1 - 1 IV JOHANNA [PERFEZIONATO]

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Avvisando i suoi compagni, la cittadina Johanna è pronta ad attaccare.

Il sibilo del vento lascia inquieti tutti quanti i cittadini, ma ancora quella creatura sconosciuta non si vorrebbe fare mostrare il suo terrificante volto inquieto, e si potrebbe pensare non a un solo attacco del nemico, ma dell'arrivo di altri suoi simili che si sono nascosti dietro altri alberi, e che aspettano il momento perfetto per massacrare tutti i cittadini.

«La mossa perfetta per salvarci sarebbe che ritornassimo al nostro accampamento.»

Il cittadino Peteiran, percependo un tremendo tremolio sulle mani, non riesce nemmeno a pensarci di che cosa si potrebbe nascondere dietro quei maledetti fusti agghiaccianti.

E il suo compagno Reagan è in totale ansia che pensa di potere scappare immediatamente, per ritornare al suo rifugio.

«Non potrei morire in questo luogo.»

La cittadina Johanna, cercando di trovare una presumibile scorciatoia verso l'accampamento, decide di manovrare le sue carte da gioco, per non assistere alla morte dei suoi compagni d'arme.

«La pecca più grande riguarda il nostro accampamento che si trova almeno a cinque centoventi passi di distanza.»

Non riuscendo a intravedere un piccolo rifugio nelle loro vicinanze, la cittadina Johanna si ricorda che verso gli Scogli Denti Affilati si sono stanziati un gruppo di esercito straniero, ed è l'unico luogo più vicino a loro, per salvarsi dai letali attacchi delle creature rimaste ancora sconosciute.

«Non pensare che ci accettino così velocemente, non siamo mica loro alleati, e ci possono fare fuori in soli pochi secondi.»

Il cittadino Reagan non pensa immediatamente che un gruppo di esercito invasore possa aiutarli nel salvarli, ma addirittura crederebbe in una morte rapida e veloce.

«Secondo le tradizioni del Pianeta, bisogna per forza, secondo le leggi divine, aiutare il prossimo in caso di attacco sconosciuto, se e solo se fossero creature non mortali, e credo che voi capiate di chi sto parlando.»

Il ruggito della creatura diventa sempre più pesante, e quel suo sospiro inquietante non fa altro che salire l'agitazione.

«Non possiamo rimanere qui per altri secondi.»

«A KINGDOM OF SWORDFIRE» (Original version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora