Arriviamo nell'atrio del dormitorio e raggiungiamo Makenzie ed Erick che sono già fuori.
<Alla buon ora Austin, ciao Grace.> Dice Erick.
<Sono stata io a farlo ritardare, scusate.> Dico.
Erick sospira. <Fa nulla.>
<Dai andiamo.> Dice Austin iniziando ad incamminarsi.
<Austin sembra di buon umore.> Mi sussurra Makenzie.
<Dici?>
Annuisce. <E meno male, non mi piaceva vederlo sconsolato.>
<Sconsolato?> Le domando confusa.
<Si, ma non ci ha detto il perché ed è strano da parte sua. Di solito ci racconta tutto.>
<Già...>
Che non mi abbia detto tutta la verità? Che c'entri con Nash?
<Ad ogni modo, ora sono contenta di vederlo sorridente come al solito.> Sorride nel dire la frase.
<Vi muovete voi due?> Erick si gira verso di noi.
In effetti, io e Makenzie abbiamo rallentato il passo...
<Si, si.>
Li raggiungiamo.
<Di che parlavate?> Ci domanda Austin.
Io e Makenzie ci guardiamo e poi diciamo insieme. <Cose da ragazze.> Sorridendogli.
Il biondo si mette a ridere e arriviamo al bar.
Bar situato dentro l'istituto principale dove c'è anche la mensa, la biblioteca e un "salottino svago" dove gli studenti si riuniscono per passare del tempo in compagnia.
Da lì si passa un corridoio abbastanza lungo che da a tutte le porte dei vari club sportivi, ovvero basket, pallavolo, nuoto, palestra delle cheerleader, atletica leggera e yoga.
Si nella nostra scuola c'è anche yoga.
Poi all'esterno c'è il campo da football, di cui il preside ne va particolarmente fiero, e la parte dedicata alla corsa.
Tornando indietro, all'entrata dell'istituto principale, c'è un corridoio che divide il bar dal salottino e che da alle scale.
Ai piani superiori ci sono le varie aule e laboratori. Ovviamente i bagni sono in entrambi i piani.
È un po' complicata la struttura del nostro campus, ma spero di essere abbastanza chiara.
<Cosa vi porto?> Ci domanda Erick mentre noi tre ci sediamo.
<A me va benissimo un caffè, non ho dormito molto ieri e ho bisogno di forze per gli allenamenti.> Dice Austin.
<A noi due, un frullato alla fragola.> Dico.
Conosco talmente bene Makenzie che ero sicura avesse preso un frullato.
Infatti, in risposta, lei mi guarda e mi sorride come per dire "te lo ricordi ancora".
L'anno scorso, ogni volta che andavamo a fare colazione o merenda insieme, lei prendeva sempre la stessa cosa, frullato alla fragola.
Da quando l'ho assaggiato anche io, non ne potevo fare più a meno.
<Arrivo.> Dice Erick e va verso il bancone.
<Secondo me potrebbe essere un ottimo cameriere.> Ridacchia Austin.
Mi metto a ridere immaginando un Erick con il grembiule e i vassoi in mano pronto a far cadere tutto addosso al cliente.
Makenzie, invece, non dice niente e si perde nei suoi pensieri arrossendo leggermente.
Potrei solo immaginare di che pensieri si trattino.
<Ehi Makenzie, perché non condividi le tue fantasie erotiche anche con noi?> La stuzzica Austin ridendo, facendola diventare totalmente rossa in viso.
<Austin smettila, non è divertente.> Cerco di farlo smettere di ridere dato che ci sta guardando quasi tutto il locale.
<Ok, ok.> La smette riprendendo fiato.
<Sei uno stronzo.> Sibila Makenzie a testa bassa. <E prima o poi te la farò pagare.> Punta i suoi occhi grigi sul biondo e lui deglutisce spaventato dall' espressione assassina della corvina.
<Sarò lieta di aiutarti.> Ridacchio e lei mi batte il cinque con gli occhi ancora puntati su Austin.
Poverino.
<Ecco.> Ritorna Erick e appoggia le ordinazioni sul tavolo.
Appena arriva a Makenzie si blocca notando il suo sguardo assassino.
<Oh no, la corvina assassina è tornata.> Dice lui indietreggiando e andando a sbattere contro il tavolo affianco a noi.
<Sta attento.> Lo riprende il ragazzo seduto in quel tavolo.
<Scusa.> Fa lui mortificato.
Noi tre ci mettiamo a ridere per la scena e noto Makenzie calmarsi un po'.
Sono curiosa di vedere quale vendetta ha in serbo per Austin.
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...