Il suono della sveglia squarció il silenzio quasi rilassante che si era venuto a creare.
Mi scostai da Andrea e la spensi, osservando che mancavano poco meno di dieci minuti alle sette e fra poco ci saremmo dovute alzare.
"Rimaniamo a letto" sussurrò con voce impastata dal sonno, per poi afferrarmi per le braccia e tirarmi addosso a lei, rinchiudendomi in un groviglio di arti.
"Amore" le sussurrai ridendo, rimanendo però con gli occhi chiusi fra le sue braccia.
Il silenzio tornò padrone nella camera; si sentiva solo il suo respiro leggero e il rumore di qualche bacio qua e là sulla mia pelle nuda. Qualche istante più tardi, scostò le coperte e si alzò in piedi, prese il cellulare e compose un numero.
Mi sedetti e la guardai curiosa.
"Ethan, buongiorno. Scusa se ti disturbo" disse, per poi avvicinarsi a me. Appoggiai la testa sul suo petto e lei mi accarezzò i capelli, mentre ancora se ne stava in piedi "Volevo dirti che oggi non potrò venire a lavoro perché non mi sento molto bene. Si, ci pensi tu? Perfetto... Grazie mille. A domani"
Appoggiò il telefono sul comodino e mi sorrise, per poi spingermi sul materasso, facendomi cadere di schiena. "Adesso tocca a te, bambolina" sussurrò, baciandomi maliziosamente un fianco.
Sospirai e poi sorrisi "Va bene"
Mi allungai verso il comodino e presi il telefono, per poi comporre il numero del mio capo.
"Buongiorno, scusi l'orario e il disturbo ma non mi sento proprio bene questa mattina.. Si, assolutamente signore, nessun problema e grazie. Arrivederci, buona giornata"
Riposi il telefono sul mobile in legno e la afferrai per i polsi, per poi farla cadere su di me. Ribaltai le posizioni e la baciai, allacciando le mie braccia dietro al suo collo.
"Piccola, andiamo in terrazza per vedere l'alba?" mi sussurrò all'orecchio e io scossi la testa. "Mi piacerebbe ma fa freddo, amore"
I suoi occhi incrociarono i miei e, dopo un brevissimo attimo di delusione, in questi vidi una scintilla e subito dopo un sorriso si fece largo sul suo viso.
Afferrò i lembi del piumone morbido e me lo avvolse intorno alle spalle, per poi afferrarmi dalle cosce e prendermi in braccio.
"Sei scema" ironizzai, allacciando le mie braccia intorno al suo collo per reggermi e lei mi rubò un bacio "Sono semplicemente innamorata di te"
Quell'affermazione mi fece sorridere e battere il cuore fortissimo. La guardai e mi morsi il labbro "Ti amo tanto"
Giunte sulla terrazza, l'aria gelida ci fece rabbrividire. Nonostante lei avesse la felpa, tremava, quindi, non appena chiuse la porta a vetri, scesi dalle sue braccia e mi misi seduta a terra, facendole posto accanto a me.
Andrea mi si sedette accanto e io portai il mio corpo fra le sue gambe, facendo scivolare il piumone sulle nostre spalle.Le sue labbra baciarono il mio collo mentre piano il cielo iniziava a prendere un colore più chiaro e il sole sorgeva dalle montagne, illuminando tutti quei prati e la grande città londinese poco distante.
In lontananza non si sentiva alcun rumore, se non quello degli uccellini o di qualche animale qua e là.
Solo qualche istante più tardi la torre dell'orologio suonò le sei e, in un certo senso, annunciava l'inizio della giornata.Andrea dalla tasca della felpa tirò fuori il pacchetto di sigarette e l'accendino; si infilò la sigaretta in bocca e mi diede in mano l'accendino e mi sorrise. Le accesi la sigaretta e mi appoggiai a lei che, pochi istanti dopo, buttò fuori il fumo.
"Fumare ti fa malissimo" le disse e lei mi guardò "Lo so" fece scivolare la sua mano fino al mio interno coscia. "Però quando lo fai sei sexy"
Lei sorrise, inalando il fumo e guardandomi. Non appena alzò il collo per espellerlo, mi precipitai sulla pelle scoperta per baciarla.
Mi sedetti a cavalcioni su Andrea che, con la mano dove teneva la sigaretta appoggiata sul pavimento e l'altra sulla mia natica destra, alzò ancora il collo alla ricerca delle mie attenzioni.
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La Sorella Del Mio Fidanzato|| Lesbian
Fanfiction!!STORIA A CHAT!! Esmeralda è una semplice ragazza di sedici anni, con una vita stranamente perfetta. Ha un ragazzo, due genitori che si amano e la amano follemente, va bene a scuola e fa sport. Ma cosa potrebbe succedere se, in una giornata come l...