* Austin's pov *
Esco dalla classe, essendo finita l'ora.
<Amore, andiamo a farci un giro dopo pranzo?> Mi domanda Callie ritrovandomela davanti.
<Ehm... Ciao.> Saluto. <Non lo so, domani ho almeno tre verifiche e...>
<Oh dai, tu sei un genio e sono sicura che, anche se non studierai, riuscirai comunque a cavartela.> Mi sorride.
Sospiro e la oltre passo per andare in mensa, lei mi segue.
<Non credo di riuscirci, sono cose che...>
<Dai amoruccio bello, siamo da un sacco che non stiamo noi due insieme da soli.> Mi parla sopra.
<Callie non...>
<Daaai.> Insiste mettendo in risalto le sue forme.
<No!> Mi blocco. <Non esco e smettila di provare a farmi cedere con le moine. Me ne vado.> E così faccio, lasciandola lì immobile.
* Callie's pov *
Ma che gli prende?
Perché si comporta così che gli ho fatto?
E così, a testa bassa, mi dirigo in mensa da sola.
Spero solo che gli altri non mi facciano troppe domande sul perché non sarò seduta vicina a lui.
Arrivo in mensa e vado a fare la fila per il pranzo.
Mi guardo attorno e ci sono già quasi tutti, tranne lui.
Ma dov'è? Dovrebbe essere già qui.
Prendo il pranzo e vado a sedermi tutta sorridente.
Non devo pensare a lui, non adesso.
<Ciao Callie.> Mi saluta Emily facendomi spazio al suo fianco.
<Ciao.> Le sorrido.
<Come mai non c'è Austin insieme a te? Di solito arrivate sempre insieme.> Dice Mark.
<Ehm... non l'ho visto.> Rispondo mettendomi subito un pezzo di carne in bocca.
<Ok... Grace e Jackie? Le hai viste?> Mi domanda Soleil.
Scuoto la testa.
Ma come se le avessimo chiamate eccole arrivare.
<Ciao ragazzi.> Ci salutano sedendosi.
Mi sta così antipatica questa Jackie.
Forse perché è così tranquilla? Perché non parla mai? Non so, è una cosa che sento a pelle, non mi piace proprio per niente.
<Quanto la odio.> Mi sussurra Emily.
Mi volto verso di lei. <Quindi non sono l'unica.>
<A quanto pare no.> Sorride.
Sorrido anche io e arriva Austin.
<Ciao.> Saluta sedendosi tra Grace e Mark.
Soleil lo guarda, poi guarda me.
<Torno subito.> Mi alzo.
E così, mi allontano il più possibile da quel tavolo.
* Nash's pov *
-Prima che Austin arrivi in mensa.-<Ehi, perché le hai risposto così?> Domando ad Austin raggiungendolo.
<Perché mi sto stancando dei suoi modi di fare. Se le dico di no ci sarà un motivo, non è che devo dirle sempre e per forza si.> Risponde con tono irritato.
<Capisco, in questo caso concordo con te.> Annuisco.
Mi sorride. <Grazie.>
<Ora dove stai andando?> Gli domando. <Non dovresti andare a pranzo?>
<Voglio un attimo calmarmi in camera e posare lo zaino, non mi va di portarmelo appresso.>
<Ok, allora verrò con te.>
Annuisce.
E, mentre camminiamo in silenzio...
<Devo dirti...> Diciamo insieme.
Ci mettiamo a ridere.
<Scusa, prima tu.> Dice lui.
<Ok, avevo intenzione di dirti la cosa di stamattina, ma è lunga come storia, quindi vai tu.>
Annuisce. <Sai, non è molto importante, ma... grazie Nash.>
Inarco un sopracciglio. <Tutto qui?>
<Si... insomma, mi hai dimostrato in poco tempo di essere una brava persona infondo, molto infondo, e anche un buon amico, quindi grazie, per tutto.>
Mi fermo. Io non credevo che...
<Nash?> Mi richiama.
Alzo il capo.
<Ma stai... piangendo?> Abbassa la voce quasi incredulo.
Mi asciugo la lacrima scappata al mio controllo e distolgo lo sguardo in imbarazzo. <Non posso credere che Ananas potesse farmi piangere.> Tiro su col naso.
Si schiarisce la gola. <Te lo lascio passare solo perché sei ridotto in questo modo.> Mi indica ridacchiando.
<E non potevo pensare fosse un tale stronzo.> Mi avvicino iniziando a scompigliargli i capelli.
Si mette a ridere. <Dai smettila!>
Inizio a ridere anche io e mi fermo. <Grazie anche a te Austin.>
<Di cosa?>
<Di essere mio amico.>
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...