SEQUEL- Sette

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Il campanello risuonó fra le mura di casa e spezzò il silenzio rilassante che si era venuto a creare. "Amore vai tu" sussurrò Mattia, mentre si girava dall'altra parte del letto coprendosi fin sopra la testa.

Mi stropicciai gli occhi, cercando di vederci qualcosa e poi mi alzai, imprecando contro il pavimento freddo. Camminai scalza fino al soggiorno, dove pochi istanti dopo aprii la porta per vedere chi fosse.

E fu lì che mi ricordai tutto quanto.

Andrea, con la sigaretta fra le labbra quasi finita e il manico di una valigia stretta nella mano destra, entrò nel mio campo visivo e per poco non ebbi un mancamento.
Anche lei era sorpresa, forse non si aspettava che dall'altra parte della porta ci fossi proprio io e la cosa era però dannatamente reciproca.

I nostri occhi non avevano perso il contatto visivo da quando avevo aperto il battente; provai a dire qualcosa o a spostarmi su un lato per farla entrare, ma il mio corpo non ne voleva proprio sapere di rispondere ai comandi. Mi ricordai l'ultima volta che ci eravamo viste: entrambe con le lacrime a rigarci il viso, la voglia di prendersi e il male che faceva non poterlo fare, le sue parole che ancora mi rimbombavano in testa.
A riportarmi alla realtà fu Mattia, che accorse da sua sorella con le braccia spalancate, pronto ad abbracciarla.

In quel momento mi spostai e sussurrai un "Ciao Andrea" per poi tornare verso la zona notte e chiudermi in bagno. Mi trascinai giù e, mentre me ne stavo seduta, riflettevo e capivo che forse non avevo fatto troppo bene ad accettare la proposta di Mattia.

Circa dieci minuti dopo, mi feci coraggio e uscii dal bagno, asciugando quelle poche lacrime sfuggite al mio controllo. Prima di tornare in soggiorno andai in camera e mi vestii con una semplice tuta, poi tornai nella stanza dove, sicuramente, sarebbero nati problemi e momenti imbarazzanti.

"Tesoro, dove eri andata?" mi chiese Mattia mentre, credo, preparava la colazione. Lei era seduta al tavolo, aveva spento la sigaretta nel portacenere e adesso mi guardava. Mi sentii in soggezione, ma scacciai tutti questi pensieri e mi sedetti di fronte a lei. Mattia non doveva scoprire assolutamente nulla di quello che c'era stato tra me e sua sorella tempo fa e se avessi fatto trasparire anche la più insignificante delle emozioni, lui lo avrebbe scoperto.

La Sorella Del Mio Fidanzato|| LesbianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora