96 - Una troietta

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<Quindi lavori al bar come punizione?> Mi domanda Austin.

Annuisco. <È divertente. Sinceramente, non mi aspettavo una "punizione" simile. Sappiamo benissimo quanto è severo in questi casi.>

<Già.> Dice Austin andando a sedersi al suo posto. <Sono ancora sconvolto. Io pensavo chissà cosa e invece ti fa lavorare al bar della scuola.>

Mi metto a ridere e la professoressa entra in classe.

Vado a sedermi al mio posto e inizia a distribuire i vari fogli per il test.

Spero di andare bene, ieri ho studiato tutta la sera dopo la partita e Callie mi ha aiutata un po' dato che lei se la cava bene in letteratura.

<Psst, Hamilton, passami una penna.> Sussurra Caroline dietro di me.

Sbuffo e ne cerco una nell'astuccio.

Mi volto verso di lei. <Non ne ho.>

<Hamilton, Marleen, pensate al vostro compito.> Ci riprende la prof.

Mi volto e la sento ridacchiare.

Cosa sta cercando di fare?

<Spero ti boccino o sospendano così la pagherai, troietta.> Sussurra.

La ignoro e continuo a pensare al test.

Dannata lei, ma perché ce l'ho proprio dietro?

<Tanto lo sanno tutti, stai con lui solo perché ti scopa per bene.>

Stringo la penna, giuro che se non la smette gliela infilzo in un occhio.

<Marleen, perché non vieni qui davanti e dici a me quello che stai dicendo alla signorina Hamilton?> Le dice la prof.

<Come vuole.>

Mi passa accanto e mi rivolge un sorriso perfido, poi appoggia i suoi fogli sulla cattedra e si volta verso la classe.

<Siccome la prof me l'ha chiesto.> Le lancia un'occhiata. <Tutti voi ormai sapete che la nostra adorata, si fa per dire, Grace sta con Roderick Hill.> Inizia.

Merda che cos'ha intenzione di fare?

<Beh, sappiate che lei non ci sta perché lo ama, bensì perché...>

<Signorina Marleen!> Le urla contro la prof. <Il suo test è finito qui, ora vada dritta dal preside!>

<Non ho finito, lei sta con lui solo per scopare, in pratica fa la troia con lui. Quindi ragazzi, se glielo chiederete vi farà un bel pompino ogni volta che vorrete.> Fa l'occhiolino e si volta verso la prof. <Ora me ne vado, le sue verifiche sono una vera noia, ci voleva un po' di gossip.>

E se ne va.

Tutti si voltano a guardarmi.

Chi mi rivolge occhiate disgustate, chi mi guarda come se fossi una puttana che non vede l'ora di darla a chi vuole, chi ridacchia, chi borbotta con il compagno dietro... ma nessuno sa la verità.

<Smettetela e tornate al vostro compito, o metterò a tutti il debito a fine quadrimestre.>

* Jason's pov *

<Ehi, perché ti guardano tutti?> Domando a Grace mentre andiamo verso la mensa.

<Mi credono una puttana.>

Mi blocco in mezzo al corridoio. <Che cosa?!>

<Già, e tutto grazie a Caroline. Durante la verifica non sapeva cosa fare e si è messa a dire che sto con Rod solo per sesso e che se mi chiedessero un lavoretto, e capisci di cosa sto parlando perché mi fa schifo dirlo, lo farei.>

Rimango spiazzato. <E ci hanno creduto? Ma alla gente che cazzo passa per la testa?!>

Lei sospira e riprende a camminare. <Tanto tra qualche giorno non ne parleranno più e mi lasceranno in pace.>

<Perché la stai prendendo così alla leggera?> Domando camminandole affianco, non è da lei.

Fa spallucce. <Non mi importa, ho altro a cui pensare.>

Sospiro e sento alcuni ragazzi ridere e fare versi strani mentre ci passano accanto.

Mi volto verso di loro e ne prendo uno dal bavero della giacca.

<Prova a riguardarla in quel modo o solo ridere e giuro che ti pentirai di essere nato.> Ringhio.

<La difendi perché così te la potrai scopare? Ora capisco perché è sempre circondata da ragazzi.> Gira il volto verso di lei. <Hai mai provato una cosa a tre?>

Gli tiro un pugno appena si rivolta verso di me e lo butto a terra.

<Lei non si scopa proprio un cazzo di nessuno e ora smettetela!> Urlo. <Anche voi, che state continuando a guardarla.> Guardo tutti quelli che stanno guardando in questa direzione e ridacchiando.

<Jason, smettila.> Mi tira dal braccio.

Mi volto verso di lei, sta piangendo.

<Si, andiamocene, non ne vale la pena.> E andiamo verso la mensa.

Che pezzi di merda.

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