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L'unico lavoro che trovavo in cui ricevevo uno stipendio alto era quello in cui dovevo prostituirmi. Ma io non volevo. Non volevo perdere la mia verginità in quel modo, con quei sconosciuti.

Io non volevo, ma non sapevo nemmeno cos'altro fare.

Ad un certo punto avevo deciso di fare un lavoretto part-time anche se non mi pagavano molto, almeno qualcosa guadagnavo; però i costi per gli studi aumentavano sempre di più e quello che ricevevo non bastava.

Non volevo comunque chiedere a Jimin il suo aiuto, anche se sapevo che mi avrebbe di sicuro aiutata, poiché pagava l'affitto, le bollette e il cibo. Non potevo aumentargli i problemi.

Alla fine mi era rimasta una sola possibilità. Non volevo, ma non avevo più alcuna possibilità a parte quello, ovvero prostituirmi.

Non potevo assolutamente dirlo a Jimin. Lui non me lo avrebbe mai permesso, avrebbe dato di matto, avrebbe fatto di tutto pur di non farmelo fare.

Un pomeriggio ero uscita, dicendogli che sarei andata da una mia amica che avevo conosciuto in quei giorni per studiare, per poi in realtà andare in uno di quei locali a fare un colloquio con il proprietario.

Mi dispiaceva tanto mentire al mio migliore amico, ma non volevo che lui si preoccupasse per me.

Una volta arrivata io e il proprietario avevamo parlato e lui mi aveva chiesto varie cose, per poi concludere dicendomi gli orari e il giorno in cui potevo iniziare, ovvero il giorno dopo.

Non ero molto felice all'idea di lavorare in quel posto, ma avevo accettato lo stesso e poi mi avrebbero pagato bene, quindi potevo continuare i miei studi tranquillamente con lo stipendio che mi veniva offerto.

Ero uscita e mi ero accorta di una cosa: gli orari erano di sera ed io con quale scusa sarei potuta uscire di sera?

Dovevo inventarmi qualcosa...

Our Mistakes ~ jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora