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Attenzione contiene leggero Smut
(A chi non piace è pregato di saltare il capitolo anche i prossimi magari! in quanto sono presenti atteggiamenti inequivocabili anzi forse è meglio per chi è sensibile a certi atteggiamenti di evitare di leggere il libro)

Sebastian

Come ogni mattina mi sveglio presto anche se ho dormito poche ore, volgo lo sguardo al mio fianco, e noto con piacere che il corpo di Gabriel e' girato sul fianco sinistro in posizione fetale, gli passo una mano lungo il il braccio per poi scendere sui suoi fianchi ed arrivare alla rotondita' delle sue natiche, ritorno su e con decisione me lo tiro contro il mio petto, poggio le labbra nell'incavo del suo collo ed inspiro forte il suo odore, ed in un attimo mi eccito, ho desiderato il suo corpo per tanto di quel tempo, che anche al solo sentire il suo odore impazzisco.
Mi avvicino un po' di più con il bacino e faccio pressione fino a raggiungere con il mio pene già in completa erezione il solco tra le sue natiche mi spingo un po e, nel contempo faccio scivolare la mano che tenevo stretta al suo fianco più giù verso il suo inguine e, noto con piacere che istintivamente il suo corpo risponde al mio, continuo con le mie carezza al di sopra del suo pigiama e nel frattempo cerco un po di frizione in più, raggiungo l'elastico del suo pigiama e introduco lentamente la mano al suo interno, noto che anche se e' stato preso da tutta questa situazione le sue abitudini non cambiano, dorme ancora senza intimo quando e' costretto ad indossare il pigiama...non ama avere troppi strati di stoffa su di se.
Afferro delicatamente il suo pene con la mano, ed entra subito in modalità eccitazione totale, lo sento che inizia a svegliarsi quindi inizio a muovere la mano su e giù in lente carezze per poi scendere più giù e stringergli un po' i testicoli, il suo corpo inizia a fremere e, dalla sua bocca escono dei lievi sospiri, non e' ancora del tutto sveglio ma provvedo in un attimo a modificare la cosa, inizio a dare lievi morsi sul collo alternandoli a baci e continuo il mio spingermi contro di lui, aumento il ritmo delle carezze e capisco che e' sveglio da come di improvviso trattiene il fiato.
"buongiorno" gli sussurro sempre sul collo, non risponde, e cerca di trattenersi dal fare versi di godimento, ma io aumento ancora di piu la velocità della mia mano e, non riesce più a trattenersi ansima sempre più forte, gli deposito un bacio sul collo e strigo alla base del suo pene in modo da impedirgli di concludere,
"non cosi' in fretta ..."
"ti prego...non ce la faccio più " lo giro supino guardo nei suoi occhi grigi illanguiditi dal piacere, ed in un attimo impazzisco, e nella mia mente si palesa l'immagine di lui che dava piacere ai miei due sottomessi, la rabbia e la voglia di fargli del male sono più forti dell'amore che provo per lui, gli prendo il mento tra l'indice ed il pollice e,
"adesso mio caro e' giunto il momento di saggiare le tue doti " scendo dal mio lato del letto e gli porgo la mano,lui la prende tremando per il piacere appena negato e mi segue mettendosi in piedi al mio fianco.
" bene, ora inginocchiati " mi guarda per un solo istante ma poi esegue quanto gli ho ordinato, con ancora il pene eretto e fuori dal pigiama,
" adesso poggia le mani a palmo aperto sulle tue gambe" esegue senza fiatare.
"questa e' la prima regola, ed e' la posizione che dovrai assumere ogni qualvolta ti ordinero' di inginocchiarti. "
"si Sebastian..."
"Quando ti rivolgerai a me, in queste situazioni dovrai usare il termine signore od anche padrone a secondo del momento, ti e' tutto chiaro?"
"si mio signore..."
"bene ora apri la bocca e fai del tuo meglio..." lo prendo per i capelli e lo avvicino al mio inguine,
"ti guardavo mentre lo succhiavi a quei due,ed il mio unico pensiero era di frustarti a sangue, ed ora muoviti con quella bocca."
Si decide ad eseguire il mio ordine ed io non vedevo l'ora che ciò accadesse gli stringo ancora un po' i capelli e, glielo spingo più in giù fino in gola,cerca di allontanarsi ma gli poggio anche l'altra mano dietro alla testa, ed inizio a dettare il ritmo fino a tenere gioco totale dell'atto, mi riverso senza avvisarlo nella sua bocca e quando cerca di allontanarsi gli ordino "ingoia e ripuliscilo fino all'ultima goccia" lui lo fa senza fiatare 
"bene ora voglio vederti mentre ti masturbi da solo fino a venire" lo vedo dai suoi occhi che e' sopraffatto dalla libidine, la cosa lo turba e lo eccita  contemporaneamente ,
"alzati un poco e tira giù i pantaloni fino alle ginocchia,scopri anche il sedere tieni le caviglie un po larghe bravo cosi, adesso inizia a toccarti con movimenti lenti" esegue senza fiatare il mio comando come incantato...e' bellissimo mentre gode, mi porto alle sue spalle mentre continua a toccarsi a ritmo cadenzato e mi abbasso anche io in modo da essere in ginocchio, allungo una mano sul suo petto per tenerlo fermo e con l'altra arrivo fino alle sue natiche gliele stringo un po' e lui sussulta "bravo ora aumenta il ritmo, " gli prendo il mento tra le mani e gli lascio un bacio a fior di labbra e, porto le dita alla sua fessura giro un po' in circolo raccogliendo il liquido per seminale che gli e' colato fin sotto ai testicoli e poi, gli infilo la prima falange in una sola spinta dentro e, lui emette un suono strozzato
"haa , ... ancora, haa vi prego... signore " continuo ancora fino a portarlo al limite e gli sussurro...
" adesso Gabriel vieni..., vieni per me!" lui ovviamente esplode appena sente le mie parole, che gli sussurro contro la gola tirandogli un po la pelle con le sole labbra per poi soffiarci sopra, e' esausto e si pogggia con la schiena contro il mio torace, gli faccio un ultima carezza sul collo e, poi lo aiuto ad alzarsi .
"questa mattina hai imparato la prima regola ora, nel primo cassetto del tuo comodino troverai un libro sulle regole base del bdsm e degli obblighi e doveri del sottomesso voglio, che tu lo legga ed impari ogni singola regola, ogni giorno metterai in pratica cio' che hai appreso dal libro, fino ad essere pronto per quando torneremo a New York dove reincontrerai i tuoi amici ; Luca e Joseph , ed avrai una dimostrazione pratica di come si comportano i sottomessi." mi guarda per un momento negli occhi e poi si allontana leggermente per raggiungere successivamente il bagno per darsi una ripulita,  lo fermo pero' perché anche se mi sento appagato per il momento, il desiderio di annullarlo e' più forte e non riesco a trattenermi dal dirgli.
"ah... dimenticavo, Gabriel... ben venuto nel tuo inferno personale!" alza di nuovo lo sguardo ma questa volta un po'  lucido per poi entrare in bagno...deve capire chi comanda.

   E se un giorno... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora