capitolo 35

3.6K 174 155
                                    

Dopo 98 anni...

Le cose cambiano, anzi, il tempo porta a cambiare tanto cose e non posso negare di essere cambiata io, dopo 98 anni.
Già sono passati esattamente 98 anni da quella sera che stravolse definitivamente la mia vita, 98 anni che cerco di occupare ogni singolo secondo per non accasciarmi a terra e piangere la morte di Baelfire né tantomeno fermami a pensare a Peter Pan, che non sia per la sete di vendetta; 98 anni che sono rinchiusa in questa nave a fare spedizioni con i pirati e allenarmi ogni singolo giorno per la mia vendetta.
Ammetto che i primi mesi sono stati duri, anche se cercavo di occupare la mia mente, arrivava la sera e quando chiudevo gli occhi rivivevo quel momento, stavo diventando pazza... mi sembrava di vederli ovunque; e quando mi svegliavo nel bel mezzo della notte, mi sembrava di vedere Baelfire agonizzante a terra, affiancato da Peter Pan che sorrideva soddisfatto. Non riuscivo più a distinguere la realtà dalla mia immaginazione, sembravo sul punto di scoppiare ma poi sono riuscita a riprendere il mio equilibrio, da sola.

«udite udite! miei cari pirati» urla Killian per farsi ascoltare da tutti per poi aggiungere un misero «avvicinatevi» con il suo solito eccessivo entusiasmo.
Solleva una mano verso la mia direzione che delicatamente afferro accompagnata da un lieve sorriso.
«mia signora» mi saluta con un lieve inchino e faccio lo stesso rispondendo con «mio signore»
Scuote la testa divertito e mi tira velocemente a sé facendo scontrare i nostri petti e mi passa un calice di vino.
«brindiamo» esulta facendo sollevare i calici a tutti i pirati e dopo un urlo di gioia da parte loro, beviamo.
Killian si siede e, tenendomi per il fianco, mi fa sedere sulle sue gambe.
«a noi» mi sussurra facendo scontrare i nostri due calici provocando un breve tintinnio per poi portarlo alle labbra e bere.
Con la mano che prima circondava il mio fianco, adesso accarezza tutta la mia schiena per poi riscivolare sul fianco e scendere più in basso, incurante del fatto di stare nel bel mezzo della nave piena di gente.
Spavalda avvicino il mio viso al suo e inizio a lasciare casti baci dietro al suo orecchio, per poi passare sulla sua marcata mascella, coperta da un lieve strato di barba, mentre porto la mia mano dietro la sua nuca per avvicinarlo. Lascio una striscia di baci per poi soffermarmi sul suo collo dove inizio a lasciare un succhiotto.

«Madelaine» ansima portando prepotentemente le sue mani sui miei fianchi e avvicinarmi di più a lui, per poi accarezzare il mio fondoschiena. Affondo la mia mano nei suoi capelli, mentre la sua mano scende sotto la mia gonna per accarezzare la lunghezza tra la caviglia ed il ginocchio.
Mi allontano qualche minuto dopo per osservare il segno violaceo che gli ho lasciato sul collo e sorrido soddisfatta.
Dal suo collo poi passo lo sguardo ai suoi lineamenti marcati, alle sue labbra per poi salire sui suoi occhi marroni contornati da una lieve matita nera che li mettono in risalto.
«Killian» sussurro sfiorando le sue labbra con le mie e senza interrompere il contatto visivo, continuo ad avvicinarmi ma veniamo bruscamente interrotti.

«Capitano Capitano!» Spugna lo chiama insistentemente, interrompendoci.
Sbuffo annoiata e poso la testa sulla sua spalla e guardo il pirata.
«abbiamo bisogno della vostra consulenza» spiega provocando uno sbuffo infastidito da parte di Killian.
«non vedi che sono occupato?» domanda con fare ovvio mentre fa un cenno verso di me che sorrido provocatoria.
«ma è urgente capitano» ribatte il pirata rigirandosi il cappello fra le mani con fare ansioso.
«ti raggiungo più tardi» ribatte posando lo sguardo su di me e liquidando Spugna che se ne va con il capo chino.
«sei un pessimo capitano» lo prendo in giro scuotendo la testa divertita.
«almeno non si dimenticheranno di me» risponde con voce roca affondando bruscamente le sue labbra sulle mie.

***

Rabbia.
La rabbia è tutto ciò che sento da ben 98 anni fino a dimenticare come ci si senta ad essere felici, spensierati. Sono consapevole di essere stata accecata dalla sete di vendetta, infatti pur di vendicarmi ho abbandonato la mia famiglia, sarei potuta tornare da loro, invece ho preferito vendicarmi. Ma non me ne pento.
Ed è per questo che come ogni giorno, sono qua, sulla punta della nave ad allenarmi di nuovo.
«suvvia Salkey! un po' più di impegno» lo prendo in giro con il solo scopo di irritarlo ancora di più.
«beh devo dire che anche tu potresti fare di meglio» ribatte divertito. Salkey è la persona con cui mi alleno di più, durante l'allenamento ci "offendiamo" a vicenda per spronarci a fare di meglio, è uno tra i migliori pirati e devo ammettere che inizialmente perdevo sempre contro di lui, ma le cose sono cambiate.
«in realtà non mi sto proprio sforzando» esclamo in modo presuntuoso e approfittando della sua distrazione, gli faccio lo sgambetto e gli tiro una gomita all'altezza dello stomaco che lo fanno piegare in due, infine gli lancio la spada a metri di distanza, disarmandolo.
«wow chi ti ha insegnato questa mossa?» domanda leggermente dolorante toccandosi il punto colpito.
«non lo so» mento liquidando il discorso.
Ma certo che me lo ricordo, ricordo ogni cosa nonostante siano passati anni e anni, ma il suo nome verrà pronunciato dalle mie labbra solo quando lo ucciderò, e quel giorno non è molto lontano.



Spazio autrice

wow ragazzi 8mila letture❣️❣️❣️
sono davvero mooolto molto contenta e soddisfatta.
Ma sopratutto mi piace davvero tanto leggere i vostri commenti! qualunque cosa ci sia scritta. Sono felice di avervi fatto vedere una minuscola parte del mio mondo, perché per quanto questa storia sia di fantasia, utilizzo i sentimenti che provo in quel momento per scrivere un capitolo.
Per questo non aggiorno spesso, scrivo solo quando sono ispirata e in ogni capitolo ci metto del mio, anche se da un altro punto di vista non si nota.

p.s. ho pianto anche io alla morte di Baelfire, e non capisco se sia stato un gesto sadico o masochista da parte mia💥

p.p.s. come state? spero davvero bene🤞🏻nemmeno a me piace stare chiusa in casa, ma se vogliamo che questa quarantena finisca il prima possibile dobbiamo resistere, e vediamola anche come un opportunità per passare del tempo con la propria famiglia, prendersi più cura di se stessi e rilassarsi.

p.p.p.s. non so se mi piace o no questo capitolo...l'ho riletto milioni di volte e, più che altro, vorrei sapere se sono stata chiara nell'esporre.

🌙

•𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑛 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑖𝑙𝑠•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora