Quando aprii gli occhi, un dolore lancinante che partiva dalla testa e si estendeva anche sul collo mi costrinse a richiuderli subito. Portai una mano alle tempie e, solo dopo qualche secondo, mi accorsi che la mano era sporca di sangue.
Sangue?
Pian piano tutte le immagini riaffiorarono nella mia mente e subito mi alzai in piedi, guardandomi attorno.
"Cazzo finalmente ti sei svegliata, credevo fossi morta, non che me ne importi qualcosa"Mi girai di scatto verso di lui. Il sorriso che aveva sulle labbra mi faceva paura, ma a spaventarmi come non mai era il coltello da cucina che aveva fra le mani.
Con fare minaccioso si avvicinò a me e il mio intero corpo prese a tremare. Di Francesca nemmeno l'ombra e il solo pensiero che potesse in qualche modo averle fatto del male mi fece arrivare il sangue al cervello."Questa è per essere innaturale" disse e successe tutto molto in fretta: a grandi falcate arrivò davanti a me e con tutta la sua forza mi colpì il braccio con la lama.
Un dolore lancinante mi bloccò il respiro. Guardai la ferita dalla quale sgorgava decisamente troppo sangue e i miei occhi si appannarono.
Un altro dolore lancinante, stavolta alla coscia "Questa è per avermi tradito"
E poi ancora nella pancia "Questa è per aver preferito lei a me"
Caddi a terra. Le mani ricoperte di sangue, la testa che girava e la forza che abbandonava il mio corpo. Sentivo gli occhi pesanti, il mio intero corpo tremava e i singhiozzi cessarono.
Non sentivo più niente se non il dolore.Mi accasciai sul pavimento, sentendo sempre più sangue uscire mentre lui se ne stava in piedi, di fronte a me, fermo immobile, senza fare niente per aiutarmi o salvarmi.
"Non farle del male" sussurrai ad un certo punto e un calcio, proprio dove precedentemente mi aveva ferita, mi fece mancare il respiro.
"Stai morendo e pensi a lei? Cazzo!" si mise le mani fra i capelli e buttò in terra tutto quello che vi era sul tavolo.
"Per favore, hai fatto male a me ma non toccare Andrea. Ti chiedo solo questo, non toccare lei. È stata tutta colpa mia, è stata tutta colpa mia"
A causa degli occhi socchiusi, riuscivo solo a vedere le scarpe. Si avvicinò a me e scoppiò a ridere.
"In realtà non volevo ammazzarti, ma tu mi hai proprio costretto" poi si sedette sul divano e mi guardò, appoggiando il coltello sporco del mio sangue sul piccolo tavolo.
Non riuscivo a muovermi e il mio respiro si faceva sempre più debole e lento.
"Non le farò niente. So quanto Andrea ti ami e per distruggerla basterà farle vedere cosa ti ho fatto" urlò, mantenendo sempre quel sorriso inquietante.
Chiusi gli occhi, mentre calde lacrime rigavano il mio viso. Non mi restava nient'altro che sperare.
D'un tratto mi venne in mente lei e il mio animo sembrò calmarsi. Pensai al suo sorriso, ai suoi occhi, alla sua personalità e a come mi aveva totalmente stravolto la vita."La vuoi sapere una cosa?" mi disse poi, continuando a starsene seduto sul divano come se nulla fosse. "Non avrei mai pensato di toccare una donna, ma, ripeto, tu te lo sei proprio meritato. Sono in un certo senso orgoglioso di questo... Finirò in carcere, ma almeno quella stronza capirà cosa vuol dire quando ti portano via qualcuno. Soffrirà come ho sofferto io"
I miei sensi rallentarono, sentivo solo qualche suono in lontananza, anche la sua voce la sentivo sempre più debole, poi un "Amore sono a casa" e il buio.
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La Sorella Del Mio Fidanzato|| Lesbian
Fanfiction!!STORIA A CHAT!! Esmeralda è una semplice ragazza di sedici anni, con una vita stranamente perfetta. Ha un ragazzo, due genitori che si amano e la amano follemente, va bene a scuola e fa sport. Ma cosa potrebbe succedere se, in una giornata come l...