"Cazzo non vedevo l'ora" disse non appena chiusi la porta dietro di noi. Venni letteralmente sbattuta su questa, mentre le sue mani vagavano per tutto il mio corpo, arrivando ai lacci del vestito. Tolsi i tacchi lanciandoli da qualche parte della stanza mentre anche Andrea toglieva le scarpe e imitava i miei movimenti.
Iniziò a slacciare velocemente il vestito bianco, mentre anche le mie mani avevano iniziato a darsi da fare andando a togliere la giacca nera e a slacciare poi ogni singolo bottone della camicia che dio se le stava bene e la rendeva ancora più sexy.
Riuscì a togliere il vestito e lo feci scivolare subito dal mio corpo, facendomi rimanere quasi completamente nuda. Si allontanò di qualche passo e tolse la cintura mentre mi guardava mordendosi il labbro. Tolse i pantaloni e mi afferrò da sotto le cosce sollevandomi da terra. Mi aggrappai a lei e iniziai a marchiare il suo collo, non smettendo nemmeno quando mi posò sul letto matrimoniale, salendomi sopra.
Si alzò da me e, appoggiata con le ginocchia sul letto, mi guardò sorridendo. "Oh merda sono così innamorata di te" sussurrò, spezzando il silenzio e io la presi per i polsi, riportandola sopra di me e baciandola dappertutto.
Ribaltai le posizioni e tolsi l'intimo rimasto a coprire i nostri corpi, poi inizia a muovermi su di lei, facendo strusciare le nostre intimità. Volevo mandarla in estasi.
Mi aiutai ad aumentare il piacere con una mano e lei spalancò la bocca, annaspando alla ricerca di aria.
Alzò il bacino, cercando di favorire il contatto e non ci mettemmo molto a sgretolarci l'una sul corpo dell'altra.
Affannata mi stesi di fianco a lei e Andrea subito mi strinse a se, fondendo i nostri corpi in un groviglio di gambe e braccia, sospiri e baci, amore e felicità."Sappi una cosa. Mi sono fermata solo perché devo darti una cosa molto importante, ma appena te l'avrò consegnata, ti fotteró tutta la notte perché non hai idea dell'effetto che mi fai e di quanto tu sia stata altamente figa tutta la sera"
Risi e lei con me, poi si staccò e si alzò, andando a prendere una scatola in un angolo dell'armadio.
Mi sedetti e lei tornò sul letto, vicino a me. Si sedette a gambe incrociate e mi consegnò una busta azzurra.
La aprii, sotto il suo sguardo serio, anche se un sorriso le era scappato, e lessi il contenuto di questa.
Ad ogni parola, ogni singola parola, i miei occhi si facevano sempre più lucidi e il mio cuore perdeva un battito, il respiro mi veniva a mancare.
Mi sarei immaginata di tutto, ma non di certo quello."Hai avviato le pratiche per l'adozione" sussurrai, forse più a me stessa che a lei, e Andrea annuì, aspettando da me una qualche reazione. Non riuscivo a crederci, sentivo mille emozioni dentro di me che non riuscivo a controllare.
"L'ho fatto senza dirtelo perché volevo fosse un regalo. So quanto ci tieni, so quanto tieni a diventare mamma e so anche che quando i tuoi genitori ti hanno detto che, solo perché ti piacciono le donne, non sarai mai una buona madre e tuo figlio non crescerà bene con due ragazze, tu ci sei rimasta malissimo. Io a quelle cazzate non ci dó più di tanto peso, perché so che non sono vere. Mio figlio, nostro figlio, crescerà come tutti gli altri, forse un po' più aperto di mente e tu, amore, sarai una mamma stupenda"
Non riuscivo letteralmente a parlare. Ero come bloccata e tutto quello che usciva dalla mia bocca erano sussurri impercettibili.
Posai il foglio vicino a me e mi misi a cavalcioni su di lei, stringendola forte a me; Francesca, dal canto suo, circondó il mio busto con le mani e si lasciò cadere sul letto, per poi rigirarsi, con me attaccata, fra le lenzuola disfatte.
"Lo prendo come un si" mi sussurrò, sorridendo un poco mentre iniziava a lasciare baci qua e là.
"Mi sono appena sposata con te e non hai la minima idea di quanto io sia felice" dissi, staccandomi leggermente e mostrandogli la fede all'anulare. "Sapere che avremo un figlio però, mi manda letteralmente al settimo cielo"
Il suo sorriso si ampliò e si morse il labbro, coprendo i nostri corpi con il lenzuolo leggero. "Sono in una bolla d'amore con te e non voglio andare via" mi sussurrò all'orecchio, attorcigliando una mia ciocca di capelli attorno al suo dito. "Ti sento più mia che mai Esmeralda" continuò ancora e io mi appoggiai al suo petto, sentendo il suo cuore battere, e forse un poco mi sorpresi, nel sentire che batteva all'unisono con il mio.
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La Sorella Del Mio Fidanzato|| Lesbian
Fanfiction!!STORIA A CHAT!! Esmeralda è una semplice ragazza di sedici anni, con una vita stranamente perfetta. Ha un ragazzo, due genitori che si amano e la amano follemente, va bene a scuola e fa sport. Ma cosa potrebbe succedere se, in una giornata come l...