Arriviamo al ristorante e ci sediamo.
Il ristorante non è riservato solo per noi come Nash credeva e il fratello c'è eccome.
<Fratellino, che bello vederti.> Gli dice abbracciandolo.
<Si, certo.> Gli risponde staccandosi. <Dove siamo?>
<Venite.> Dice e ci conduce verso il nostro tavolo.
È infondo alla sala dove i muri sono delle vetrate.
È un bel posto, si vede benissimo il mare.
<Se non va bene vi sposto.> Dice gentilmente.
<No, va benissimo.> Gli sorrido.
È molto gentile e cordiale, tutto il contrario del fratello.
<Chi è lei Nash? La tua ragazza?> Gli domanda mentre tutti ci iniziamo a sedere.
<No, sono io.> Risponde Emily al posto suo.
<Oh, scusami. Non sapevo fosse fidanzato.> Lo guarda. <Quando avevi intenzione di presentarmela?>
<Non ne avevo intenzione.> Dice Nash sedendosi. <E ora portaci i menù, abbiamo fame.>
Il fratello sospira e va a prendere i menù.
<Potresti essere anche un po' più gentile con tuo fratello.> Gli fa presente Emily.
<Ti ricordo che stai parlando con colui che non sa nemmeno cos'è la gentilezza.> Le dice Rod.
Gli do un colpo al braccio e lui mi sussurra un: <Che c'è?>
Nash sbuffa e dice: <Vado al bagno.>
Appena si allontana arriva il fratello con i menù e si siede al suo posto.
<Siete suoi amici?> Ci domanda. <O è venuto solo perché c'è la fidanzata?>
<Io e lui gli siamo amici.> Gli risponde Soleil indicando se e Chad. <È una brava persona infondo... molto infondo.>
Lui sorride come per dire "lo so bene".
<Conoscete una certa Grace?> Domanda.
<Sono io.> Dico osservandolo.
<Oh... oh cavolo... scusa non ti avevo riconosciuta.>
<Ci conosciamo?>
<Ero il ragazzo che ti portava sempre il gelato quando piangevi per colpa di Nash.>
Lo guardo confusa.
<Probabilmente Jason non te ne ha parlato.> Dice abbassando lo sguardo.
<Non capisco.>
Ritorna a guardarmi. <I gelati che ti portava Jason, in realtà, te li compravo io. Era un modo per scusarmi del comportamento di Nash.>
<Ou... ok... anche se in ritardo, grazie.> Gli sorrido.
<Sai, non capisco...>
<Alzati da qui e ritorna a lavorare.> Dice Nash interrompendolo.
<Scusami. Allora vi lascio decidere.> Ci sorride e si sofferma a guardarmi un attimo prima di andare alla cassa.
<Spero non vi abbia riempito di domande, di solito lo fa sempre quando conosce gente nuova.> Sbuffa aprendo il menù.
<No, anzi, ci stava raccontando una bella storiella.> Gli risponde Rod.
Ma perché oggi fa così? So che non lo vede di buon occhio, ma non dovrebbe comportarsi in questo modo.
<Immagino.> Commenta Nash.
Non credo Nash, non credo.
<Cosa prendete?> Domanda Soleil.
* Austin's pov *
Ritorno in camera dopo la mia corsa serale. Spero non ci sia Kodey.
<Sei arrivato.>
Come non detto.
<Ciao.> Lo saluto senza guardarlo mentre appoggio il cellulare sulla scrivania.
<Mi spieghi perché mi eviti?> Domanda e mi tolgo le scarpe.
Faccio spallucce. <Non ti sto evitando.>
<È la tua ragazza che te l'ha detto?> Domanda con tono irritato.
<Che ti importa?> E, finalmente, lo guardo.
<Mi importa. Se è stata lei a dirtelo non dovresti darle ascolto.> Dice inchiodando i suoi occhi marroni ai miei.
<Perché non dovrei? Se me l'ha detto ci sarà un motivo, no?>
Voglio che me lo dica, che mi dica che è il suo ex fidanzato... sempre se lo ricorda.
Si morde il labbro. <Non voglio che mi ignori... io...> Si avvicina a me e io indietreggio verso la scrivania.
Mi sembra di rivivere una cosa successa qualche giorno fa, ma non successa con lui.
<Austin, io non sono il suo ex ragazzo, ma ha ragione sul dire che sono gay.>
Rimango immobile mentre lui avanza ancora.
<Te l'ha detto così che poteste tornare insieme, ma credimi, non mi sono mai messo con lei. Come avrei potuto? Mi sono sempre piaciuti i ragazzi sin da quando sono piccolo.> Sorride timidamente abbassando lo sguardo.
Come può essere così carino in questo momento? E perché il mio cuore non batte in questo modo quando sono con Callie?
Rialza lo sguardo. <Io e Callie ci conosciamo da molto tempo e le sono piaciuto. Quando lei me l'ha confessato, io l'ho rifiutata gentilmente rivelandole di essere gay. Lei l'ha presa male e mi ha urlato contro cose orribili, come che le faccio schifo perché sono un ragazzo e mi piacciono i ragazzi...> Ha gli occhi lucidi e la voce gli trema un poco.
<K... Kodey... ehi...> Gli prendo un braccio e lo tiro verso di me. <Non devi continuare se non te la senti.>
Lui mi abbraccia e scoppia in lacrime.
Lo stringo a me e rimaniamo così per un po'. Credo di star per impazzire, come sempre quando sono solo con lui...
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...