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Mi siedo sulla poltrona... E con un sospiro poggio la testa all'indietro sullo schienale, sarà l'ora più lunga della mia vita, Jo si alza dal divano e si viene a mettere ai miei piedi, poggia la testa contro il mio ginocchio e capisco che è in cerca di rassicurazioni, gli passo una mano tra i capelli sospirando...
"Starà bene, mio signore?" "lo spero!" dopo un po' si avvicina anche Luca e si mette nella stessa posizione.
Un ora è passata ma di lui ancora niente, inizio ad essere preoccupato, i ragazzi hanno lo sguardo perso nel vuoto ed io mi giro verso le vetrate e mi rendo conto che oramai è il crepuscolo,quell'ora sono diventate due ed in tutto sono già passate sei ore, e di lui ancora niente, dopo poco però sentiamo il rumore di un ascensore, immediatamente si alzano da terra e lo stesso faccio io, le porte vengono aperte dagli assistenti ed entra prima Randy che mi fa un cenno di assenso e poi viene spinto dentro il letto con su il mio Gabriel... è qui...
Lo posizionano e sistemano i macchinari intorno a lui, dopo aver controllato il tutto il personale esce e rimane solo Randy "cosa è successo? Avevi detto al massimo un ora." mi guarda e "tranquillo, gli ho cambiato i tamponi interni e rifatto la medicazione ecco perché mi ci è voluto più tempo, e domani glieli tolgo del tutto perché sono quasi asciutti." mi avvicino ha la testa fasciata ed è pallido più del solito, in risalto ha quel livido all'angolo della bocca del quale mi rammarico, sono stato così accecato dalla rabbia che non ho minimamente badato al fatto che avrei potuto lasciargli qualche segno.
Sembra ancora più piccolo...
"Ho chiesto di servirci la cena tra mezz'ora nella saletta attigua e il personale di servizio ha già preparato i letti delle camere che ci sono in suite...ho dato per scontato che non vi sareste mossi da qui! "
"Perché non si sveglia?" chiede Luca avvicinandosi al letto , "ci vorrà ancora un po' lo abbiamo messo in coma farmacologico e di comune accordo con il dottor Lloyd lo sveglieremo domani mattina in modo da consentire al corpo di riprendersi"
"Sicuro che sia la verità o ci stai nascondendo qualcos'altro." " Sebastián come ti ho già spiegato prima, l'operazione è andata bene ma io non sono dio e solo al suo risveglio sapremo se ci sono stati danni, anche se non credo visto che ha parlato con tutti voi fino all'ultimo. Ed era anche abbastanza lucido, e questo è il primo segno che indica che non dovrebbero esserci problemi."
Bussano alla porta comunicante con l'altra parte della suite di degenza e ci avvisano che è stata servita la cena, ci spostiamo di là non prima di avergli lasciato un bacio e lasciamo la porta aperta per sicurezza, non voglio perderlo di vista.
Dopo aver finito la cena, Randy ci comunica che prenderà una camera di servizio all'interno della clinica, in modo da poterlo monitorare durante la notte, guardo i ragazzi e so che non riuscirebbero a stare tranquilli "resta con noi in suite...i ragazzi dormiranno con me quindi l'altra camera è libera e così non ti dovrai spostare tra i piani per controllarlo e noi saremmo più tranquilli sapendo che sei direttamente qui in suite."
"Mi guarda e " come il mio signore desidera" lo fa in maniera provocatoria ed i ragazzi subito si irrigidiscono capendo il suo tono...
"Dottore è pura cortesia la nostra" cerco di calmare subito i toni sapendo che i ragazzi sono al quanto tesi.
"Ovviamente vostra grazia..." si alza dal suo posto e con un inchino si reca da Gabriel "tranquilli... voleva solo provocarvi."
Mando i ragazzi a farsi una doccia ed intanto io mi reco di la e trovo Randy che tiene la mano di Gabriel tra le sue e sembra che stia come recitando una preghiera... mi avvicino piano cercando di capire cosa stia dicendo "ti prego piccolo non mollare... hai ancora tante cose belle da vedere..."
"Randy potrei capire cosa stai facendo?" lascia subito la mano di Gabriel e sospira "nulla sire ho solo controllato che sia tutto a posto e mi sono soffermato a dargli un po' di conforto, anche in coma farmacologico sentono la voce di chi gli è vicino e ne possono trarre beneficio, questo è tutto"
"Randy, ti stai prendendo delle confidenze che non ti sono consentite...lui è il mio consorte, presto ci sposeremo ti è chiaro, qualsiasi cosa tu stia cercando di fare, lascia stare altrimenti dovrò allontanarti sia dal nostro ambiente che dalla mia casa. Pensaci altrimenti ne pagherai le conseguenze, capito?"
"si certo... Adesso con permesso, torno fra un ora per un altro controllo" così dicendo lascia la stanza.
Prendo il suo posto vicino al mio Gabriel... mio!
Resto in silenzio!per un po poi come prima a fatto il medico inizio il mio monologo... Che spero lui riasca a sentire, gli chiedo perdono un infinità di volte, per tutto ed ancora mi scuso per non averci ragionato meglio dieci anni fa, forse se mi fossi dichiarato allora non sarei così oggi...
Il mio essere così possessivo nei suoi confronti sarebbe meno forte forse...
Intanto entrano anche Jo e Luca nella camera e si siedono sulle poltroncine all'altro lato del letto e lo fissano, hanno gli occhi lucidi è tempo di lasciarli un po con lui "vado a farmi anche io una doccia...ne ho un impellente bisogno, restate un po con lui, torno tra poco".
Sarà una lunga notte!

Dopo la doccia mi sento rigenerato, torno nella suite di degenza e Randy sta monitorando i parametri " come sta?" chiedo senza aspettare.
"Per ora è tutto nella norma e confido che rimarrà tale, come già le avevo anticipato il decorso post operatorio procede bene, se continua così domani in tarda mattinata procederemo a farlo uscire dal coma indotto." alla parola coma i ragazzi sussultano e si stringono la mano l'un l'altro per infondersi coraggio.
"Vi consiglio di riposare, potete fare ben poco, io tornerò ogni ora per il monitoraggio quindi potete stare tranquilli, se Vi saranno novità vi terrò aggiornati."
Lascia la stanza per recarsi a riposare presumo anche lui.
"Bene credo che sia tempo di riposare anche noi, avete sentito il dottore... Abbiamo bisogno di qualche ora di sonno, è stata una giornata estenuante per tutti."
Luca sorride a Jo "si forse è meglio riposare un po', domani Sebastián noi dovremo riprendere il turno in discoteca..."
"Capisco... ma... Vorrei che Vi licenziaste, in quanto non avrete bisogno da adesso in poi di lavorare, provvedere al vostro benessere è mio compito"
"Sebastián non credo che questo sia il luogo o il momento di intavolare questo discorso, ma comunque sappi che noi non lasceremo il nostro lavoro, il nostro rapporto esula dalla nostra routine e vita privata, che devono rimanere separate."
Non è il caso di iniziare una discussione quindi non continuo il discorso.
"Va bene, per adesso poi ne riparleremo." ci spostiamo in camera e dopo esserci cambiati per la notte ci corichiamo.
I ragazzi si sono addormentati ma io non riesco e quindi senza disturbare il loro sonno mi alzo e vado da Gabriel,trovo di nuovo Randy al suo fianco, questa volta seduto su di una poltroncina, appena mi sente alza lo sguardo...per poi riportarlo su di lui, "sire non Vi sono novità, Vi chiamerò se ce ne dovessero essere, state tranquillo"
"Preferisco stare qua con lui, tanto non riuscirei comunque a dormire"
"Si ovviamente i sensi di colpa iniziano a farsi sentire...non riesco a capire cosa ti porta ad infliggergli tanto dolore, è praticamente un ragazzino, in una settimana gli hai fatto di tutto mi chiedo perché?"
"Randy lo hai sentito tu stesso da lui, in tutto quello che abbiamo fatto lui era consenziente quindi perché continui questo teatrino?"
"Sebastián lui ha paura di te glielo si legge negli occhi..."
"Tu non potrai mai capire quello che ci lega... Lui è il mio tutto." mi guarda scettico "spero che sia davvero così!"
Si alza dalla poltrona "torno più tardi visto che al suo fianco ci sei tu dormiro' un paio d'ore a dopo"
Mi sposto dove prima era lui, Gabriel riposa pacifico nel letto, ogni volta che lo guardo, da la stessa impressione e sembra per davvero molto piccolo.
Non oso immaginare le grane che ci darà domani quando si sveglierà, sicuramente la prima cosa che dirà dopo essersi informato di dove sia sarà, -ho fame- mi viene un po da ridere per la comicità di quanto ho pensato.

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