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S:

Sono le sei e come ogni mattina sono già sveglio.
Gabriel ieri sera è crollato subìto, e questa mattina è ancora nella stessa posizione in cui si è addormentato, e come ieri me lo tiro contro il mio petto, ed inspirò dall'incavo del suo collo il suo profumo e stessa storia di ieri, inizio ad eccitarmi, oggi però le cose sono diverse ed abbiamo molti impegni.
Inizio quindi a svegliarlo lentamente e come ieri, lo accarezzò lungo il fianco stando però attento a non sfiorargli la schiena ancora sensibile per  la punizione di ieri, inizia a muoversi ed io per fargli aprire gli occhi incomincio a baciarlo ed a morderlo sul collo, sussurra qualcosa che non capisco ed allora continuo, ma dopo un po' lo sento, apprezza la cosa...come ieri, ed anche io malgrado le mie buone intenzioni cambio repentinamente idea e con la mano inizio a scendere verso le sue natiche in una carezza sempre più intima.
Gabriel continua ed emettere versi come fossero miagolii, e la cosa mi eccita sempre di più, porto la mano di nuovo sul suo fianco, e poi mi dirigono verso il suo inguine andando a saggiare la sua erezione, già più che sveglia incomincio quindi un lento massaggio  e sento che in maniera più distinta sussurra un " hmm si ti prego ancora...hmm" mi fermo e sento un noo strozzato .
"quindi non dormivi? La tua era solo scena?"
"ancora ti prego...continua".
" Gabriel questa mattina abbiamo una colazione ufficiale con la famiglia reale," ma nel frattempo ricomincio a massaggiarlo e mi spingo un po' contro le sue natiche facendogli sentire quanto sono eccitato,
" e non vi è tempo per questo..." ma continuo comunque a segarlo e spingermi contro di lui, adesso i suoi gemiti si fanno più sfacciati e nel contempo allunga una mano dietro di se per andare a toccare il mio cazzo che al suo contatto si indurisce ancora di più se è possibile.
" ma anche voi sire siete nelle mie stesse condizioni," si gioca la carta del voi avendo già inteso che ciò mi porta ad alti livelli,
"forse un po' di appagamento potrei concedertelo".
" ma sire e voi?...siete così.. Hmm" mi avvicino al suo orecchio e nel contempo porto un mio pollice contro le sue labbra e premo un po'
"sarai tu mio amato con questa tua bocca a soddisfare il mio desiderio." 
"ma non potremmo invece...."
"scopare? No!...  Ne riparleremo quando saremo a New York ,a casa. ".
" ma ...".
"Nessun ma Gabriel ..." sospira ma poi...
"si mio re..." allora continuo a toccarlo e lui sempre più si avvicina al suo limite, lo lascio venire e poi senza lasciarlo riprendere lo giro e gli faccio calare il capo sulla mia erezione ,è tempo che soddisfi anche me!
Oramai la palestra è saltata non ci resta che prepararci, per velocizzare gli porgo la mano e "venite Gabriel faremo la doccia insieme per fare prima.."
" ma ..." 
" cosa Gabriel non avete remore nel farvi toccare e non provate un minimo di vergogna nel farmi un pompino e poi vi vergognate di una semplice doccia? "
"si ma saremo nudi!"
"cavoli che scoperta! Sbrigatevi non ho intenzione di prendervi sotto la doccia e poi come vi ho detto poc'anzi ne riparleremo quando saremo a casa. 
Vi aggiorno che tra meno di un ora vi è la colazione con la famiglia reale poi, vi sono ancora delle faccende che dovrò sistemare prima di partire per New York"
"Torniamo a New York?"
"Ditemi avete capito solo questo nel mio discorso?".
" No ho capito, ma perché torniamo a New York? "
"abbiamo un importante cena con un investitore che era già in programma da tempo, poi dovremo recarci a Las Vegas dove devo presenziare ad un miting  e dove voi, potrete visitare la città del peccato mentre io sarò impegnato, ma badate bene in qualsiasi caso sarete sempre scortato e guardato a vista da Carl e John tutto chiaro?
In seguito partiremo per la Spagna, come prima tappa è in programma la visita ai reali!
E poi ci sposteremo nelle altre capitali da cui sono pervenuti gli inviti.
Adesso che abbiamo finito l'aggiornamento venite."

Ho cercato di temporeggia il più possibile, mi vergogno, una cosa è essersi visti nudi durante il sesso, ed un altra cosa è l'intimità che si crea in questo frangente ma, a quanto pare dovrò farmi coraggio, con lui non esistono mezze misure ed obiezioni.
Lui apre l'acqua e regola la temperatura sul display poi, alza un sopracciglio nella mia direzione e mi fa segno di entrare, che imbarazzo non so dove guardare che poi ne ho visti di corpi e mi hanno visto , ma lui, è Sebastián, è il mio sogno lungo dieci anni ed ora...è qui bello stupendo scolpito come un dio greco hmm. "Gabriel non vi mangio almeno per ora! Potete anche guardarmi!" 
"si sire, ecco io..,, volevo solo chiederdele quando saremo a New York potrei..."
"no! Tu non ti muovi dal mio fianco chiaro?"
"ma io... volevo solo ritirare delle cose personali dal mio appartamento!"
" lì non vi è più niente di tuo, è stato già traslocato tutto."
"ma come è possibile? sono solo due giorni ché...".
" ho già tutto predisposto...quindi discorso chiuso" mi arrendo e, mi accingo a lavarmi senza toccarlo, ma lui non è dello stesso avviso, mi passa le mani insaponate sulle spalle ed inizia a massaggiarle, per poi sussurrarmi all'orecchio...
"rilassatevi e d'ora in avanti, pensate solo a divenire il sovrano che tutti si aspettano che voi siate".
Alzo il capo di scatto  " e cosa dovrei essere un bamboccio senza spina dorsale?
A cosa è servito allora lasciarmi libero fino ad adesso, se poi tu stesso mi incateni in questa gabbia?" ferma le sue  mani e me le poggia  sulle spalle in una presa abbastanza decisa
"sei tu che vuoi vederla in questo modo, in fin dei conti se proprio non volevi entrarci nel  mio mondo, bastava trovarti qualcuno e non presentarti  affatto!
Invece mio caro hai fatto i tuoi comodi e nel contempo hai tenuto un basso profilo, perche' in fin dei conti tu hai sempre voluto me!
E nessuno di quelli da cui ti sei fatto scopare era mai stato e mai sara' degno delle tue aspettative, ecco perche' ti sei presentato alla convocazaione, ed ecco perche' adesso sei qui con me!
Perché tu mi brami e vuoi da me tutto cio' che io sono disposto a donarti  anche se fosse un solo minuto al giorno del mio tempo, tu lo accetteresti ,te lo faresti bastare perche' qui nel tuo petto, il tuo cuore ha iniziato a vivere solo da quando i nostri occhi si sono rincontrati! 
Ed adesso basta parlare e' tempo di uscire di qui e prepararci" cosi' dicendo mi posa  un bacio sulla fronte e mi aiuta ad indossare l'accappatoio.
Sospiro perche', tutto quelllo che ha detto non e'  nient'altro che la verita'. 
Sa che in questo momento ho compreso e ne sono rimasto congelato, al punto tale che mi ha teso la mano e portato nella cabina armadio e non riesco a fare nulla, e' lui che mi toglie l'accappatoio, e' lui che mi prende l'intimo e mi aiuta ad indossarlo, ed io non provo neanche il minimo senso del pudore, alzo lo sguardo e nel farlo una lacrima riga il mio viso, la consapevolezza di  quanto ha dichiarato Sebastian mi cade addosso come un macigno, io senza di lui ho solo sopravvissuto .
E questa consapevolezza, mi ferisce più di un pugno in pieno stomaco...ed allora cedo e poggio la fronte contro la sua spalla, il quale non esita ad abbracciarmi...
"ce la farai Gabriel non temere io ti guidero'"
  "lo so..." e' tutto ciò che esce dalla mia bocca.
Finiamo di prepararci o meglio e' Sebastian che mi veste io sono letteralmente sfinito...
ci rechiamo in sala, dove Victor ci attende e ci comunica che la partenza e' prevista per le dodici e che ci sposteremo con tutto l'enturage al seguito ,augurandoci poi la buona giornata.
ci allontaniamo verso gli ascensori e Sebastian poggia una mano sulla mia schiena per guidarmi per poi, trovare le guardie  giù come al solito ad attenderci , ci scortano fino alla sala e Sebastian fa strada augurando il buongiorno.
La famiglia reale e' entusiasta di questa riunione familiare, ma ovviamente qualcosa viene notato.
"Gabriel vi vedo assente vi turba qualcosa?
Forse mio fratello non ha soddisfatto le vostre aspettative?" come di consueto Leonard cerca sempre di portare zizzania,adora provocare il fratello...è vsempre stato così.
"Leonard dacci un taglio, sir  Gabriel e' semplicemente in ansia per il lungo periodo che passeremo in giro per il mondo".                                                                                      
"Come per il mondo?
Non erano solo le capitali europee?"
"hops mi sa che si mette male fratellone se già da  adesso menti al tuo futuro consorte" 
"non ho mentito o almeno ho taciuto un particolare che per adesso non è contemplato, se non abbiamo ricevuto inviti da altre parti del mondo perché prenderle in considerazione?" si giustifica lui
"Già in fin dei conti cosa cambia un mese in più o in meno?"
"Leonard adesso basta!" interviene re James
"perdonatelo Gabriel è che come al solito il suo gioco preferito è dare fastidio agli adulti!" suscitando l'ilarità di tutti e alleggerendo così un po' l'aria.
La colazione è giunta al termine e la famiglia ci saluta augurandoci il buon viaggio, so che Sebastián ha delle faccende da sbrigare prima della partenza e che mi lascerà solo per un paio d'ore...mi sento un pesce fuor d'acqua e non so che fare.
"Gabriel io adesso mi devo recare negli uffici del registro e discutere di alcune faccende con mio padre, se vuoi andare in visita alla tua famiglia sei libero di andare, ci sarà la scorta con te e un elicottero pronto... Ma deduco dal tuo sguardo che non vuoi?"
" non ...non me la sento, vorrei evitare il contatto il più possibile, se vostra maestà lo permette." " e sia ..."
" potrei fare una passeggiata in riva al mare? "
"si ma sarai scortato dalle guardie."   gli faccio un segno di assenso e mi allontanò direzione quiete anche se guardato a vista come i detenuti!
Il mare ha sempre avuto il potere di infondermi pace, mi piace camminare a piedi nudi sul bagnasciuga, dopo neanche quaranta minuti le guardie mi dicono che bisogna rientrare e quindi mi apprestò a tornare sui miei passi andando incontro a quello che sarà il mio futuro da adesso in avanti.
Risaliamo la duneta e successivamente raggiungiamo i giardini con i kART elettrici , ad attenderci Victor accompagnato da due domestici i quali reggono rispettivamente un asciugamano ed un bacile con dell'acqua...sarà sempre così, mi sento un incapace ma a quanto pare non sono ammesse obiezioni.
Nel frattempo Sebastian ci raggiunge proprio nel momento in cui tiro via i piedi dall'acqua
" vi prego sono capace a  farlo da solo" ma uno sguardo ammonitore da parte di Sebastián mi tacita e capisco ancora di avere sbagliato.
Quando hanno finito con stizza mi lascio allacciare le scarpe e mi alzo in piedi.
"Victor è tutto pronto?"
" si sire i bagagli di sir Gabriel ed i vostri  sono stati già portati al jet e siamo pronti" nel frattempo ci raggiunge anche Michievf e ci comunica che si può partire.
Si risale sul kart e ci si appresta a raggiungere la pista dove il jet di stato ci attende.
Una vita di lusso che mai avrei pensato di detestare e della quale sono solo al secondo giorno di sopportazione.
Saliamo a bordo e che dire, è il lusso puro,
"sir Gabriel seguitemi," mi fanno accomodare in una poltrona enorme e di fianco a me si accomoda Sebastián poi tutto l'entourage, le guardie, il maggiordomo, ovviamente Michevf . Sebastián mi si avvicina 
" appena saremo in volo voglio che voi riposiate un po', di la c'è una camera pronta per voi. Quando saremo a New York non ci sarà tempo per riposare, quindi dopo aver finito di lavorare vi raggiungo anch'io e poi ci cambieremo direttamente sull'aereo per recarci alla cena, altrimenti non faremmo in tempo.".
"Si mio re!" accondiscendo in quanto come mi ha ordinato stamattina devo essere colui che tutti si aspettino che io sia.
Calo il capo e faccio finta di essere interessato alla vista dall'oblò.
Appena stabilizzati Sebastián mi slaccia la cintura e mi porge la mano,
"venite mio caro vi accompagno"  apre la porta di quella che dovrebbe essere una cabina ed è ...lussuosa anch'essa come tutto il resto , mi accompagna al letto
"Gabriel vi aiuto a spogliarvi?"
"non... non ce ne bisogno,"
"invece sì... visto che prima eravate in spiaggia quindi togliete tutto e mettetevi sotto alle coperte"  mi da un bacio sulla fronte
"per piacere?"
"si vostra grazia"
Non voglio dormire, ma sono così stanco che non faccio in tempo a formulare il pensiero e già sono accoccolato sotto le coperte.
A volte mi chiedo fino a che punto mi conosce, riesce a sapere di cosa ho bisogno quasi prima di me stesso.
Sento due braccia stringermi e tirarmi indietro, poi riconosco il suo profumo e mi accoccolo meglio contro il suo petto, nonostante tutto,  le sue attenzioni mi fanno stare bene, a volte ne sento il bisogno, mi riaddormento, sono veramente stanco.

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