Corro verso l'uscita e mi allontano il più possibile.
Credevo che quel tizio fosse un amico di Nash e che mi avessero teso un imboscata per farmi chissà cosa e invece...
Mi fermo appena sono abbastanza lontana e riprendo fiato.
<Grace... le hai trovate?>
Alzo lo sguardo.
<Mi hanno chiamato, sono in camera.>
Brad mi sorride. <Meglio così, ma perché hai il fiatone?>
<Ehm... mi sono messa a correre per fare prima, ma sono una schiappa nella corsa e così mi sono fermata per prendere fiato.>
Una schiappa nella corsa, ma una brava bugiarda.
<Ok, allora avverto Rod che le hai trovate. Ci vediamo domani.> Mi sorride e va via.
Sospiro e scivolo sino a sedermi a terra, prendendomi la testa tra le mani.
Non capisco proprio perché Nash mi abbia difesa, poteva benissimo lasciarlo fare e godersi lo spettacolo.
<Ehi, stai bene?>
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi ghiaccio di quell'odioso.
Mi porge una mano, ma mi alzo da sola.
<Scusa se prima... se prima ti ho spaventata.> Dice distogliendo lo sguardo.
<Ti stai scusando?> Mi viene da ridere.
Non mi guarda e stringe i pugni. <Piuttosto, dovresti ringraziarmi.>
<Perché? Per avermi "salvata"? Ma non farmi ridere.> Incrocio le braccia al petto.
Ritorna a guardarmi. <La prossima volta non lo farò, allora.>
<La prossima volta sarai tu a farlo, lo so.> Detto questo, faccio per allontanarmi.
<La prossima volta non esisterà.>
Mi fermo. <Tu credi?> Domando senza voltarmi.
<Si, nessuno ti toccherà.>
A quelle parole mi volto verso di lui. <Perché l'unico che può farmi del male sei tu, non è così? L'unico che può permettersi di prendermi in giro e ferirmi ogni giorno.> Gli occhi stanno iniziando a pizzicare, ma non voglio piangere.
Non mi guarda, ne dice niente.
<Sei proprio un maleducato, non rispondi nemmeno quando ti fanno una domanda.> Riformulo la frase che mi ha detto in piscina quando mi stavano chiamando.
Lo sento borbottare qualcosa e poi se ne va.
Trattengo un ultima volta le lacrime e mi dirigo, lentamente, verso la mia camera.
Spero che non mi facciano domande e che, quando sarò arrivata, mi sarò calmata.
* Callie's pov *
<Vuoi entrare anche tu nel club di nuoto?> Domando a Emily scioccata.
<Si, la prova mi è piaciuta.>
<Ma se stavi per affogare.> Le ricordo scegliendo qualcosa da mettere per domani.
<È stato solo un caso.> Fa spallucce.
<Sicura che vuoi entrare perché ti piace e non perché c'è Nash?> Le domando con un ghigno perverso.
<N-no, ma che, a me il nuoto piace.>
Sospiro. <Guarda che con me puoi confidarti, così come con Grace.> Dico sistemando i jeans sulla sedia.
<Lo so...>
<E allora?> Le sorrido. <Se vuoi entrare perché c'è Nash me lo puoi benissimo dire!>
<Si, ma so cosa ha fatto a Grace quindi non voglio parlare di lui con lei...>
<Ma ora lei non c'è e ne stai parlando con me.>
Sbuffa. <Ok, si, ci voglio entrare perché c'è lui e lo vorrei conoscere più a fondo.>
<Quindi lo vuoi conoscere?> Domanda Grace sull'uscio della porta.
Emily sobbalza e si gira verso di lei.
<D-da quanto sei qui?>
<Da abbastanza per aver sentito la maggior parte del discorso.> Risponde chiudendosi la porta alle spalle. <E comunque puoi parlarne benissimo anche con me, non mi da fastidio.>
Emily le sorride. <Ok.>
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...