2009 pt.1

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Milano, Venerdì 2 Ottobre 2009

Il freddo lo soffrivo particolarmente. In quei giorni mi sentivo spossato e, in più, mi ero anche raffreddato ed avevo paura di non poter dare il meglio al live.

"Okay, ragazzi, venite qui." Sentii uno dei tecnici del suono chiamarci. Mi avvicinai a lui, seguito da Silver. Da quando ero entrato ad X Factor, era quello con cui avevo legato di più, insieme a Chiara. Era un ragazzo poco più basso di me con i capelli castani ordinati, ma lunghi e sparati tutti da una parte e gli occhi verde acqua. Possiamo definirlo il mio, fisicamente, opposto. Tuttavia, eravamo due matti, che si divertivano a fare scherzi nel loft. Da quando Morgan ci aveva scelto nella categoria 16-24, passammo tutto il tempo insieme. Era un bravo ragazzo di sani princìpi, con cui condividevo la mia più grande passione.

"Questa settimana, l'ospite della quinta puntata sarà Mika, che verrà a conoscervi oggi nel pomeriggio, verso le cinque, dopo aver fatto un giro per gli studi. Chiaro?" Ci informò e se ne andò, seguito da un'altra donna.

Nella stanza, si sentì l'esultanza e la felicità degli altri concorrenti.

Il mio cuore, intanto, perse l'ennesimo battito, sentendo il suo nome. Era passato più di un anno, eppure nella mia testa c'era solo lui. Infondo, speravo sempre di rivedere lui ed il suo meraviglioso sorriso e di risentire la sua voce angelica.

Non raccontai a nessun altro il mio incontro con Mika, un po' per egoismo, un po' per timidezza.

Negli anni, continuai a seguirlo, mentre scalava le classifiche e prolungava il suo tour.

"Ehi, amico, andiamo?" Fui riportato alla realtà da Silver, che mi guardò con aria leggermente preoccupata.

"Oh, sì." Dissi, distrattamente.

"Forte Mika, eh?" Disse mentre camminavamo fianco a fianco, in giro, cercando qualcosa da fare.

"G-già." Balbettai. Questo è l'effetto che mi fa solo sentire il suo meraviglioso nome? Grandioso...

"Ehi, ti senti bene?" Mi chiese poggiando la sua mano sulla mia spalla.

"Mi gira un po' la testa." Mi sedetti sul divanetto più vicino.

"Aspetta qui. Chiamo qualcuno."

Quando se ne andò, mi distesi completamente. La testa cominciò a farmi male veramente. Troppe emozioni insieme, per me, risultavano letali. Chiusi gli occhi cercando di rilassarmi ed aspettando che Silver tornasse. Tuttavia, non riuscii a resistere per molto, addormentandomi, poco dopo.

"Marco, ehi, svegliati, Marco." Sentii qualcuno scuotermi e la voce di Silver chiamarmi.

"Mh..." Farfugliai infastidito.

"Is he okay?" Una voce fin troppo familiare arrivò alle mie orecchie, facendomi aprire gli occhi di scatto.

E me lo ritrovai lì, mentre mi guardava preoccupato con i suoi occhioni di un colore ancora indefinito.

"Mika." Dissi il suo nome, alzandomi di scatto dal divano.

Mossa fin troppo stupida: mi dovetti risedere immediatamente, essendo stato colpito da una fitta alla testa.

"Take it easy, Marco." La sua mano toccò la mia spalla, provocandomi un batticuore ancora più accelerato.

"Deve stare a riposo. Ha la febbre alta." Disse il medico accanto a Morgan e Silver.

Vidi Mika sedersi accanto a me sul divanetto, mentre continuava ad osservarmi.

"Okay. Andiamo in camera." Mi diede una mano ad alzami Silver, tendendomi la mano.

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