•𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑛 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑖𝑙𝑠•

Capitolo 16

«raccogli la spada e combatti» ordina Peter Pan con il suo solito tono duro e arrogante.
«ci stiamo allenando da un ora! Ti prego, sono stanca» mi lamento sedendomi a terra. Ho il corpo sporco di terra e pieno di graffi.
«ti ho dato un ordine» ripete scoccandomi una delle sue solite occhiatacce.
Affannata mi alzo e mi avvicino alla spada per raccoglierla. Questa situazione sta andando avanti da giorni, combattiamo ogni mattina ed ogni sera, e ogni volta a perdere sono sempre io mentre lui non si trova nemmeno un piccolo graffio.
Il tempo di raccoglierla che Pan si affretta a colpirmi di nuovo e la spada ricade a terra.
«sei debole» ripete per la centesima volta.
«se forse mi dessi il tempo di riprendere fiato» sbotto avvicinandomi furiosa a lui.
«quando andremo in guerra non ci sarà il tempo di prendere fiato» esclama con la sua solita sfacciataggine facendo un passo verso di me.
«guerra? Credevo che in quest'isola ci fossimo solo noi sperduti» rispondo corrugando la fronte.
«ti sbagli, ho un gruppo di nemici che cercano di uccidermi da tempo» spiega scrollando le spalle.
«non li biasimo» rispondo raccogliendo di nuovo la spada mentre sul suo viso si allarga un sorriso sfacciato.

***

«prima di scappare dall'isola, dobbiamo cercare la sorella di John e Michael» esclama serio Baelfire camminando avanti e indietro nella tenda.
«io mi alleno due volte al giorno con lui, in quel momento potrete vagare per l'isola in cerca di indizi» esclamo leggermente più ottimista, sarà troppo occupato con me per pensare all'isola e altro, o almeno spero in questo.
«sarebbe un suicidio, in caso ci scoprisse» sbotta Baelfire contraddicendomi.
«rischiamo di morire ogni giorno con lui nei paraggi, inoltre l'ho affrontato tante di quelle volte eppure sono ancora viva» ribatto incrociando le braccia,e poi il mio sguardo cade su John, seduto a gambe incrociate a terra, pensieroso. Glielo devo.
«ha ragione Madelaine, o ci proviamo morendo o moriremo senza provarci» esclama d'un tratto quest'ultimo.
«domani inizierò l'allenamento all'alba, di solito dura 1 ora se non di più, mi raccomando state attenti» spiego giocando con i fili della maglietta «una volta terminato l'allenamento andrò in spiaggia a lavarmi e poi dovrò vagare in cerca di frutta, e sarà in quel momento che allungherò il percorso in cerca di indizi»
«cosa faremo se qualche sperduto ci scoprisse?» domanda Baelfire.
«diremo che siamo a caccia di animali per il pranzo» risponde al mio posto John e annuisco aggiungendo «per rendere la bugia più credibile, dovrete camminare con arco e frecce»
«ma come si chiama tua sorella?» domanda Baelfire voltandosi verso John, ed il suo volto si riempie di una malinconia assurda mentre i suoi occhi vengono coperti da un velo di tristezza mentre pronuncia il suo nome «Wendy Darling»

Spazio autrice
Sono consapevole che sia un capitolo cortissimo, ma è di passaggio, avevate già capito chi fosse la sorella, e quindi non è stato un colpo di scena. Però volevo che sapeste del piano.
Come ho detto, questo capitolo è di passaggio. Mi farò perdonare con il prossimo.