capitolo 33

3.9K 215 37
                                    

Corro verso di lui prima che il suo corpo possa anche solo sfiorare il terreno, mi accascio con le ginocchia a terra e lo stringo tra le mie braccia mentre la sua testa si posa sulle mie gambe, ed il mio sguardo sofferente cade sulla sua ferita allo stomaco.
«è tutto okay» balbetto strappando un pezzo di stoffa dalla mia maglia per utilizzarla come tampone sulla ferita «posso guarirti»
Le mie mani tremano a guardare la sua ferita profonda e piena di sangue, ma frettolosamente mi asciugo le lacrime che sento scivolare lungo le mie guance.
«Maddy» mi chiama Baelfire ma lo ignoro spaesata cercando di curarlo. Deglutisco nervosa notando la ferita profonda e cerco di farmi forza riportando alla mente tutti gli sperduti che ho salvato ogni volta che mi chiedevano soccorso, allora perché non potrei salvare anche lui?
«Maddy» mi richiama con una punta di dolore nella sua voce e solo quando le sue mani si posano sulle mie che mi volto verso di lui.
«va tutto bene» sussurra come ad accettare la sua sconfitta e scuoto la testa insistentemente trattenendo le lacrime. No! che non va bene vorrei urlargli.
«ti posso curare» esclamo alterando il mio tono di voce mentre strappo altro tessuto per circondargli il petto affinché riesca a bloccare l'emorraggia.
Quando la sua mano fredda e tremante si riposa sulla mia per bloccarmi, porto il mio sguardo disperato sul suo e lo noto sorridermi in modo confortevole e cerco di ricambiare ma invano.
«ieri mi chiedesti quale fosse il mio sogno nel cassetto» inizio a parlare e la mia voce è spezzata da alcuni singhiozzi causati dal pianto «il mio sogno sei tu, che tu rimanga con me» sento le mie labbra tremare e così le afferro tra i denti, cercando di bloccarle.
«Maddy promettimi solo una cosa» il suo volto è diventato pallido, le sue labbra violacee mentre il suo tono a malapena percepibile, ma il suo sguardo è sempre lo stesso, confortante e luminoso. Con una mano gli accarezzo delicatamente il viso, come se fosse cristallo,  fino a spostargli un ciuffo che cade in modo ribelle davanti ai suoi occhi.
«ehi non dirmi addio» sussurro con voce tremante mentre lo stringo tra le mie braccia come a voler trasferire il suo dolore a me.
«non ti dimenticare di me» sussurra prima di rivolgermi un lieve sorriso e chiudere per sempre i suoi occhi, da cui noto scorrere una piccola e semplice lacrima.
«no no no» continuo ad urlare in preda al panico mentre lo agito affinché si svegli «non mi lasciare!» urlo straziata dal dolore mentre invano aspetto che si svegli.
Caccio un urlo di dolore, uno straziante e lacerante urlo che spezza la quiete dell'isola. E a far compagnia alle mie lacrime c'è solamente la pioggia, accompagnata da una forte tempesta. Ma per quanto le mie urla possano essere atroci, non c'è niente di più assordante e doloroso del mio cuore appena spezzato.
Sento un dolore forte, lacerante che mi spezza il respiro, sento la mia testa scoppiare e la mia voglia di gridare sempre più alta, ma più di tutto sento la voglia di versare lacrime fino a consumarmi. E poi riprendo a respirare ma non mi sento più viva.
Stringo tra le mie braccia Baelfire mentre continuo a sussurrargli che mi dispiace e che è tutta colpa mia.

«Mad» sento sussurrare delicatamente come a non voler rovinare questo momento.
«l'hai ucciso» urlo furiosa guardando il ragazzo dagli occhi neri, seguito da un forte tuono. Le mie mani non smettono di tremare e le mie lacrime scendono ininterrottamente fino a confondersi con la pioggia. Mi stringo fortemente tra le mie spalle cercando di bloccare il mio dolore.
«perché? perché?» continuo a domandare disperatamente mentre osservo il corpo senza vita del mio amico.
«mi dispiace» sussurra e posso percepire tutta la sincerità e la sofferenza nelle sue parole ma scuoto la testa non volendo più fidarmi.
«l'hai ucciso» esclamo non riuscendo ancora a crederci «sarei rimasta con te...» un altro tuono «e tu l'hai ucciso» il mio sguardo non è più puntando su Peter, ma perso nel vuoto, in un vuoto incolmabile, che nessuno potrebbe colmare.
«La prima persona che io abbia mai amato ha ucciso il mio migliore amico, mio fratello» parole incredule, volate nel vento come se fosse polvere insignificante per altri, ma tossica per me.
«Baelfire era tutto per me» sussurro posando poi lo sguardo sul corpo che stringo tra le mie braccia. Ed è inutile dire che spero che apra gli occhi, mi rivolga uno dei suoi soliti sorrisi di incoraggiamento e che mi stringa in uno dei suoi abbracci per dirmi che va tutto bene, ma non accade nulla di tutto questo.

Silenziosamente mi scosto da Baelfire e gli faccio stendere la schiena sul terreno e tremante mi alzo da terra per avvicinarmi a Peter. Lo osservo a lungo, uno di fronte all'altro, con la pioggia che ci bagna e i tuoni che rompono questo silenzio assordante. Lo osservo e continuo a ripetermi che quello non è il ragazzo che amo, anche se per la prima volta leggo la sofferenza nei suoi occhi. Scorgo più malignità in lui in questo momento che un giorno fa, vedo l'oscurità che tutti parlavano anche se adesso si accascia a terra distrutto dal dolore, noto la cattiveria in lui anche se mi supplica perdono. Noto il suo lato oscuro anche se la tempesta ne prova il contrario, essendo collegata a lui.
«sparisci» ordino dura asciugando le mie lacrime e tutto ciò che sento non è altro che un dolore che vorrebbe essere urlato.
«Mad» il mio nome pronunciato sulle sue labbra adesso non mi provoca più brividi lungo la schiena ma solo altro dolore. Ed in questo momento sembra che io non possa sentire altro sentimento che non sia la sofferenza.
«ti ucciderò Peter, fosse l'ultima cosa»
E alle mie parole, per quanto possano essere crudeli sono le più vere che io abbia mai pronunciato, che lo fanno scattare come una scintilla e in questo momento, nel suo sguardo oltre al dolore noto anche ammaliamento. Mi guarda affascinato quando si rende conto di aver creato un mostro. E mi rendo conto che lui aspettava questo, voleva spezzarmi il cuore per farmi diventare crudele come lui, ma io non sarò mai come lui, non potrei. E sono stata ingenua a lasciarmi andare, ho sempre saputo che persona fosse e l'ho amato comunque. Mi ha sempre avvertito dicendo "non ti illudere" ed io l'ho amato fino all'estremo, con la speranza che possa cambiare.
E chi lo avrebbe mai detto che il nostro primo bacio sarebbe stato anche l'ultimo.

•𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑃𝑎𝑛 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑖𝑙𝑠•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora