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Ormai è già passata un'ora da quando Randy è andato via, mi sono spostato su una poltroncina, tra poco provero' a svegliarlo.
Non so se sarà in grado di reggere nel mio mondo, ma non sono disposto a lasciarlo andare, dovrà adeguarsi  e di conseguenza
sopportare quanto avverrà nel tempo.
Mentre sto riflettendo , i suoi occhi sfarfallano per un momento per poi aprirsi, per un attimo è spaesato si guarda in torno poi il suo sguardo arriva a me, e subito si ritrae dalla posizione in cui era per mettersi semi seduto con le ginocchia tirate al petto, ma nel movimento sussulta per il dolore e le fitte  improvvise che gli arrivano dal fondoschiena.
"Gabriel , come vi sentite?" mi guarda incredulo, forse non si aspettava questa mia domanda, mi fissa per un attimo per poi volgere lo sguardo verso le finestre, "vi ho posto una domanda ed è buona educazione rispondere" non si gira ancora.
"Dove sono?"  "a casa nostra come vi avevo già anticipato in precedenza"
"Casa... nostra...io...non voglio stare qui".
" e dove vorreste stare di grazia?" 
"ovunque ma non qui, non con voi..." forse ho sbagliato, forse davvero non mi vuole, ma dovrà per forza di cose cambiare idea 
" Forse in quell'appartamento che dividevate con i vostri come definirli... scopamici?
Oppure volete ritornare nella dimora di vostro padre?
O forse gradite trasferirvi al castello?
Ditemi Gabriel quale dimora vi aggrada di più? "
"Io,.. Io voglio ritornare alla mia vita , spariro' se lo riterrete necessario, voglio solo che voi mi liberiate da questo...
Fate come meglio vi risulta, ma liberatemi da quest'obbligo, potete anche dire a tutti come vivevo raccontate ciò che sapete, non vi smentiro' ne, tantomeno avrò pretese verso di voi, non farò parola di quanto avvenuto nell'auto, nessuno ne verrà mai a conoscenza, non farò parola con nessuno dello ...dello stupro, ma... rendetemi libero."
"NO...
Voi siete Mio!
... Siete il mio futuro consorte lo siete sempre stato e tale rimarrete.
E poi... Stupro?
Di che cosa andate farneticando?
È un mio diritto punirvi, le vostre parole mi hanno fortemente offeso, meritavate ciò che avete ricevuto!
E lo sapete bene anche voi."
I suoi occhi si riempiono di lacrime e come oggi non riesce a trattenerle, mi alzo e vado verso il tavolino dove ho fatto servire il te, gli preparo una tazza con dentro della valeriana ed un altro infuso rilassante per poi avvicinarmi a lui e porgerglielo,
"Bevete vi farà bene"...
"No! non voglio!"  si rifiuta , fa i capricci come un bambino
"Gabriel ho detto bevete, o vi costringero' io , a voi la scelta!"
Si arrende e prede la tazza che gli porgo con diffidenza, 
"tutta!" la annusa e poi ne beve un piccolo sorso come a saggiarla.
Nel giro di pochi minuti la finisce e me la riporge dicendo come un bambino appunto 
"ecco,  l'ho finita tutta!" annuisco e la riporto al tavolo poi mi avvicino e gli porgo la mano "venite avete bisogno di una doccia "
"perché sono già con un accappatoio addosso, presumo di essere già stato lavato" lo fisso un attimo,
"Perché ne avete bisogno, e perché non riesco a sopportare il fatto che il medico vi abbia messo le mani addosso, e  vi abbia visitato in modo intimo anche dentro, quindi ora vi alzerete da quel letto e verrete con me nella sala da bagno, e mi occupero' personalmente di voi e della vostra pulizia intesi?"
"posso benissimo lavarmi da solo, non ho bisogno del vostro aiuto, non ho cinque anni!"
"Gabriel, non pensate che il vostro svenimento vi salvi dalla lezione che meritate per il vostro comportamento, state solo aggiungendo altre punizioni!"
"Allora voi proprio non capite ...
Io non voglio essere il vostro consorte!
Me ne voglio andare!
Dovete lasciarmi libero!
Mi rivolgero' alle autorità se necessario!" la sua ingenuità è davvero paragonabile  quella di un bambino!

Infilò una mano nella tasca dei pantaloni stringendola a pugno per non alzarlo da quel letto con la forza, e punirlo di nuovo.
"Gabriel...Gabriel...Gabriel...
forse lo schiaffo che avete ricevuto è stato troppo forte?
E avete dimenticato un piccolo particolare...
politicamente parlando, io sono a capo di un regno o di un piccolo stato come volete meglio definirlo.
Quindi ... voi mio caro, senza una mia autorizzazione non potete lasciare il regno,  e oltretutto con quali documenti credete di poter rimanere qua,  se non ne siete in possesso?
Il vostro era un visto concessovi per motivi di studio,
se non ve ne siete ancora accorto siete al mio seguito come futuro consorte, con tanto di scorta e limitazioni che il nostro rango deve tenere, inoltre godo di immunità politica, potrei tranquillamente segregarvi per il resto dei vostri giorni e nessuno potrebbe obiettare, e legalmente io sono il vostro futuro consorte e tutto il mondo o quasi ne è a conoscenza.
In quanto l'evento è stato reso pubblico e per il resto, gli altri  sono a conoscenza delle leggi del nostro governo, anche in merito di disposizioni e scelte dei consorti e di matrimoni poliamorosi.
Oltremodo...vi ricordo che, la vostra libertà è cessata nel momento in cui avete giurato obbedienza al vostro re e consorte , e poi firmato i documenti che a tutti gli effetti hanno valore legale più del matrimonio stesso.
Vi ricordo anche, che dopo aver ricevuto l'anello con il sigillo reale, che state indossando anche adesso, e che nonostante continuate a ribadire di voler essere, libero non avete mai tolto , il vostro giuramento  citava se non erro...
<mio re sovrano e consorte metto la mia vita nelle vostre mani, siatene custode e guida del cammino che voi stesso traccerete per il nostro futuro>, 
... mi pare non manchi nulla nella promessa da voi recitata giusto?
Adesso chiarito il tutto prego prendete la mia mano" vorrebbe ancora ribattere ma sa che ha perso su tutti i fronti e non gli resta che soccombere.

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