capitolo 30

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«quale sarà la prima cosa che farai, una volta che saremo tornati a casa?» domando stendendomi al suo fianco.
«mmh» Baelfire finge per qualche secondo di pensarci, tamburellando il dito sul mento un paio di volte per poi dire «mangerò una bella torta al cioccolato e poi andrò a dormire»
Mi viene da ridere per la sua risposta, ma come dargli torto, sull'isola le condizioni non sono delle migliori.
«ehi» esclamo dandogli un pizzicotto sul braccio «ti ricordo che sono io a cucinare»
«infatti non capisco come siamo ancora tutti vivi» afferma prendendomi in giro.
«ha-ha davvero molto simpatico» ruoto gli occhi fingendomi infastidita e cerco di trattenere le risate.
«tu invece?» domanda ritornando tranquillo e rifletto qualche secondo prima di rispondere.
«credo che leggerò un libro» rispondo nostalgica, questa conversazione mi sta riportando alla mente molti ricordi felici e mi fanno capire che andarmene sarà la scelta migliore.
«no ti prego» esclama fingendo un conato e scoppio a ridere vedendo la sua espressione, così gli do un altro pizzicotto sul braccio.
«ahi» arriccia il naso e si tocca il punto dolorante del braccio.
«ti stai rammollendo Bae» lo prendo in giro.
E non posso ignorare che nella tenda riecheggiano unicamente le nostre risate ed è il suono più bello che io abbia mai ascoltato.

***

«quante volte ti devo dire che non devi colpire in questo modo?» mi rimprovera Peter indicando la mia postura e sbuffo spazientita.
«E adesso che c'è?» domanda inarcando le sopracciglia e aprendo le braccia infastidito, probabilmente dal mio sbuffo.
«non capisco perché mi debba allenare ogni giorno» sbotto sedendomi stanca a terra e ne approfitto per riprendere fiato.
«già te l'ho spiegato» risponde con voce più calma mentre si siede al mio fianco «ti devo preparare in caso verremo attaccati»
«si, questo l'ho capito» esclamo «ma perché ogni giorno? potrei fare molto di più aiutando nell'accampamento» aggiungo fissando davanti a me.
Non so che cosa mi sia preso, non so perché mi stia abbattendo in questo modo e non sopporto comportarmi in modo infantile, come adesso. Ma davvero non capisco cosa mi prenda, so solo che mi sento opprimere, ho bisogno di aria e di rimanere sola per un po'.
Sento il mio respiro farsi pesate ed i miei battiti accellerare, così stringo gli occhi cercando di calmarmi.
«Ehi Mad» sussurra accarezzandomi la guancia con le nocche e chiudo gli occhi beandomi del suo tocco leggero «sai che puoi dirmi tutto»
Ed io lo so, so che potrei dirgli tutto ciò che mi passa per la testa ma non sono sicura che lui mi possa capire. Vorrei fargli così tante domande su Wendy, Baelfire, o della sua vita prima dell'isola, ma decido di chiedergli qualcosa di più attuale.
«Ritorneresti mai sulla terra?» domando voltando la testa leggermente dalla sua parte per guardarlo negli occhi. Ritrae la mano e con il suo solito sguardo perso nel vuoto mi risponde.
«no» la sua risposta è schietta, sicura e mi provoca un vuoto enorme nello stomaco «non abbandonerò mai l'isola» aggiunge.
Annuisco distogliendo lo sguardo dal suo e osservo persa il paesaggio di fronte al mio.
Adesso ho capito perché sto così male, perché mi sento mancare il respiro ed il mio petto oppresso. Perché mi sto innamorando, e vorrei dirgli che mi viene la pelle d'oca ogni volta che si avvicina, che mi alleggerisce la mente e che fa sembrare tutto questo così giusto da far paura. E mi sto innamorando del suo sguardo, di come mi faccia sentire protetta la sua sola presenza al mio fianco. Mi sto innamorando del suo sorriso sfacciato e delle sue battutine nei miei confronti, con il solo scopo di irritarmi. E questo suo lato ha oscurato la sua parte cattiva, e nonostante io sappia quanto possa essere crudele non riesco a smettere di perdermi in lui. E proprio perché mi sto innamorando, che il pensiero di tradirlo mi logora l'anima, mi consuma fino alle ossa, ma non cambierò idea, devo tornare a casa e spero che lui un giorno lo possa capire.
«a cosa pensi?» domanda scrutando con attenzione ogni mio singolo movimento.
«a Baelfire» mento schiarendomi la voce leggermente rauca e solo ora mi rendo conto di avere gli occhi un po' lucidi.
Avendolo ormai nominato decido di fargli un'altra domanda.
«il vostro rapporto potrà mai ritornare come prima?» domando sapendo quanto fosse forte il loro legame, conoscendosi ormai da secoli.
«era come un fratello minore per me» ricorda con malinconia «mi abbandonò quando avevo più bisogno di lui, quando alcuni sperduti cercarono di prendermi il posto come re dell'isola» spiega per poi afferrarmi la mano ed intrecciarla alla sua.
«Mad c'è una cosa che non sai» afferma e porto il mio sguardo su di lui «secoli fa mi fidavo facilmente delle persone, tra cui Wendy» il suo nome mi provoca dei brividi, il pensiero che l'abbia uccisa mi fa salire la nausea ma ignoro presto queste sensazioni.
«Ci fu un periodo in cui avevo tanto a cui pensare, tra queste a come rendere l'isola più sicura per gli sperduti e quindi mi assentavo facilmente. E fu proprio in quel periodo che alcuni sperduti cercarono di rubarmi il posto e a capo di loro c'era Wendy. Una sera entrò in camera mia, all'inizio non capii ma quando il mio sguardo cadde sulle sue mani, fui assalito dal terrore. Tra le mani aveva l'unica cosa che avrebbe potuto uccidermi e cercò di utilizzarla contro di me ma invano, riuscii a bloccarla in tempo» rimango a bocca aperta per il suo racconto e sento i miei occhi lucidi nel venire a sapere ciò.
«Mi sentivo tradito e deluso, mi fidavo così tanto di lei» ammette «inizialmente decisi di esiliarla dall'isola, ma la mattina dopo venne Baelfire da me e mi comunicò di volersene andare. Ancora una volta mi sono sentito tradito, le persone che amavo di più mi hanno deluso. Non ho mai pensato che lui sapesse cosa Wendy avesse fatto la sera precedente, ed è per questo che cercai per tutta Londra la famiglia più giusta per lui. Fu la prima volta che ti vidi e...wow Mad eri così bella che rimasi incantato dalla tua bellezza e nei tuoi modi di fare delicati» arrossisco alle sue ultime parole e gli stringo più forte le mani «Promisi che un giorno ti avrei portata sull'isola, che a quel tempo era pura come te e dissi a Bealfire che sarebbe potuto venire ogni volta che voleva» mi mordo il labbro inferiore incantata dal suo racconto e lo lascio finire in silenzio «Ma da quando Baelfire se ne andò la mia vita cambiò, il senso di tradimento mi pervase e con il passare dei giorni divenni sempre più freddo, convinto che chiunque potesse tradirmi e rinchiusi Wendy in quella cella nella grotta, consapevole che fosse l'unica a sapere come uccidermi» il suo racconto mi mette i brividi. La persona di cui si fidava ha cercato di ucciderlo e si è sentito abbandonato da Bealfire, come biasimare il suo cambiamento, la sua perdita di fiducia. La cosa che più mi irrita è che in questa storia Wendy è passata sempre per la brava ragazza, quando quella che è stata sopraffatta dalla voglia di potere era proprio lei, ed è stato il suo tradimento a portarlo ad essere quello che è.
«Inizialmente Bealfire è stato l'unico motivo per cui non ti ho uccisa, nonostante tu ti sia impicciata nei miei affari innumerevoli volte. Quindi si, ci tengo a lui ma non riuscirò più a fidarmi» spiega e mi avvicino ancora di più a lui fino a stringerlo in un abbraccio che ci mette un po' a ricambiare.
«lui ti vuole ancora bene e non ti farà mai del male» sussurro al suo orecchio. Sento le sue mani scendere fin sui miei fianchi e senza pensarci più di una volta mi metto a cavalcioni su di lui.
«e tu?» domanda con voce roca «mi farai mai del male?»
«il solo pensiero di poterlo fare mi lacera l'anima» ammetto poggiando la testa tra l'incavo del suo collo e ispiro profondamente il suo profumo. Ho deciso di rispondere in maniera vaga, non mi andava di mentirgli anche se mi sento sporca nel comportarmi in questo modo.
«su Mad alzati» ordina con il suo solito tono autoritario e ruoto gli occhi al cielo annoiata per poi eseguire i suoi ordini.
«dobbiamo finire l'allenamento» spiega passandomi la spada che afferro impugnandola saldamente.
«alza di più il gomito»

•𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑛 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑖𝑙𝑠•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora