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Il campanello suona ed io vado ad aprire.

Ci salutiamo, o meglio io lo saluto, e lui entra per poi sedersi in una delle sedie attorno al tavolo da pranzo.

Mi siedo anch'io e lui subito inizia a parlare dell'affitto ed io cerco di spiegargli il motivo per cui non riesco prima del quindici dicendo: "Guardi, io non riesco, lo stipendio mi viene dato dopo questa data, io non posso farci nulla"

Lui: "Ti ho già detto varie volte che non mi interessa assolutamente, ma io voglio i soldi ad inizio mese, casomai cambi lavoro, ma non sono affari miei"

Come se fosse facile.

Io: "Sì, ma guardi, ci metterò un po' anche se cambio lavoro e poi come faccio se non ho soldi con me? Non mi è possibile pagarla prima lo stesso"

Lui continua a lamentarsi per più di mezz'ora ad alta voce ed innervosito. Io sapendo che Junhyung sta dormendo e per non svegliarlo, cerco di dirgli gentilmente: "Potrebbe leggermente abbassare la voce? Mio figlio sta dormendo.."

Lui sbuffa e dice infastidito: "Allora dovevi pensarci bene prima di andare a letto con sconosciuti"

Io rimango sconvolta sentendolo e la mia pazienza giunge al termine, perciò gli rispondo: "Come scusi??"

Non lo lascio rispondere e continuo dicendogli: "Come si permette!? Questo non la riguarda. Lei non sa assolutamente nulla riguardo me e non ha diritto di fare commenti del genere!"

Lui come se fosse ovvio mi risponde: "E' la verità, non mentire"

Io: "No. Questa non è la verità e non le permetto di parlare così! Continua ad urlarmi in faccia come se fossi il nulla! Pretende che io le dia i soldi verso inizio mese, ma i soldi cadono dal cielo!? E poi lei non deve osare a parlare degli affari degli altri"

Lui: "Perché ti scaldi così tanto? So chi sei e cos'hai fatto cinque anni fa"

Questo leggermente mi spaventa.

Lui continua a parlare: "Cinque anni fa a Seoul, avevi iniziato a prostituirti nel locale in cui andavo di solito per sfogarmi, ma poi dopo qualche mese non ti ho più vista e non me n'è nemmeno interessato"

Mi irrigidisco e non riesco più a dire nulla.

Lui: "Mi sono divertito anche con te"

Sento i brividi percorrermi per la schiena.

Lui: "E guarda caso, ti ho incontrata di nuovo qualche anno fa con un bambino in cerca di una casa e fidati mi è venuto quasi da ridere"

Io sono scioccata. Non dico nulla.

Lui si alza e mi dice prima di andarsene: "Entro domani."

Dopodiché esce di casa lasciandomi immobile seduta nella sedia a pensare a tutti gli sbagli commessi.

Jungkook's pov

E' pomeriggio e cammino per una strada con l'immagine di Sun ancora incisa sulla mente.

L'ho cercata così tanto per poi trovarla totalmente a caso in un café con.. suo figlio...

Vedere un bambino con lei che la chiamava mamma, mi aveva distrutto...

E se lei adesso fosse con un'altro uomo e avessero avuto un bambino?

Cosa succederebbe a me? Io dovrò vivere per sempre con il suo ricordo? Con il ricordo del suo profumo?

Ma se lei è felice.. io non posso fare più nulla. Se lei è felice, la lascio stare. Se lei è felice, allora va bene anche così.

Continuo a camminare, fin quando non vedo un piccolo giardino di fronte ad una scuola. Noto che su una panchina c'è seduto un bambino completamente solo e sembra che stia aspettando qualcuno.

Mi avvicino poiché mi sembra familiare ed è... proprio il figlio di Sun.

Decido di sedermi accanto a lui e salutarlo sorridendogli.

Lui ricambia sia il saluto che il sorriso e mi chiede: "Lei è l'ajusshi della scorsa volta, vero??"

Io: "Sì, ma tu cosa ci fai qui da solo?"

Lui: "Aspetto eomma"

Io: "Ahh capisco. Comunque come ti chiami?"

Lui: "Junhyung! Kim Junhyung!"

Io: "E la tua eomma come si chiama?"

Lui: "Kim Sun-Hee!"

Io: "Ah.. e il tuo appa? Lui come si chiama?"

Lui facendo una faccia triste mi risponde: "Il mio appa.. non lo conosco..."

Rimango in silenzio e confuso per un attimo per poi chiedergli: "Non lo conosci..?"

Lui: "No... però mi ricordo che eomma un giorno mi aveva detto il suo nome"

Io: "Qual è..?"

Lui: "Jeon Jungkook"

Our Mistakes ~ jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora