~luca pov~
Appena rientro in casa trovo stefano ancora sdraiato sul divano
"Va bene che sei ferito però in mezz'ora che sono stato fuori non ti sei proprio mosso,nemmeno di un millimetro"
Dico ridendo e appoggiando le borse della spesa sul tavolo
"Se mi fossi mosso mi avresti detto che sarei dovuto stare fermo"
Risponde lui ridendo a sua volta
"Cos'hai comprato?"
"Qualcosa con cui si può cucinare"
"Quanto ti devo?"
"Lascia perdere, i soldi non mi mancano"
"Nemmeno a me mancano"
Sospiro guardandolo negli occhi
Anche se mia madre non mi ha mai trattato come un figlio devo ammettere che di soldi ne ha molti e per ricoprire al meglio il ruolo di madre, o almeno quello che lei pensa che sia, mi da un cospicuo assegno ogni mese
"Lascia stare, per pagarmi offrirmi la cena quando ti sarai rimesso"
Dico ridendo
"Accetto"
Risponde prontamente mentre vado verso i fornelli per cucinare
"Allora, sei allergico o non ti piace qualcosa?"
"Odio i funghi e sono allergico alla senape"
"Ok, niente funghi e senape"
Dico mentre apro gli sportelli della cucina per capire dove siano le cose che mi servono
"Se cerchi le pentole, in bassa a sinistra"
Dice dal divano stefano
"Grazie"
Rispondo riuscendo finalmente a trovare una padella che andasse bene"Forza, vieni a tavola"
Dico avvicinandomi a lui e aiutandolo ad alzarsi
Mentre si tira su i nostri visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altroe i nostri sguardi immersi l'uno nell'altro
"Non guardarmi così, sai che non posso toccarti"
Dico sospirando e socchiudendo gli occhi per qualche secondo
"Non sto facendo nulla"
Dice guardando di lato mentre andiamo verso il tavolo
"Siediti qui"
Dico facendolo appoggiare alla sedia e andando poi a sedermi al mio pasto di fronte al suo
"Polpette con il sugo e patate arrosto"
Dico versandogli un bicchiere d'acqua
"Uhm... sembra buono"
Dice prendendo la forchetta e assaggiando"Allora, ora vado"
Dico appena finito di lavare i piatti
"Vai già via?"
Chiede sorpreso dal divano mentre mi giro per prendere la mia borsa
"Si, domani ho scuola, ricordi?"
"Come se davvero ti importasse la scuola"
Dice ridendo
"E poi devi riposare"
Specifico io
"Non mi piace l'idea di lasciarti andare via da solo a quest'ora"
"L'ho sempre fatto, sono stato via notti intere senza che mi succedesse nulla quindi stai tranquillo"
"Come notti intere?"
"Nulla come non detto"
Dico velocemente per correggermi
"Vado, ci vediamo"
Dico andando verso la porta
"Ciao, buona notte"
"Notte"
Concludo uscendo dalla portaPrendo l'ultimo autobus disponibile e in mezz'ora arrivo a casa
Appena apro la porta vedo andrea
"Ciao andrea, sei già tornato? Non eri da carlo?"
"Ah, ciao Luca, si ero da lui ma poi si è addormentato quindi sono andato via..."
Risponde sorridendo
"Si è...addormento?"
Chiedo perplesso
"Si, era distrutto, non volevo disturbarlo e sono andato via..."
"Ah, probabilmente domani se la prenderà con te per essertene andato senza avvisarlo..."
"Perché dovrebbe?"
Chiede ingenuamente
"Va bhe, lascia perdere..."
Dico sospirando
"Il professore invece come sta?"
"È ancora piuttosto dolorante..."
Annuisce andando verso il divano con un bicchiere d'acqua
"Sarebbe il caso di andare a dormire ora..."
Dice svuotando il bicchiere
"Si, hai ragione"
Dico andando verso la mia camera
"Buona Notte"
E poco dopo gli sento rispondere la stessa cosa
Sono stato davvero bene stasera anche se mi sono dovuto contenere molto, spero guarisca prestoCiao a tutti, come state?
Scusate se non sono stata molto attiva in questi giorni e mi scuso ma con l'inizio della scuola ho avuto molte cose a cui pensare, cercherò di trovare più tempo per scrivere e aggiornare la storia perché ho molte idee che mi frullano per la testa
Ciauuuuuu❤

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Amore Spaventoso
RomansAndrea è un ragazzo di 17 anni che ha sempre frequentato scuole d'arte della danza. Dopo un evento molto grave Andrea decide di traferirsi insieme al suo migliore amico Luca in una nuova scuola normale in cui spera di potersi rifare una vita. Appen...