<E così ce l'ho mandata.> Finisce di raccontare e io scoppio a ridere.
Jason mi ha raccontato alcuni avvenimenti successi durante la sua sospensione e ho riso troppo.
<Ok, ok, la smetto prima che ti strozzi.> Dice. <Devo darti una cosina.>
<Non dirmi che hai comprato dei regali per tutti.>
Sorride. <Mi conosci così bene.> Dice mentre fruga tra le tasche del pantalone.
Toglie fuori una scatolina e l'appoggia sopra il tavolo.
<Non è niente di che.> Dice arrossendo un poco.
Lo apro e... <Sei serio?> Lo guardo.
Lui non dice niente e mi guarda.
<Tu sei pazzo, quanto hai speso?> Gli domando osservando l'anello della pandora.
È una corona in argento, è molto bella.
<Non si chiede quanto viene un regalo.>
<Ma... è troppo.>
Sorride. <Mai troppo quanto è il mio amore per te, sorellina.>
Ricambio il sorriso e lui prende l'anello e me lo infila al dito.
<Con questo anello, ti sposo.>
Mi metto a ridere e mi alzo.
<Ti amo di bene idiota.> E mi tiro su di lui.
Si mette a ridere e mi stringe a se. <Non voglio più vedere quel muso lungo sul tuo volto, non ti dona.>
Lo stringo di più e quasi lo strozzo.
<Ok, ok, mi stacco.> Dico facendomi per alzarmi, ma lui mi trattiene e mi fa sedere sulle sue gambe.
<Promettimi che, qualunque cosa, me ne parlerai. Stessa cosa anche con Austin. Sai che sta facendo di tutto per farti sorridere.>
<Lo so e gli voglio bene.>
<Ma mai quanto ne vuoi a me.> Sorride tirandomi un pizzicotto al fianco.
Sobbalzo e mi metto a ridere.
<No, non ti farò il solletico, sennò muori seduta stante.> Dice. <Comunque, ora è meglio se andiamo a cena.>
<È già ora di cena?> Domando e guardo l'orologio.
Eh si, sono già le 8:00 pm.
Così mi alzo e andiamo a cena.
* Austin's pov *
<Nash, dov'eri? Dovevamo allenarci.> Dico seguendolo per la stanza.
<Non rompere.> Dice mentre si sfila la maglietta e la tira a terra.
Si chiude in bagno.
Eh no caro.
Apro la porta e lo vedo intento a levarsi i pantaloni. Omammasantissima che panorama!
<Mi hai già visto in mutande, idiota.> Dice girandosi verso di me mentre ripiega i pantaloni.
<Lo so, scusa.> E ritorno con lo sguardo furioso. <Esigo spiegazioni.>
Si mette a ridere. <Ti ricordo che sono io il più grande.> Ghigna e si avvicina. <Hai preso un po' troppo seriamente il fatto che io ti stia dando corda, non credi?> E si avvicina ancora.
<Che intendi?> Domando indietreggiando.
<Intendo che sto fingendo un po' con tutti.>
<C-che?> Balbetto incredulo.
Annuisce e assume un espressione inquietante, una di quelle che mi rivolgeva quando eravamo piccoli.
<N-Nash... stai scherzando, vero?> Ridacchio nervoso. <Noi siamo amici... io ti voglio bene.>
Si ferma dall'avanzare e io sbatto contro la poltrona, cadendoci sopra.
Mi osserva. <Ti sembra che io stia scherzando?>
Si avvicina del tutto a me e appoggia le mani sui braccioli della sedia. Il suo sguardo glaciale si punta su di me.
<Non farmi male.> Sussurro.
Lui ghigna. <Non te ne farò.>
La porta si spalanca e qualcuno entra cantando: <Somebody once told me the world is gonna roll me. I ain't the sharpest tool in the sheeed!>
Io e Nash ci voltiamo ancora in quella posizione.
Il ragazzo si volta verso di noi. <Oh cazzo! Scusate!> E corre fuori richiudendosi la porta alle spalle.
Nash sbuffa e si alza da me. <Io no.> Dice.
Tu no, cosa?
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...