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E se mi fossi suicidata? Tanto non ho nessuno...

Ci avevo pensato tanto a queste parole. Tanto tanto. Ma all'improvviso mi era venuto in mente le parola della mamma di Jimin.

Quando ero piccola, non ricordavo esattamente l'età precisa, la madre di una mia compagnia si era suicidata e la madre di Jimin, non mi ricordavo precisamente nemmeno dove e quando, aveva detto: "Suicidarsi è un atto che viene compiuto da chi ha paura, da chi ha paura degli ostacoli della vita, ma la vita non è perfetta, non è rosa e fiori, eppure bisogna sempre cercare di andare avanti e di vedere il bello in tutto, anche nel brutto. Il bello non è per tutti, solo per i più curiosi..."

L'ultima frase me la ricordavo perfettamente ed in quel momento mi era venuta in mente. Essa aveva continuato a rimbombarmi in testa ed alla fine non ero riuscita a compiere quell'atto, non ne avevo avuto il coraggio.

Avevo sospirato e mi ero tolta la collana che avevo al collo. Quella che mi aveva dato Jungkook.

L'avevo guardata intensamente nel mentre il mio viso si stava bagnando di nuovo.

Io avevo detto con una voce tremolante: "I-io ti avevo creduto..."

Stavo per buttarla via in acqua con l'intento di non avere con me più niente di lui. quando all'improvviso avevo sentito la voce di qualcuno da dietro dirmi: "Che cosa ci fa qui di sera e da sola signorina?"

Io avevo subito asciugato le mie lacrime e messo via velocemente la collana nella tasca della mia giacca per poi girarmi e vedere un poliziotto.

Lui aveva continuato a parlare: "E' buio, è meglio se ritorna a casa"

Avevo pensato: 'Quale casa..?'

Ma gli avevo semplicemente risposto: "Sì, grazie, ora vado"

Avevo iniziato a camminare lungo il ponte, non sapevo dove andare.

Ero scesa da esso ed avevo continuato a camminare per le strade di Seoul, le stesse che mesi fa avevo percorso ridendo e scherzando con Jungkook.

Dopo un po' mi ero fermata davanti ad una specie di pub chiedendo tra me e me: 'Chissà se bere fa davvero dimenticare..'

Ero entrata dentro e mi ero seduta su uno sgabello per poi chiedere alla ragazza dietro al bancone: "Vorrei l'alcool più forte che avete, grazie"

Lei: "Quello più forte?"

Io avevo annuito e lei: "Va bene"

La ragazza me l'aveva portato dicendomi: "Ecco a te"

Io l'avevo ringraziata per poi prendere in mano il bicchiere.

Non amavo bene, non bevevo spesso, ma in quel momento era come se ne avessi avuto bisogno.

Solo a sentire l'odore di quella bevanda alcolica mi faceva girare la testa, ma comunque in un solo sorso avevo bevuto tutto.

Era amaro e sentivo la mia gola bruciare.

Ma ne avevo chiesto un'altro ed un'altro ancora, fino ad arrivare a bere cinque bicchieri.

Ormai non capivo più nulla, ma continuavo a volerne sempre di più.

Io ne avevo chiesto un'altro bicchiere e la ragazza vedendo le mie condizioni, mi aveva chiesto: "Ne sei sicura?? Ne hai bevuto tanto eh! Questo è forte!"

Io avevo continuato ad insistere tanto, quando all'improvviso era arrivato un ragazzo ed aveva chiesto all'altra: "Che succede?"

La voce mi sembrava molto famigliare, ma non riuscivo bene a capire chi era, poiché ero tutta ubriaca.

La ragazza stava per iniziare a parlare per spiegare tutto, ma lui vedendomi aveva fatto una faccia tra uno sconvolto e preoccupato dicendo: "Sun!"

Io: "Oh... mi conosci..??"

Lui: "Certo! Come sei ridotta!?"

Io: "Chi sei..??"

Lui sospirando: "Sono Jimin e adesso tu vieni con me"

Jimin's pov

Vederla conciata in quel modo era terribile.

L'avevo cercata davvero tanto per poi trovarla in quel momento tutta ubriaca con le lacrime agli occhi.

Lei: "Ahh Jiminie!! Però... tu non mi vuoi più b-bene..."

Sun si era messa a piangere ed io le avevo detto: "Non è vero, adesso vieni con me"

Lei: "D-dove mi vuoi portare..?"

Io: "Andiamo a casa"

Lei: "I-io non ho una casa..."

Io: "Sì invece, andiamo"

Lei: "N-no.."

Sun non voleva venire con me ed io sinceramente non capivo il perché, ma alla fine ce l'avevo fatta a convincerla.

Avevo detto alla mia collega di dirlo agli altri che per quel giorno ma ne andavo via presto.

Una volta ritornati a casa lei si era messa a piangere ed io avevo cercato di consolarla, anche se non avevo ben capito il perché stava piangendo così tanto, poiché era ubriaca e non riusciva a raccontare tutto con lucidità.

Lei, dopo aver pianto tanto, si era addormentata ed io ero rimasto per un po' a guardarla.

Mi faceva male vederla in quel modo. Le volevo tanto bene e dovevo ammettere che mi sentivo terribilmente in colpa per come mi ero comportato con lei mesi fa. Sun era solo confusa ed io le avevo urlato in faccia a caso.

Lei stava già dormendo beatamente ed io avvicinandomi alla sua faccia le avevo detto sussurrando: "Scusami tanto Sun... ti voglio tanto bene e mi sei mancata molto.."

Le avevo lasciato un piccolo bacio in fronte per poi sospirare e dire di nuovo a bassa voce: "Non sai quanto mi piacerebbe che tu sapessi che appartieni.. alla famiglia Park..."

Ero sceso dal letto ed uscito dalla stanza.

Our Mistakes ~ jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora