È arrivato il momento.
È l'alba, il sole sta sorgendo riflettendo i lievi raggi sul mare, le nuvole scure che decorano il cielo stanno sparendo, ed io sono già pronta per andare all'isola. Non so spiegare come mi sento né tantomeno voglio capirlo, preferisco non pensarci troppo e agire.
Rilascio un sospiro e mi guardo intorno osservando ogni pirata vicino a me, con la loro solita aria serena e la faccia di chi ha passato la notte a bere. Certe volte li invidio, sono sempre così spensierati anche se passano ogni giorno a sopravvivere o combattere, rischiando di morire, per poi la sera bere fino allo sfinimento. È come se l'unico motivo per cui vogliano sopravvivere sia per aspettare la fine della giornata e ubriacarsi, inoltre loro utilizzano ogni pretesto per farlo.«ci siamo!» esclama Killian attirando l'attenzione di tutti «fra esattamente 5 minuti salperemo sull'isola e 3 pirati insieme a Madelaine scenderanno» seguito da urla di gioia da parte loro «che il vento vi possa accompagnare!»
Noto subito dopo Killian avvicinarsi a me e sospira leggermente malinconico.
«è arrivato il momento» sussurro sorridendogli e lo noto sollevare leggermente un lato della bocca e guardarmi con orgoglio.
«che tu possa avere sempre il vento in poppa» dice accarezzandomi delicatamente la guancia «che il sole ti risplenda in viso» continua spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio «e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle»
Mi lascio cullare dalle sue dolci parole e con un sorriso malinconico anch'io lo saluto.
«addio Killian Jones»***
Mi guardo attorno, scrutando attentamente l'isola e decisa faccio un salto scendendo dalla nave ed i miei piedi toccano, dopo ben 98 anni, quel luogo che ho tanto amato e odiato, rimango interdetta per un momento, il solo tocco mi ha riportato alla mente, come un uragano, troppi ricordi.
«andiamo» esclama Salkey risvegliandomi dai miei pensieri.
«prima di andare, vi devo chiedere un favore» affermo guardandoli attentamente «entro stasera ci dovremo ritrovare in questo preciso punto» spiego e loro annuiscono «ma quando la luna sorgerà dal mare ed io non sarò ancora tornata, vi prego di non venirmi a cercare»
«ma Madel-» cercano di dire ma li blocco.
«è troppo rischioso» affermo a testa alta e li vedo annuire anche se non del tutto convinti della mia richiesta.
Faccio un cenno con il capo verso la foresta e ci inoltriamo. Non posso negare che il solo contatto con l'isola mi abbia provocato dei brividi, è come se risentissi sulla mia pelle tutti quei momenti passati, dove ho riso e ho pianto.
Ricordo esattamente ogni particolare, come se non fosse passato quasi un secolo, ricordo tutto con esattezza.«è meglio dividerci» affermo voltandomi verso di loro «io cercherò lui e voi il tesoro»
I tre pirati annuiscono in accordo prima che Salkey affermi «in caso non dovessimo rivederci ti voglio dire che-» lo blocca con la mano prima che possa continuare.
«ci rincontreremo» affermo sicura di me e dopo averlo visto annuire mi volto di spalle e a passa sicuro cammino verso l'accampamento, non prima di sentirgli sussurrare «che sono orgoglioso di te»
Non me la sentivo di salutarli con un abbraccio e tantomeno di dilungarmi con qualche parola. La vita da pirati non è fatta da addii, dobbiamo viverci il momento e essere consapevole che ognuno di noi possa morire da un momento all'altro.
Infine sono stanca degli addii, ne ho dovuti dire e sentire fin troppi, in così poco tempo.
Continuo a camminare finché un lieve e dolce suono che non ho mai sentito, culla l'isola.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e sento dei brividi correre lungo la schiena, incantata da questa melodia.
Decido di seguirlo, all'inizio mi è un po' difficile poiché mi è a malapena udibile, ma più cammino verso di esso più diventa chiaro.Dovrei essere arrivata al centro della foresta, e mi nascondo dietro un grande albero per osservare colui che emette questo dolce suono.
Mi sporgo quel poco per notare, ad un paio di metri da me, un ragazzo che conosco fin troppo bene. Ha il capo chino mentre suona il flauto, seduto a terra, con le gambe incrociate tra di loro, i suoi capelli castani gli ricadono in modo ribelle coprendogli il viso, non permettendomi di osservare i suoi occhi neri come la pece.
Mi soffermo per qualche secondo sul suo flauto e subito mi riporta alla mente il fatto che solo coloro che non si sentono amati ne possono udire il suono.«sapevo che saresti tornata»
Spazio autrice
Mi sembra giusto dirvi che la frase che ho utilizzato per l'addio detto da Killian è di un film, che però mi piace tantissimo per questo contesto.
Mi disp per questo capitolo è alquanto osceno

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•𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑛 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑖𝑙𝑠•
FantasySapete la storia dello yin e dello yang? Dicono che rappresenti rispettivamente il male e il bene. Il simbolo dello yin è completamente nero, tranne per un piccolo puntino bianco, ciò sta a significare che per quanta oscurità si celi nel corpo di u...