parte 50

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~luca pov~

Appena arrivo sotto casa sua inizio a sentirmi nervoso
Non mi ha detto di venire qui, e non so nemmeno se sia a casa...
Però voglio vederlo
Appena suono il campanello il canecellino si apre e ,dopo essermi guardato un po intorno per essere sicuro che il cancellino si fosse aperto per me,salgo le scale.
Appena arrivo alla porta del suo appartamento la apro lentamente e mi guardo intorno
Non ho nemmeno il coraggio di parlare o di chiedere permesso, anche perché sono venuto qua già molte volte prima.
Entro nell'appartamento chiudendo la porta dietro di me ed arrivo allo spazzioso salotto dove noto subito stefano seduto sul divano
Guarda distrattamente il telefono per poi alzare lo sguardo ed immergerlo nel mio
Rimaniamo qualche secondo a fissarci mentre lui si tira su e si siede con i gomiti poggiati sulle ginocchia
"Come ti senti?"
Chiedo rimanendo fermo a fissarlo
"Sto bene, tu?"
"Potrei stare meglio..."
I suoi occhi non si spostano dai miei e non posso fare altro che rimanerne incantato
Sospira abbassando lo sguardo e alzandosi camminando verso di me
Mi prende per le spalle e mi bacia facendomi indietreggiare di qualche passo
Chiudo gli occhi e anche se vorrei contenermi inizio a far passare le mie mani lungo la sua schiena e sulla sua nuca intensificando il bacio
Si allontana delicatamente tornando a guardarmi negli occhi
"Mi ero ripromesso di resistere di più"
Dice ridendo leggermente e facendomi sorridere
"Non ce n'è bisogno, mi dispiace"
Dico lasciandogli un leggero bacio sulle labbra e cingendogli i fianchi
"Ora sto bene"
Dico sorridendo mentre lui fa una faccia turbata
"Mi hai chiesto come stessi no? Bhe, ora sto bene"
Scoppia a ridere appoggiando la sua testa contro la mia spalla mentre un'ondata del suo profumo mi pervade le narici
"Tra qualche giorno torno a scuola"
Dice ritornando a guardarmi
"Così presto? Quindi la ferita come sta?"
"Bene direi, mi fa solo un po male se la tocco"
Dice guardando verso la ferita coperta da una maglietta bianca che però lascia trasparire la fasciatura.
Alza lentamente lo sguardo portando le mani a cingermi il collo
"Mi sei mancato"
Mi sussurra a pochi centimetri dalla labbra per poi baciarmi
Porto le mie mani sulla sua schiena fino a farle scendere sulle sue natiche
Sento l'eccitazione salire ma dopo poco mi torna nella testa l'immagine degli occhi pieni di lacrime di stefano
"aspetta"
Dico staccandomi a fatica dal bacio e guardandomi intorno confuso
"Che c'è? Va tutto bene?"
Dice preoccupato prendendomj il viso tra le mani
Guardo i suoi occhi brillanti intensamente come per fissarmi nella testa quasta immagine
"Io bhe io non posso contenermi se vai avanti così... quindi"
Dico portando una mano al suo viso
"Luca, non ti sto chiedendo di fermarti"
Il sorriso che ora ha sul viso mi fa battere ancora più forte il cuore
"Quindi... posso?"
"Mi sembra ovvio"
Dice tornando a baciarmi
Lo faccio indietreggaire di qualche passa passando una mano sotto la sua maglia leggera, sentendo la pelle morbida e liscia della sua schiena
Ora non si torna più indietro, penso di aver oltrepassato il mio limite di controllo, l'unica cosa che volgio ora è vederlo nudo, sudato e tremante sotto di me, voglio sentire le sue mani sul mio corpo e i suoi gemiti
"Scusami, ma ora non posso più contenermi"
Sono le uniche parole che gli sussurro all'orecchio una volta arrivati contro il tavolo della cucina
Passo le mani sul suo sedere e con una spinta lo invito ad attaccarsi a me per portarlo verso la camera da letto, senza interrompere il nostro bacio languido e pieno di desiderio.

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