16.

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Dopo aver finito di mangiare, Jeon si era alzato dalla sedia e mi aveva detto: "Vieni"

Io sentendolo, avevo accettato e lo avevo seguito. Jeon era entrato in un'enorme stanza molto ordinata e aveva aperto l'armadio enorme lì presente.

Io ero rimasta dietro a guardarlo cercare qualcosa in mezzo a tutti quei vestiti.. femminili.

Io nella mia mente mi stavo chiedendo il perché lui avesse così tanti vestiti femminili e avevo cercato anche di dare delle possibili risposte, ad esempio avevo pensato che forse lui non abitava da solo, ma aveva una sorella, oppure una ragazza, però se avesse avuto una ragazza non mi avrebbe chiesto di diventare la sua puttana.

Cercavo di trovare una risposta, anche se in ogni risposta c'era sempre un 'ma' che non mi convinceva su quella soluzione.

Jeon aveva interrotto i miei pensieri, girandosi verso di me e dicendomi: "Tieni, fai una doccia e mettiti questo pigiama"

Dopodiché mi aveva porto un pigiama e io un po' confusa all'inizio, lo aveva preso ringraziandolo.

Lui mi aveva anche indicato dov'era il bagno in cui potevo fare la doccia e io dopo aver visto dove si trovava l'avevo ringraziato di nuovo.

Una volta dentro a quell'enorme bagno, mi ero sentita parecchio a disagio nel spogliarmi lì e fare la doccia lì. Sapevo che non c'era nessuno, ma comunque la mia mente continuava a fare film mentali assurdi. Però poco dopo aver sentito il contatto con l'acqua calda, tutti i miei pensieri e i miei disagi erano spariti, dando spazio alla pace totale.

Dopo vari lunghi minuti ero uscita dalla doccia, mi ero asciugata e mi ero messa quel pigiama che mi teneva al caldo.

Una volta uscita dal bagno avevo trovato Jeon che mi aveva detto: "Ci hai messo proprio una vita"

Io non gli avevo risposto e lui aveva iniziato a camminare con me dietro che lo seguivo.

Lui mi aveva riportato nella stessa stanza di prima e dopo che eravamo dentro, mi aveva detto: "Puoi dormire qui per stanotte e se accetti anche le notti dei giorni successivi. Se domani accetti questa sarà la tua stanza e anche tutti quei vestiti saranno tuoi, tocca a te scegliere, comunque per adesso dormi, ne penserai domani"

Io gli avevo risposto: "Va bene, la ringrazio"

Dopodiché Jeon era uscito dalla stanza ed io ero rimasta lì da sola.

Mi ero guardata un po' intorno ed ero rimasta stupita vedendo tutto quello; Jeon doveva essere tanto ricco.

E poi tutti quei vestiti nell'armadio, quando li aveva comprati? Come faceva a sapere la mia taglia su tutto??

Ma sinceramente ero troppo stanca per pensare e ragionare decentemente su qualcosa, per questo avevo semplicemente deciso di sdraiarmi nel letto e mettermi sopra le coperte.

Tutto era troppo comodo e caldo per non addormentarsi subito a quell'ora e dopo tutta quella giornata.

Our Mistakes ~ jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora