Osservai il mio corpo nudo davanti allo specchio del bagno dell'ospedale in cui mi trovavo.
Le ferite erano ancora aperte e le garze, impregnate di sangue, dovevano essere cambiate. Avevo vari lividi su tutto il busto e qualcuno anche sulle gambe; sulla nuca spuntava un grosso cerotto bianco che andava a coprire i punti dovuti al vaso che Mattia mi aveva letteralmente spaccato in testa.
Il leggero fastidio si alternava a lancinanti fitte localizzate dove vi erano le ferite e le mie energie erano pari a zero.
Sciolsi i capelli precedentemente raccolti nella coda e osservai dallo specchio Andrea che, immobile appoggiata al comodino, guardava il mio corpo; il suo sguardo era perso e percepivo la rabbia salire dentro di lei alla vista di tutto quel sangue.
"Mi dispiace non essere riuscita a difenderti" mi disse solo, avvicinandosi e accarezzandomi il braccio con una tenera carezza.
Andò verso la doccia e aprì l'acqua, regolandola per una temperatura abbastanza calda.
Mi voltai verso di lei e scossi la testa. "Per favore non fartene una colpa. Se c'è qualcuno da accusare in questa situazione quello è tuo fratello, non tu. Amore, come facevi a saperlo? Ti prego, non tenerti tutto dentro e soprattutto non pesare che sia colpa tua"
Lei si voltó verso di me e notai i suoi occhi lucidi.
Era distrutta.
Basta. Aveva pianto anche troppo e non meritava niente di quello che stava passando.
Mi avvicinai e le accarezzai il viso. "Se fossi stata un po' più attenta ai suoi comportamenti forse avrei potuto evitare quello che è successo. Mi dispiace da morire che ti abbia fatto del male, mi dispiace così tanto amore mio, non hai idea. Se potessi mi addosserei tutto il male che stai provando ma non posso e questa cosa mi distrugge. Sapere che stai male per colpa sua.. "
Le parole le morirono in gola a causa dei singhiozzi.
La strinsi forte fra le mie braccia e cercai di rassicurarla con parole dolci sussurrate all'orecchio, qualche carezza e continui baci sulla nuca.
Tremava e singhiozzava tra le mie braccia e questo mi fece salire un magone in gola, consapevole del dolore che stava provando e consapevole della mia impotenza davanti a questo."Amore prendi freddo" Lei si staccò e mi condusse dentro la doccia, asciugandosi con il palmo della mano le lacrime. Mi buttai sotto il getto d'acqua calda, continuando però a guardarla.
Si versò una piccola quantità di shampoo nelle mani e poi iniziò a spargerlo sulla mia testa, massaggiandola anche in qualche punto.
Era delicata e dolce; le sue carezze mi fecero chiudere gli occhi, sentendomi completamente amata.
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La Sorella Del Mio Fidanzato|| Lesbian
Fanfiction!!STORIA A CHAT!! Esmeralda è una semplice ragazza di sedici anni, con una vita stranamente perfetta. Ha un ragazzo, due genitori che si amano e la amano follemente, va bene a scuola e fa sport. Ma cosa potrebbe succedere se, in una giornata come l...