SEQUEL- Ventotto

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Il respiro mi si bloccò in gola e sentii il mondo cascarmi letteralmente addosso.

Sentii il rumore dei passi di Andrea e pochi istanti più tardi me la ritrovai accanto.

"Matilde? Che diavolo ci fai qui?"

La rossa fece un passo avanti e strinse la mia... Andrea, strinse Andrea fra le braccia. Lei la scostò subito "Ma come amore, non sei felice di rivedermi? Non ti sono mancata neanche un po' durante la mia vacanza in Bangladesh?"

La testa mi girava e non ci capivo più niente.
"Fuori" sentii dire e poi una porta si chiuse.

"Amore" provò a prendermi la mano ma io la scansai bruscamente. "Chi cazzo era?" sussurrai soltanto, sentendo che di lì a poco avrei avuto un crollo emotivo.

"La mia ex. Ti giuro non ho idea del perché si sia presentata qui. Siamo state insieme un mesetto circa nel tempo in cui siamo state lontane, ma niente di più. L'ho lasciata perché avevo altro nella testa; avevo te nella testa."

Mi girai verso di lei e una lacrima sfuggì al mio controllo. "Si è presentata qui dicendo di essere la tua ragazza!" le urlai contro e lei mi prese per il polso "Non è la mia ragazza! Non so perché abbia detto una cosa del genere. Amore ascoltami, ascoltami un secondo.." incastró i suoi occhi con i miei ma non riuscii a sostenere il suo sguardo "Io amo solo te. Non ti tradirei mai, mai. Io non voglio nessun altro, se non te altre mille volte"

Asciugai le lacrime che adesso scendevano copiose sul mio viso "Mi hai chiesto di sposarti, Andrea"

Mi staccai da lei e scossi la testa "Faccio le valigie e vado via, così avrai più tempo per lei"

Andrea mi sbarró la strada e si morse il labbro mentre una lacrima solitaria scese lungo il suo volto, seguita poi da tantissime altre.

Faceva così male vederla piangere che corsi di sopra.

"Ti prego" la sentii sussurrare fra le lacrime "Non ho fatto niente" ancora un sussurro e ancora tante lacrime "Io amo solo te, voglio solo te"

Non riuscivo a smettere di piangere e le mani mi tremavano; i singhiozzi arrivavano forti e chiari alle mie orecchie ed ebbi la matta voglia di correre da lei, ma mi ripresi e chiusi la valigia.

Scesi giù e la scansai "Esmeralda" sussurrò ma non mi girai, chiusi quella porta e contemporaneamente il mio cuore si ruppe in mille pezzi.

La Sorella Del Mio Fidanzato|| LesbianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora