Andromeda Black Tonks (Parte 1)

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Voce Narrante.
"Papà! Volevi vedermi?" Disse la giovane Sira entrando nella stanza del malandrino, con espressione un po' crucciata.
Sirius, d'altro canto, era sdraiato nel suo letto a baldacchino con la gazzetta del profeta tra le mani, e i piedi incrociati.
L'uomo girò il viso verso di lei e gli disse asciutto "Si, ti devo parlare" e gli fece cenno di avvicinarsi.
La giovane camminò verso il letto, lentamente, anche se era passato un mese dallo scontro con Bellatrix, la gamba le doleva ancora un po'.
Sira si sedette al fianco del padre, Sirius si mise seduto appoggiando la schiena alla testiera del letto, riponendo il giornale sul comodino, e guardò sua figlia, la ragazza era un po' confusa non sapeva il motivo, per cui il padre doleva parlarle.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Domandò impacciata.
Sirius a quella domanda ridacchiò e scosse la testa "No, piccola, no. Voglio solo parlarti di una cosa a cui sto pensando da un po' e vorrei una tua opinione ".
Sira non parlò voleva che continuasse, e Felpato, con un sospiro, così fece.
"Sira, io voglio lasciare Grimmould place".

Sira's pov.
"Voglio lasciare Grimmould place".
Rimango sbalordita da questa sua dichiarazione, ma infondo sapevo che un giorno lo avrebbe proposto, odia questa casa, in cui ci sono solo ricordi dolorosi e pochi gioiosi, gli opprime dover stare qui ancora, il punto è che prendere una casa adesso, con Voldemort in agguato potremmo essere un facile bersaglio.
Papà mi guarda con le sopracciglia inarcate e deglutisce, È preoccupato!Forse crede che io non sia d'accordo con la sua idea, ma infondo mi ha chiesto un opinione.
"Papà, sei sicuro? Infondo la casa è della 'nostra' famiglia da secoli, non puoi abbandonarla! E poi dove andremo? Prendere una casa in questo periodo è pericoloso, e non mi contraddire lo sai bene!"

Lui annuisce un po' demoralizzato"si lo so, prendere una casa adesso è pericoloso ma comunque Grimmould place la volevo lasciare ad Harry.
Nel testamento, in realtà, è indirizzata a te ma siccome ne tu ne io non vogliamo averci più niente a che fare ho deciso di passarla ad Harry"

Diciamo che ha programmato tutto. Bhe se Harry volesse trovare casa Grimmould place, per cominciare, non sarebbe male, un po' mi dispiace per Kreachear ma mio padre non lo vuole tra i piedi, ormai ci ho rinunciato a dirgli di trattarlo meglio.
Questo cagnaccio è cocciuto come un mulo!

"Papà, lo sai che ti seguirei ovunque, ma ora come ora dove vorresti andare?" Chiedo incrociando le braccia.
Lui sorride sghembo.
"Sai, la tua cara Zia Andromeda, ha detto che potremmo stare da lei, diciamo che abbiamo fatto una chiacchierata, e ha insistito, e poi vuole conoscerti sarebbe, anche, un modo per approcciare con la mia cugina preferita, e stare accanto a Dora, visto che in questo periodo ha il morale a terra...no, non guardarmi così, lo so cosa successo tra Remus e lei, e si, ci ho parlato, ma senza risultato, e detto tra noi è un coglione".

Scoppio a ridere a questa frase, e mi butto a pancia in su sul letto, tenendomi l'addome per il troppo ridere.
Vedo con la coda dell'occhio mio padre sorridere, si avvicina a me e mi guarda.
Cerco di riprendere fiato dalla risa e lo guardo a mia volta.
Papà porta una mano sulla mia fronte e mi accarezza dolcemente.
"Allora?"
"Allora cosa?" Domando, lui ruota gli occhi.
"Vieni a vivere con me, a casa di zia Andromeda?"

"Certo che si, che domande! E poi dove andrei senza di te, che tu senza di me non sai fare niente!" Dico con un sorrisino malandrino.
"Hey, non è vero! Riesco a cavarmela senza di te!" Ribatte.
"Hmm? Ma se senza di me non ti sai neanche trovare la bacchetta" ribatto a mia volta, lui sorride malignamente e non mi piace.
"Lupacchiotta, se non la smetti, ti torturo a furia di solletico, è chiaro?"
Ah è così?
"Mi minacci? Oh guarda ho tanta paura" dico con finta voce spaventata.

Lui mi fa un occhiataccia, e io trattengo una risata.
Che ci posso fare? Voglio sdrammatizzare un po', tra poco torno ad Hogwarts e non lo vedrò fino a Natale, e so che mi mancherà da morire, se solo potessi restare vicino a lui, non sappiamo cosa ci riserva il futuro, o se avremo ancora la possibilità di passare momenti come questi.
Se vuole andare a vivere da Zia Andromeda, io lo seguirò e saremo felici.

La nostra felicità ci è stata negata tempo addietro, è ora di rinforzare il nostro rapporto ed essere una vera famiglia.
La famiglia che ad entrambi è stata portata via, e io giuro sulla mia vita che farò di tutto per non infrangere l'equilibrio.

"Papà quando dovremmo trasferirci?" Domando rauca.
"Bhe non c'è fretta, però sai come sono, qui dentro non voglio starci un minuto di più".
Annuisco.
"Si, ti conosco bene, caro il mio Felpato" dico con una smorfietta, lui sorride" Sei una me al femminile" dice fiero. Anche se penso che lo abbia detto più a se stesso che a me.
"Tu ora lo hai capito?" Domando ironica, lui scuote la testa divertito"No, ho solo fatto un'affermazione" dice facendomi l'occhiolino.

Papà si rimette con la schiena appoggiata alla testiera del letto, e io lo raggiungo stendendomi accanto a lui, dove appoggio la testa sul suo petto; lui in risposta mi circonda la schiena con un braccio e mi stringe a se con fare molto protettivo, come se avesse paura di qualcosa.

Devo scoprire cosa.

Eccomi signori, comincia la seconda parte di figlia di un prigioniero.
Spero che questo primo capitolo vi sia gradito, mi raccomando commentate fatemi sapere se vi è piaciuto.
E noi ci rivedremo presto.
State fuori dai guai e noi ci rivedremo presto.
😘😘😘

Figlia di un prigioniero parte seconda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora