parte 31

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"Cosa? E tu stai male per questo?!"
Urlo sconvolto
"Ma non si sta mele per una cosa del genere scemo!"
Gli urlo contro sentendomi molto più sollevato
"E invece si che è un problema"
"Perché dovrebbe? So che anche tu provi qualcosa per lui quindi non capisco proprio"
"Andrea... è colpa mia se è stato ferito, non sono l'uomo giusto per lui, tutto qui"
Dice girandosi verso di me e incrociando le gambe nel mio stesso modo
"Ti ricordo che sei entrato nelle gang di tua spuntanea volontà e puoi uscirne quando vuoi"
Dico sorridendo
"No, io nelle gang mi sento bene, mi sento apprezzato"
"E lui non ti fa sentire così?"
Alza lo sguardo sorpreso e capisco di aver trovato il problema
"Tu sei sempre stato con le gang perché non ti sentivi amato da tua madre, ma ora hai trovato una persona che ti ama anche di più di quanto avrebbe potuto fare lei e anche se hai sbagliato puoi rimediare, se vuoi proteggerlo devi fidarti del suo amore e sono certo che non ti deluderà"
Mi fissa negli occhi per poi abbassare lo sguardo
"Secondo te potrebbe perdonarmi?"
Mi chiede serio
"Lui non ti reputa responsabile di quello che è successo, l'unico che si fa problemi sei tu!"
"Parlo anche di un'altra cosa..."
Continua lui ed io lo guardo confuso
"Quando mi ha chiesto se volessi fidanzarmi con lui, ecco, io gli ho detto di no senza dere spiegazioni e me ne sono andato"
Mi colpisco la fronte con una mano per la sua stupidità
"Ti perdonerà, lui ti ama, solo che sei uno scemo lasciatelo dire"
Dico ridendo
"Forza, ora vai in ospedale e parlagli!"
"Cosa? Ora?"
"Si, sono le 6 e tra poco finisce l'orario di visita vedi di correre stupido babbeo"
Dico ridendo mentre lui si infila velocemente le scarpe
"Allora vado!"
"Vai!"
Dico ridendo dopo averlo visto scomparire dietro la porta di casa
Mi alzo per spegnere la televisiome e togliere il gioco dalla console
Carlo dovrebbe arrivare qui tra poco quindi devo almeno sistemare questo casino

Dopo qualche minuto sento il campanello suonare e vado ad aprire
"Ciao carlo"
Dico sorridendo facendogli segno di entrare
"Ciao Andrea"
Dice piuttosto serio e questo mi sorprende
È una persona molto solare e allegra e non l'ho mai visto così, sarà successo qualcosa
"Stai bene? È successo qualcosa?"
Chiedo mentre andiamo verso il divano
"Dimmelo tu"
Risponde sedendosi per poi guardarmi negli occhi
Rimamgo sorpreso da questa domanda e non posso che domadarmi se ho fatto qualcosa
"Che c'è carlo?"
Chiedo sedendomi di finaco a luimentre lui si guarda intorno sospirando
"Andrea, mi hai mentito!"
Dice alzando leggermentea voce e girandosi verso di me
Sento una grande stretta al cuore, non è che...
"Cosa dici? Di che cosa stai parlando carlo?"
"Andiamo andrea, non prendermi in giro, sai benissimo di cosa sto parlando!"
Sospiro capendo che sta proprio parlando del mio passato
"Senti carlo, non è così facile parlarne..."
Continuo io sottovoce
"Non è facile? Che cosa c'è di male nel frequentare delle scuole di danza? Me lo spieghi? Che bisogno c'era di mentire?"
Dice con tono arrabbiato e senza accennare ad abbassare il tono della voce
Non l'ho mai visto arrabbiato e devo ammettere che fa quasi paura
"Carlo io voglio dimenticare il mio passato"
Dico sottovoce
"Scusami, non ti avrei dovuto mentire"
Continuo alzando lo sguardo
"Perché dimenticare il passato?"
Chiede abbassando la voce sorpreso
"Prima o poi avrei dovuto dirtelo"
Continuo io
Farà male, lo so ma è giusto così
Io gli ho mentito, chissà cosa avrà pensato quando lo avrà scoperto, chissà se dopo tutto ciò dirà ancora mi amarmi e mi starà vicino oppure penserà che sono solo uno stupido bambino
I miei occhi si fanno lucidi anche perché era da molto che non ripensavo a ciò che è successo meno di un anno fa

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