capitolo 22

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Stringo tra le mani una tazza di tè mentre Trilly di fronte a me cerca di tranquillizzarmi, ma invano. Osservo le mie mani tremare così come le mie gambe, ed ho così tante domande da fare da sentirmi lo stomaco in subbuglio, tutto ciò di cui ho bisogno è sapere.
A malincuore le ho raccontato l'episodio di ieri sera, inclusa la triste notizia della ragazza, inutile specificare che è scoppiata a piangere nel sapere la fine che ha fatto la piccola Wendy. Mi si è spezzato il cuore nel vederla in quella condizione, ma non avrei saputo aiutarla, perché un "mi dispiace" non potrà riportare indietro la ragazza, e mi sento così male nel sapere che John non sappia ancora nulla, ha subito la morte di suo fratello nemmeno un mese fa, riuscirà a reggere anche quello di sua sorella?
«lui non lo sa ancora, giusto?» domanda Trilly asciugandosi le lacrime e sedendosi di fronte a me. Scuoto la testa incapace di parlare e mi mordo il labbro per non scoppiare a piangere.
Non conosco la ragazza e mi dispiace davvero tanto per ciò che le è successo, ma ciò che più mi rattrista sapere è che lei era l'unica a sapere come sconfiggere Peter Pan e adesso non so proprio come muovermi, temo davvero per l'incolumità di Bealfire per questo voglio portarlo via da quest'isola il prima possibile.
«Trilly» la chiamo e scatta subito la sua attenzione su di me «uhm Peter Pan ha detto che Wendy era una traditrice, perché?» domando leggermente tentennante per paura di una sua reazione. Ma al contrario di ciò che pensavo, Trilly si accascia esausta sulla poltrona e pensierosa, chiude per un po' gli occhi.
«non lo so...credimi» la sua voce è stanca, debole e piena di dolore. Wendy era una sua grande amica e perderla le ha spezzato il cuore, ma come biasimarla.
«Da quando Peter Pan mi ha esiliata sono successe tante di quelle cose di cui sono all'oscuro» spiega fissando un punto nel vuoto mentre io amareggiata posiziono la tazza sul tavolino.
«andrò in fondo alla situazione» affermo sicura di me «ma prima ho bisogno di parlare con John» il mio tono è calato nel nominarlo. Per un secondo mi è passata l'idea di non dirglielo, ma oltre a non saper mentire, so per certo che John si meriti di sapere ciò che è successo veramente alla sorella e sono sicura che non si sarebbe mai arreso pur di trovarla.
«attenta» è l'ultima cosa che mi dice prima di andarmene, e non c'è bisogno che utilizzi il soggetto, so già a chi si sta riferendo ma non c'è nemmeno bisogno che me lo dica, cercherò di evitare quanto più possibile Pan.

***

Noto da qualche metro di distanza John ridere e scherzare con alcuni sperduti e sapere che fra qualche minuto il suo sorriso spensierato sarà sepolto dalle lacrime mi fa stare male, ma è giusto che lui lo sappia.
«John possiamo parlare?» lo interrompo cercando di mostrare un lieve sorriso davanti agli altri sperduti per non destare sospetti. Il ragazzo annuisce e dopo aver salutato i suoi amici, mi affianca e insieme ci dirigiamo verso la spiaggia.
Non parlo per tutto il tragitto e ignoro le domande che John mi pone, poiché temo che come aprirò bocca potrò scoppiare a piangere e preferisco rilassarmi un po' prima di parlargli ma l'unica cosa che amo di quest'isola è la spiaggia.
Una volta arrivati ci sediamo sulla riva, con i piedi immersi nell'acqua e lo sguardo rivolto verso il vuoto. Prendo un profondo respiro e comprendo che è arrivato il momento cruciale.
«ieri sono andata alla grotta» esclamo con un groppo in gola e John, avvertendo la tensione, stringe le mie mani tremanti alle sue.
«credevo di trovare Wendy» nel nominarla, gli occhi del ragazzo di fronte a me vengono presto ricoperti da un velo di tristezza.
«ma ad aspettarmi c'era Peter Pan con una terribile verità»  stringo le labbra tra di loro prima di concludere brevemente il discorso «mi dispiace John, Wendy non c'è più»
Non esiste un modo giusto per dare certe notizie, il colpo sarà sempre lo stesso, atroce ed ingiusto.
John scoppia a piangere e mi si spezza il cuore vederlo in quelle condizioni, l'unica cosa che posso fare e dargli una spalla su cui piangere. Così mi avvicino e lo abbraccio mentre con una mano gli accarezzo la schiena scossa da continui tumulti.
Non posso capire il suo dolore, e spero con tutto il cuore di non provarlo mai. Vorrei aiutarlo, ma ancora una volta, qualche parola dolce non risolverà le cose, non riporterà indietro Wendy, non riporterà indietro la nostra via di fuga.
«ehi ehi...guardami» sussurro dolcemente posando delicatamente due dita sotto al meno trovandoci così faccia a faccia.
«affronteremo questa situazione insieme» affermo sicura di me, con un tono calmo e ricalcando l'ultima parola.
John annuisce alzando leggermente un lato della bocca, formando in questo modo un piccolo sorriso, nel frattempo ricambio sorridendo a mia volta mentre asciugo con le mani le lacrime che scivolano interrottamente sulle guance.
Lentamente avvicina il suo viso al mio osservando ininterrottamente le mie labbra, faccio la stessa cosa e scatto il mio sguardo dai suoi occhi alle sue labbra. Ma è davvero questo che voglio? nemmeno il tempo di riflettere che John si avventa sulle mie labbra, esito per qualche secondo ma decido di ricambiare il bacio, approfondendolo. Ogni suoi minimo movimento è così delicato, anche mentre con le mani vaga sul mio corpo fino a posizionare le mani sui miei fianchi e tirarmi verso di lui.
Mi lascio trasportare da lui e mentre continuiamo a baciarci passo le mani sul suo viso per poi passare ai capelli che inizio ad accarezzare, lo sento sorridere a contatto con le mie labbra ma subito dopo si avventa di nuovo.
cosa sto facendo?




Spazio autrice
beh raga non so che dire riguardo questo capitolo. Ero indecisa riguardo al bacio tra John e Madelaine ma alla fine ho deciso di inserirlo, più avanti scoprirete il motivo...no spoiler
Spero che abbiate passato un buon Natale 🎄❤️

•𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑛 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑖𝑙𝑠•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora