"Sono un po' in ansia" le confessai mentre, entrambe nude, eravamo stese sul letto, in un groviglio di lenzuola e arti. Io, appoggiata a lei, che dolcemente mi accarezzava il busto, dopo ore di pura passione alle quali erano state presenti davvero tutte le superfici piane e non.
Andrea girò il volto verso di me e con la mano libera mi alzò il mento verso di lei, facendo incastrare così i nostri occhi. Mi morsi il labbro guardandola e lei mi sorrise, per poi unire le nostre labbra in un leggero bacio.
"È normale essere in ansia. Nel senso, devi comunque sposarti e passare il resto della tua vita con una persona, quindi è giusto che tu sia un po' preoccupata e ti chieda se stai facendo davvero la scelta più giusta per te. Ma, se questo è quello che vuoi, devi stare tranquilla. È tutto pronto e io ti amo, non mi tiro indietro"
Mi accoccolai meglio a lei mentre fuori scendeva la notte e la luce lasciava spazio alla penombra che piano ci stava circondando. Il silenzio era padrone nell'intera abitazione e si sentiva solo in lontananza le leggere onde del mare che andavano ad infrangersi sugli scogli.
"Sono sicura che questa è la scelta più giusta per me. Non so come andrà fra noi, ma tu, adesso, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata"
Mi strinse forte fra le sue braccia e io sorrisi, stringendola a mia volta."Vieni con me" mi sussurrò all'orecchio. Si alzò dal letto e andò verso la valigia, prese velocemente l'intimo, un paio di pantaloni e una felpa, poi mi lanciò le stesse cose.
"Adoro mettermi le tue felpe" sussurrai, ma forse lei non mi sentì dato che uscì dalla stanza. Indossai tutto quello che mi aveva dato e poi la raggiunsi in soggiorno, mettemmo le scarpe e, mano nella mano, mi condusse verso la spiaggia.
"Aspetta" le dissi e tolsi le scarpe; lei fece lo stesso e le lasciammo poco vicino casa, su dei massi."Cazzo giovedì ti sposo" urlò e mi prese per i fianchi, sollevandomi da terra e facendomi girare. Mi aggrappai a lei ridendo, osservando quanto fosse bella, quanto fossi fortunata nell'averla incontrata e fortunata perché nella mia vita ci era rimasta.
Il vento scompigliava i capelli di entrambe; quando posai i miei piedi nudi sulla sabbia fredda, le scostai i capelli dalla fronte e guardai quegli occhi color ambra così profondi e magnetici che tanto mi avevano fatto innamorare.
"Sei stupenda" le sussurrai e lei mi avvicinò più a sé, stringendomi dalla vita. "Anche tu"
Io scossi la testa e le accarezzai dolcemente una guancia. "Io non sono bella, sono decente ma non bella. Tu invece sei proprio mozzafiato. A me piace tutto di te, dall'ultimo capello alle dita dei piedi. Hai degli occhi favolosi, un corpo da urlo e una voce stupenda. Le tue guance sono bellissime così come le tue labbra. Si dice che quando si è innamorati la persona che ci piace si veda più bella di quanto è in realtà perché offuscati dall'amore, ma io credo che tutti ti vedano bella come ti vedo io, ed è per questo che molto spesso ho paura di svegliarmi e non trovarti, perché magari ti sei stancata di me... "
Andrea non mi fece finire di parlare. Mi zittì posando le sue labbra sulle mie in un bacio a stampo che durò più del normale. "No" sussurrò, per poi riunire le nostre bocche e dare il via ad una lenta danza fra le nostre lingue.
Adoravo baciarla, la sentivo più mia che mai.
"Io sarò sempre tua, qualsiasi cosa succeda. Perché quello che ho dato a te, Esmeralda, non l'ho dato a nessuno"
Mi staccai da lei solo di qualche centimetro. "Cosa mi hai dato, Andrea?"
Lei, che prima aveva abbassato lo sguardo, incastró i suoi occhi nei miei. "Il cuore"
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La Sorella Del Mio Fidanzato|| Lesbian
Fanfiction!!STORIA A CHAT!! Esmeralda è una semplice ragazza di sedici anni, con una vita stranamente perfetta. Ha un ragazzo, due genitori che si amano e la amano follemente, va bene a scuola e fa sport. Ma cosa potrebbe succedere se, in una giornata come l...