1 - 11 I PROLOGUE [ULTIMATO] ✔

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NIGHT APOCALYPSE IS COMING

L'ora è arrivata.

«Il mio progetto è terminato.» Grande Sovrano, riguardando il progetto, pronuncia una lode divina, dando inizio alla creazione.

Nella stanza del Castello, le tenebre stanno per lasciare spazio a una luce stravolgente: si racconta dell'arrivo di favolose forme splendenti, dove forniranno bagliore in eterno; ma l'oscurità del luogo sta ormai sparendo.

«Un sogno che non è mai stato realizzato, è quasi completato.» Il Grande Sovrano, pensando a un'inimmaginabile previsione, non ha mai creduto che questo spazio, privo di ogni essenza vivente, possa finalmente offrire una bellezza che non è mai stata realizzata.

«Come ho fatto a concepire l'idea di Universo?» Guardando questo spazio misterioso, il Grande Sovrano è rimasto stupefatto «se io ho sempre vissuto all'interno di un vuoto completamente inesistente.»

Non sapendo ancora come lui sia stato generato, si fissa il suo animo apparente; ed è simile a un mortale che non è mai stato concepito.

«Non saprei ancora chi io sia realmente.» Mentre sta riflettendo sulla sua esistenza non reale, il Grande Sovrano si affaccia sul balcone del Castello «non dovrei essere scosso a quest'avvenimento inspiegabile, ma dovrei solamente esserne felice di questo mio progetto che è stato finalmente perfezionato.»

Ha la preoccupazione di un presumibile sbaglio che gli potrebbe succedere, poiché di progetti passati ne aveva già inventati altri due.

Il Grande Sovrano, ricordandosi del suo primo esperimento, controlla attentamente che non ci siano altre problematiche nel suo ultimo progetto; intitolato «Universo di Magno Imperium» per onorare il suo nome in eterno.

«Se accadesse come al mio precedente progetto, quest'ultimo obiettivo diverrà veramente irraggiungibile» Lui pensa «come se non fosse talmente utopico (riflettendo sempre sullo spazio oscuro), avrei già abbandonato il mio Castello per guardare se questo spazio è veramente smisurato.»

In realtà ci aveva già provato in passato, ma non avendo né la memoria, e né l'anima vivente, crede che tutto questo (nulla esistente) sia solamente frutto di una sua visione inimmaginabile.

 Il Castello, un'enorme struttura contenente le prime forme scintillanti, ha come grande emblema il Cristallo del Grande Sovrano: un simbolo che sfavilla rigogliosamente il vuoto eterno, ma non ha tutta quella potenza per luccicare completamente.

«La luce e il buio saranno presto bilanciati!» Guardando quell'immenso Castello, il Grande Sovrano canticchia un sonetto prima della creazione.

«Mio caro Universo, dal volto inspiegabile, fa in modo che il primo bagliore accenda un momento indimenticabile.»

Avvolgendo nelle sue mani un cristallo lucente, il Sommo inizia a elogiare con voce bassa un suo sonetto:

«Senza quest'immensa oscurità, il bagliore della luce potrà finalmente risplendere quest'infiniti giorni del Regno Divino» Ma guardandosi attorno, spera che i suoi figli non lo possano vedere, perché decide di buttarsi dal balcone del Castello, invocando il suo babbo mai stato in vita.

«Mio caro padre, sommo di tutto lo spazio, dammi la forza per il creato, e la potenza per splendere questo buio eterno!» Il Grande Sovrano, creando un'enorme scintilla, emana una potenza inimmaginabile.

La leggenda ci racconta che, «nell'universo tutto è uguale all'universo» senza che l'anima e il pensiero del Grande Sovrano non si possano essere combinati, per creare il suo arco vitale.

Si racconta che, prima dell'alba dei tempi, Grande Sovrano sia riuscito a creare tre virtù divine, dove avrebbero potuto generare la Sapienza, l'Intelletto e la Scienza, ma qualcosa di storto cambiò le sorti del presente: il Grande Sovrano si dimenticò di aggiungervi la Lode, un'ultima virtù che avrebbe potuto portare i suoi figli alla nascita perfetta.

«A KINGDOM OF SWORDFIRE» (Original version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora