* Jason's pov *
<Sta bene.> Dico appena raggiungo gli altri in giardino.
<Meno male, ero così preoccupato.> Austin tira un sospiro di sollievo.
<Jason Lee, nell'ufficio del preside.> Si sente la voce robotica dall'altoparlante.
Sospiro. <Mi preparo all'inferno, ci si vede.> Dico voltandomi per andare dal preside.
Sapevo che sarebbe andata a finire così.
Mentre cammino mi scontro contro una ragazza dal volto famigliare.
<Scusami.> Dico fermandomi un momento e osservandola da capo a piedi.
La noto arrossire leggermente e dice: <Fa niente.> Poi va via.
Ritorno nei miei passi e arrivo dal preside.
Busso alla porta.
<Avanti.>
Entro, saluto cordialmente e richiudo la porta.
<Si accomodi.> Dice mentre giocherella con una di quelle palline anti stress.
Mi siedo sulla sedia davanti a lui.
<Allora, so che è uscito dall'istituto senza permesso, un'altra volta.>
<Si, mi scusi.>
Non capisco come faccia a sapere ogni cosa subito, che ci siano telecamere ovunque? O magari una spia nei dintorni... bah.
<Non servono le scuse signorino Lee, gliel'ho fatta passare liscia per ben tre volte.>
<Non avrei dovuto, lo so, mi dispiace, me ne pento amaramente.>
<Non faccia tanto le moine perché questa volta non attacca. Ha superato il limite, per non parlare di tutte le lezioni che ha saltato da quando è iniziato l'anno.> Mi mostra il foglio con tutte le assenze.
<Ecco io...> Non mi lascia finire.
<No, non dica niente. Probabilmente le serve qualche giorno per riprendersi. Non so cosa le stia succedendo e non lo voglio sapere, ma questa volta se la caverà con due settimane di sospensione. Potrà tornare a casa da sua madre e prendersi questi giorni lontani da tutti per riflettere e capire cosa ne vuole fare del suo futuro. Quando ritornerà qui, la vorrei trovare con le idee chiare se non le dispiace. Ora può anche andare a preparare le sue cose, le sue lezioni finiscono qui per oggi.>
Detto ciò, mi alzo e vado verso la porta.
Prima di uscire, mi volto verso di lui e dico: <Le prometto che cambierò e mi impegnerò seriamente. Non voglio lasciare questa scuola.>
Sorride soddisfatto ed io me ne vado richiudendo la porta una volta uscito.
* Emily's pov *
È già ora di pranzo, Grace non si è fatta più vedere o sentire.
Chissà dov'è e che sta facendo.
Entro in mensa insieme a Callie e prendiamo i vassoi.
<Che succede?> Mi domanda notando la mia espressione.
Un misto di preoccupazione e ansia.
<Nulla, sto bene.>
<Come vuoi.>
Continuiamo a servirci e poi andiamo a sederci al nostro tavolo.
<Grace, dov'eri finita?> Le domanda Callie.
Non mi ero nemmeno accorta che era seduta tra Austin e Soleil.
<Ehm... mi hanno portato un pacco e, siccome non volevo continuare le lezioni, ne ho approfittato della cosa per riposarmi un po' in camera.>
<Oh... beata te.> Si lagna Callie mentre inizia a mangiare.
Almeno non l'ha chiamata il preside per la storia di ieri sera.
E spero non lo venga mai a sapere o saranno guai, suppongo.
Ora ho una preoccupazione in meno.
<Emily, che ti succede?> Mi domanda Soleil.
Mi fermo dal giocherellare con la pasta e alzo lo sguardo.
Tutti i ragazzi mi fissano.
<Dov'è Jason?> Domando non notandolo tra tutti, cambiando argomento.
<Non lo sappiamo, comunque, non sviare la domanda.> Dice Soleil.
Sospiro. <All'inizio ero preoccupata per Grace, ma ora non so cos'altro ci sia. Forse è per la gara di domani.>
O forse per Nash, non l'ho visto tutta la mattina e vorrei scusarmi come si deve per ieri sera.
Mi ha colto in flagrante mentre gli scattavo una foto... mi ha urlato contro e mi sono spaventata molto, ma è tutta colpa mia se l'ha fatto, quindi non lo biasimo.
<Non è una gara molto importante, non ti devi preoccupare.> Mi sorride Austin.
<In realtà si, si decide chi parteciperà alle selezioni primaverili e...>
Austin da' una leggera gomitata a Callie.
<Ahio! Ma sei pazzo?!>
<Così le metti pressione.> Sorride nervoso Austin.
E io sono rientrata nel panico.
Ok si, è decisamente per la gara.
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...