13.

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Io gli avevo detto: "Jimin... io sinceramente sono indecisa... perché poi.. d'altronde non è poi così brutto e-"

Il mio migliore amico non mi aveva lasciato finire la frase che mi aveva urlato contro: "MA SEI SERIA?! MA SAI COSA STAI DICENDO?? TE NE RENDI CONTO?! TI RENDI CONTO CHE UN LATO DI TE VUOLE FARE LA PUTTANA??!? TU VUOI VIVERE PROSTITUENDOTI?!! SEI SERIA?!!"

Io avevo cercato di calmarlo e farlo ragionare, ma lui aveva continuato ad urlare e a dare di matto.

Jimin dopo varie urla mi aveva detto: "WOAH KIM SUN-HEE, NON CREDEVO CHE FOSSI COSì AFFAMATA DI SOLDI"

Io a quelle parole avevo sbarrato gli occhi. Io non ero affamata di soldi, ma volevo solo sdebitarmi con Jimin. Lui aveva fatto troppo per me e io mi sentivo in colpa; di notte non riuscivo manco a dormire bene per questo, pensavo sempre a come sdebitarmi con lui, poiché mi sentivo sempre un peso dentro e molto in colpa.

E quelle parole, dette soprattutto da lui, mi avevano distrutto. I miei occhi avevano iniziato a riempirsi di lacrime e non riuscendo a trattenerle mi erano scese dagli occhi, tracciando scie nelle mie guance.

Io gli avevo detto: "Jimin... io sono affamata di soldi..? Per te sono così io?"

Jimin a quel punto non mi aveva risposto ed era rimasto in silenzio.

Io, singhiozzando, poi gli avevo detto: "Q-quindi..? Io s-sono un'affamata di s-soldi..."

Lui aveva sospirato, poi mi aveva guardata dritta negli occhi e mi aveva detto: "Guarda, io sono STANCO di tutto ciò. QUINDI, FA' COME CAZZO TI PARE, NON ME NE FREGA PIU' NIENTE. FAI LA PUTTANA, VAI VIA DA QUESTA CASA, FAI QUEL CAZZO CHE VUOI, A ME NON FREGA PIU' NIENTE"

Dai miei occhi erano scese tante altre lacrime.

Io avevo tolto lo sguardo da lui, mi ero asciugata le lacrime e, tenendo lo sguardo basso, gli avevo detto: "Va bene, siccome per te io sono un'affamata di soldi e siccome non te ne frega più un cazzo di me.."

Io non avevo finito la frase di proposito, e mi ero alzata dal divano, avevo preso la mia giacca di jeans, poi mi ero diretta verso la porta.

Una volta lì, avevo finito la frase dicendo: "Me ne vado"

Poi ero uscita di casa.

Una volta fuori avevo iniziato a piangere davvero tanto. Mi sentivo malissimo, non volevo che succedesse tutto questo.

Ora che ero uscita da quella casa, non avrei più avuto il coraggio di ritornarci.

Non sapevo cosa fare, neanche dove andare, mi veniva solo da piangere.

Mi ero seduta in uno scalino e avevo continuato a piangere. Era passata circa un'ora che ero lì seduta con la testa abbassata a piangere.

All'improvviso avevo sentito una voce molto familiare dirmi: "Mi incuriosisci tanto, sai?"

Io avevo alzato la testa e vedendo la persona davanti a me ero rimasta parecchio stupita.

Our Mistakes ~ jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora