Mi alzo e mi avvicino piegandomi su di lui e mettendogli le mani sui fianci
"Carlo, sto facendo i compiti"
Dice timidamente
"Lo so, ma mi annoio"
Dico stringendolo più forte
"Lasciami finire i compiti e poi facciamo qualcosa"
Dice sospirando e dandomi un piccolo colpetto sulle mani per farmi capire di lasciarlo andare
Mi butto sul letto a guardare il soffitto, sono davvero distrutto ed è tutta colpa del duro allenamento che mi ha fatto fare andrea per imparare quella benedetta coreografia"Carlo...carlo"
Sento la leggera voce di andrea che mi sussurra alle orecchie e apro leggermente gli occhi
"Carlo, tua madre ha detto che è pronta la cena..."
Dice spostandomi un ciuffo di capelli dal volto
Non mi ero nemmeno accorto di essermi addormentato
Mi alzo lentamente strofinandomi gli occhi
"Scusami, non volevo addormentarmi, tu hai finito i compiti?"
Dico guardando la scrivania che è stata accuratamente riordinata
"Sì, grazie per avermi lasciato la scrivania"
Mi alzo per andare verso la porta e scendere a mangiare, in realtà non ho molta fame visto che mi sono appena svegliato ma comunque devo ricaricarmi un po se no una volta tornato in camera crollerò sul letto
"Eccoti carlo, quando sono salita ho trovato andrea a pulirti la camera e tu che dormivi beatamente, ti sembra questo il modo di trattare i tuoi amici?"
Mi urla contro mia madrea appena scendiamo le scale
"Hai pulito camera mia?"
Chiedo nella direzione di andrea
"Avevo finito i compiti e non sapevo cosa fare"
Dice grattandosi la nuca imbarazzato
"Dai ora venite a mangiare, tuo padre e tua sorella sono fuori a cena quindi possiamo iniziare"
Dice mentre andiamo a sederci
"Dove sono?"
Chiedo nella direzione di mia madrea
"Tua sorella aveva una festina e tuo padre dopo il lavoro è andato con lei"
Annuisco iniziando a mangiare e la cena passa in fretta
"Quindi i tuoi genitori che lavoro fanno?"
Chiede mia madre ad andrea
"Mio padre è un imprenditore mentre mia madre un ingeniere"
"Immagino saranno molto impegnati, passi tanto tempo da solo a casa?"
"Ah, no io non vivo con loro, sono in un'altra città, io vivo qui con il mio migliore amico"
Continua lui imbarazzato mentre mia madre rimane molto sorpresa
"In effetti non sarà difficile per te vivere già da solo, sembri molto responsabile"
Continua lei"Bene, ora noi saliamo"
Dico a mia madre una volta finita la cena
"Ah, sì, andrea se ti serve un passaggio a casa appena torna il padre di carlo ti accompagna lui"
"No, non serve grazie, abito poco lontano da qui"
"Va bene, come preferisci"
Conclude lei mentre saliamo le scale verso camera mia
Appena entriamo ci sediamo sul letto e mi sento ancora più distrutto di prima
"Carlo, se sei stanco posso andare a casa, non voglio disturbarti"
"No, rimani"
Dico appoggiando la testa sulla sua spalla sbadigliando
"Piuttosto perché non mi hai svegliato se avevi finito i compiti?"
"Stavi riposando, non volevo darti fastidio"
Abbraccio i suoi finachi con le braccia senza togliere la testa dalla sua spalla
"Non mi daresti mai fastidio, poi non avresti dovuto pulire la mia camera"
"Ho notato che era tutto disordinato quindi ho pensato di sistemare visto che mi stavo anno..."
Si ferma di colpo e capisco che è perché non vuole dire che per colpa mia che mi sono addormentato lui si è annoiato
"Scusami, davvero"
Dico alzando il viso mentre lui si gira verso di me
"Non serve, davvero, sei molto stanco, penso che tu debba dormire ora"
Dice sorridendo e cercando di alzarsi ma lo blocco
"No"
Dico mettendo il viso sui suoi pettorali asciutti ma scolpiti
"Carlo... se devi dormire, fallo sul letto"
"Hai ragione..."
Dico facendoci cadere all'indietro sul letto
Lo sento ridere e cercare di liberarsi mentre io glielo impedisco
"Smettila di dimenarti"
Dico baciandogli la guancia per poi poggiare la mia testa sulla sua pancia
Sto così bene...

STAI LEGGENDO
Amore Spaventoso
RomansaAndrea è un ragazzo di 17 anni che ha sempre frequentato scuole d'arte della danza. Dopo un evento molto grave Andrea decide di traferirsi insieme al suo migliore amico Luca in una nuova scuola normale in cui spera di potersi rifare una vita. Appen...