parte 68

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~Andrea pov~

"Sei pronto?"
Mi chiede carlo dalla sala mentre io mi cambio i vestiti
"Si, arrivo. Un secondo!"
Gli urlo uscendo dalla stanza e andando verso di lui
Gli ho chiesto di accompagnarmi dai miei per cenare tutti assieme e presentarlo alla mia famiglia.
La famiglia di Carlo è già al corrente di noi e mi trattano molto bene, come se fossi un altro figlio, e la sua sorellina... bhe lei mi chiama davvero fratellone ed è così dolce che spesso abbraccio più lei del mio fidanzato che mette il broncio
"Sei sicuro che sia il caso?"
Mi chiede carlo mentre mi prende le mani
"Si, non ti devi preoccupare... sono al corrente del mio orientamento sessuale"
"Va bene"
Dice forzando un sorriso
"Ora a prendiamo l'autobus che se lo perdiamo saranno guai!"
Esclama tornando con un sorriso allegro sul viso
"Si, andiamo"

Appena arriviamo di fronte a casa mia entro con la copia della chiavi che avevo conservato e dietro di me, quasi a nascondersi, c'è Carlo
"Ciao andrea"
Dice mia mamma correndomi incontro e abbracciandomi memtre mio padre ci raggiunge
"Ciao figliolo"
Esclama unendosi all'abbraccio
"Dovresti venire più spesso"
Dice mia mamma allontanadosi per poi guardare dietro di me con un sorriso dolce
"E tu sarai Carlo, giusto?"
Mi volto verso di lui che si schiarisce la voce annuendo
"Sì, salve, è un piacere conoscervi"
Dice sorridendo e avvicinandosi di qualche passo
"Piacere mio e non essere tanto formale"
Risponde mia mamma tornando verso mio padre
"Entrate pure, la cena è già pronta"
Conclude mio padre andando verso la cucina
"Forza amore, non essere così teso"
Dico appena i miei genitori se ne sono andati in cucina accarezzandogli la spalla
"Si, ci provo... è che ci tengo a fare una buona impressione"
"Lo so, ma basta che tu sia te stesso. Sei perfetto così e stai andando benissimo"
Gli rispondo baciandogli leggermente le labbra per poi trascinarlo verso la cucina in cui il tavolo era già pronto e le pietanze già servite

"Così hai una sorellina più piccola... che bello, magari un giorno potresti portare anche lei con voi"
Disse mia madre quando orami il pranzo era concluso
"Le farebbe molto piacere, quando le ho detto che saremmo venuti qui si è messa a piangere dicendo che voleva venire anche lei"
Rispose carlo ridendo all'immagine della sorellina che la sera prima, davanti a me e lui, era scoppiata in un pianto isterico perché non avevamo voluto portarla
"Che carina...."
Concluse mia madre mentre sparecchiava gli ultimi piatti
"Vi fermate qui, vero?"
Mi chiese mia madre
"Non so se sia il caso"
Rispose carlo anticipandomi prima che potessi dire qualcosa
"Ma va, non dire così. Il papà è stanco e non ha molto voglia di portarvi e io non voglio lasciarvi tornare in autobus di notte"
Rispose lei mentre mio padre la guardava male
"Ho già preparato la camera di Andrea e potete fermarvi qui stanotte e tornare domani, tanto non avete lezione"
Continuò lanciandomi un sguardo complice mentre io annuisco a carlo
"Va bene... se non è un problema..."
"Ottimo, allora andate pure a dormire, buona notte"
"Notte mamma"
"Buonanotte"
Rispondiamo in coro mentre lo trascino verso la mia camera da lei, su per le scale
Chiedo la porta alle mie spalle avvicinandomi al letto
"Hai chiesto tu a tua madre di farmi rimere?"
Mi chide lui mentre si siede sul letto di fianco a me
"Può darsi..."
Rispondo io ridendo e sedendomi sopra di lui
"Sai, mia mamma mi ha visto soffrire molto e quando gli ho raccontato di noi è subito stata felice"
Continuo io accarezzandogli i capelli con le braccia agganciate al suo collo
"Anche il fatto che tu abbia una sorellina piccola gli ha messo molta allegria... sai, lei ha sempre provato ad avere figlio dopo di me per cercare di non farmi sentire solo, ma non ci è mai riuscita e per questo si è sempre sentita un po in colpa"
"È una cosa stupida, con tutto il rispetto, non è colpa sua se ti sentivi solo e cosa più importante non può incolparsi per non esserci riuscita..."
Mi risponde lei accarezzandomi la nuca e avvicinandi i nostri visi
"Lo so, gliel'ho ripetuto più volte"
Concludo io annullando la distanza e baciandolo con passione
Ho sognato troppe volte di avere una persona del genere al mio fianco, che mi facesse sentire accettato e importantr e sono stato così stupido che stavo quasi per farmelo sfuggire
Cadiamo sul letto mentre le nostre mani vagano sui corpi della persona che amiamo
"Non so se sia il caso di farlo qui...."
Disse riprendendo fiato carlo
"Voglio farlo carlo, in questa stanza e con te"
Concludo ritornando a baciarlo con passione
"Sei sei diventato molto meno timido... almeno con me"
Mi dice con un filo di voce mentre mi sfila la maglia
"E ti lamenti?"
Chiedo io andando verso i suoi pantaloni per slacciarli
"Affatto"
Conclude prima che i nostri gemiti soffocati fossero gli unici rumori che si potessero sentire nella notte

"Allora noi andiamo"
Dico salutando mia madre sulla soglia della porta
"Si, state attenti ragazzi"
Ci risponde abbracciandoci e poi soffermandosi su Carlo
"Lo affido a te, e spero di vederti presto"
"Si, con piacere"
Risponde lui sfoggiando un sorriso stupendo e facendo combiare l'espressione preoccupata di mia madre in una tranquilla e rilassata
"Allora, i due piccioncini se ne vanno, cia mamma, ciao papà"
Dico io interrompendolo mentre usciamo dal vialetto mentre le voci dei miei genitori si fanno sempre più basse e lontane
"Sono una bella coppia, vero?"
"Lo sono... lo sono proprio"

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