Cap 41

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Appena Blair spegne la macchina guardo fuori dal finestrino e quello che noto subito sono un sacco di macchine parcheggiate a caso.

Scendo respirando a pieni polmoni sperando che possa aiutarmi a calmare i miei nervi, ma capisco che non sarà così semplice.

Mi guardo di nuovo attorno, l'edificio che mi trovo davanti ha l'aria di un magazzino o una fabbrica abbandonata da anni: le pareti che danno sull'esterno sono scrostaste e non posso immaginare come sarà dentro, i vetri delle finestre sono quasi tutti rotti.

In questo momento sono divisa tra me stessa: una parte di me vuole andare da Harry picchiarlo, beh per quanto la mia forza possa fargli qualcosa, e urlargli contro per essersi messo in mezzo a questo enorme casino, l'altra invece vuole soltanto abbracciarlo e rimanere tra le sue braccia per un tempo indefinito.

Mi giro verso Blair e mi accorgo che mi sta fissando “Andiamo. Portami da Harry per favore”.

Solo con un accenno del capo e un piccolo sorriso la mia amica mi guida verso l'interno e, una volta superata quella che si dovrebbe chiamare porta, ma in realtà consiste solo in un pezzo di metallo enorme e per di più arrugginito, spalanco gli occhi ed emetto un gemito di terrore o almeno credo.

Una massa di ragazzi e ragazze riempie lo spazio attorno a quello che penso sia il ring, tutti urlano,bevono e fumano dando all'aria un odore già più schifoso di quello che penso sia normalmente questo posto da vuoto.

Mi guardo intorno e quando noto Niall venire verso di noi gli vado incontro,voglio andare da Harry ora. “Niall? Portami da Harry” mi guarda spaventato e posso capire che non si aspettava anzi non si aspettavano di vedermi qui, molto probabilmente dopo mi beccherò una sgridata ma non mi importa.

Senza dire niente il biondo si gira prendendo sia me che la sua ragazza per mano, penso per paura che ci possiamo perdere, camminiamo per quelli che mi sembrano cinque minuti fino a che non arriviamo davanti ad una porta chiusa.

Harry è lì dentro.Ti aspettiamo qui” annuisco e con la mano tremante abbasso la maniglia e senza pensarci due volte entro chiudendomi la porta alle spalle.

Alzo lo sguardo e vedo Harry girato di spalle con solo dei pantaloncini blu scuro addosso, le mani fasciate da un semplice nastro nero e una fascia che sembri gli tiri su i capelli dalla fronte.

Ragazzi, uscite ho detto che non voglio né vedere né sentire nessuno prima dell'incontro” mi avvicino con passi lenti cercando di mantenere una distanza “Non sono i ragazzi” cerco di parlare con voce sicura ma quello che esce è soltanto un sussurro ma abbastanza alto da far si che lui lo senta visto che si gira con gli occhi spalancati.

A-aria che ci fai qui?” fa un passo avanti e ogni volta che lui si muove io ne faccio tanti quanto lui indietro.

Perché? Perchè non me l'hai detto?” inizio a torturarmi il labbro inferiori con i denti, non piangere non piangere.

Non dovresti stare qui.” c-cosa? “ COSA?! Tutto quello che hai da dirmi è questo?” mi avvicino, fanculo sarà anche più forte e più grosso di me ma ho tanta voglia di picchiarlo al momento.

Tu- lo colpisco sul petto con un pugno- razza di idiota che non sei altro- altro pugno- ti presenti a casa mia, dici di voler stare con me – questa volta lo spingo – scommetti su di me con un'altro ragazzo, potresti farti male e poi mi chiedi per quale fottutissimo motivo sono qui?”

Ho il fiato corto, sento gli occhi bruciarmi e le lacrime scendermi sulle guance, Harry si avvicina e mi passa i polpastrelli dei pollici sulle guance per togliere le lacrime che sembrano esserci quasi del tutto fermate.

Non volevo che tu ti preoccupassi. E non ti ho scommesso lui è uno stronzo che ti vuole per farti dio sa solo cosa e io non permetterò che ti accada nulla. E se per farti stare al sicuro devo salire sul quel cazzo di ring e spaccargli la faccia allora lo farò”

lo abbraccio di colpo buttandogli le braccia al collo, capisco che è una reazione che non si aspettava quando lo sento perdere leggermente l'equilibrio che però, riacquista subito.

Mi prende per le cosce, porto automaticamente le gambe attorno al suo bacino e infilo la testa nello spazio tra il suo collo e la sua spalla sinistra, lasciando dei leggeri soffi sul suo collo portandolo ad emettere dei versi gutturali.

Non so come ci siamo finiti ma quando alzo la testa per guardare Harry negli occhi mi accorgo che siamo seduti sulla panchina e io mi trovo a cavalcioni su di lui.

Senza neanche darmi il tempo di capire bene la situazione, unisce le nostre labbra e non posso fare a meno di ricambiare il bacio, quando sento la punta della sua lingua picchiettare sul mio labbro inferiore, apro le labbra facendo si che le nostre lingue si incontrino.

Non so come siamo finiti in questa situazione, so solo che non voglio che finisca.

Ci stiamo baciando con urgenza, lui ha le mani strette sui miei fianchi e sotto la mia maglia, io ho le mie tra i suoi capelli e li tiro leggermente e quando muovo distrattamente, troppo presa dal bacio, il bacino su di lui, formando un attrito con il suo cavallo lo sento grugnire

“ Piccola, se non vuoi che ti prenda qui, proprio in questo momento, non farlo di nuovo” senza pensarci ripeto il movimento e in un attimo mi ritrovo con la schiena appoggiata alla panchina e Harry sopra di me che mi fissa ardentemente.

Mi stai fottutamente provocando mmh” abbassa la testa iniziano a muovere il naso sulla mia mascella e poi giù lungo il mio collo, dove inizia a depositare umidi baci

Mmm n-no” ho il fiato corto e diminuisce ancora di più quando inizia a mordere e a succhiare con un po' di forza un punto sul mio collo mandando dei brividi lungo tutta la mia spina dorsale.

Il bussare di qualcuno sulla porta ci risveglia dalla situazione “Harry cinque minuti!” dalla voce posso capire che è Liam. Sento Harry imprecare e mi alzo immediatamente su.

Conoscendomi sarò tutta rossa e sento il cuore che mi batte a mille, tocco il punto che Harry ha morso e fissando lo specchio di fronte a noi vedo che si sta formando una macchia rossa-violacea.

Sei mia. E' quel segno né è la conferma” sospiro e mi giro verso di lui che con un movimento veloce mi fa sedere sulle sue gambe.

Non farlo per piacere.” lo sento sospirare tra i miei capelli dove ha precedentemente appoggiato la testa

“Devo,lo faccio per te. Non voglio che possa avere anche solo un minimo di pretesto per avvicinarsi.”

alzo gli occhi incatenando i nostri sguardo e mi avvicino lasciandogli un leggero bacio sulle labbra

“ Non resterò lo sai vero?” vedo il suo sguardo incupirsi e la stretta attorno ai mie fianchi aumentare portandomi ad avvicinarmi a lui

“ Ti prego. Resta” affondo la testa sul suo petto e dopo aver inalato il suo profumo mi alzo, se pur con fatica avendo la sua presa ferma sui fianchi.

Non ce la faccio.” e senza guardarmi indietro, con le lacrime agli occhi esco da quella stanza e mi affretto verso casa sotto lo sguardo confuso dei ragazzi e di Blair. 

So che è passato quasi un mese e probabilmente mi vorrete uccidere ma non è colpa mia. Il computer come vi ho precedentemente detto si era bloggato o non so cosa e quando me l' hanno restituito, avendo dovuto fare un non so che, mi hanno perso tutto quindi ho dovuto riscrivere il capitolo e  la scuola sopratutto questo mese mi sta portando via un sacco di tempo quindi chiedo perdono :3 

Comunque, spero che il capitolo vi piacce e ringrazio come sempre tutte le ragazze che seguono e votano la storia vi adoro davvero e grazie per la pazienza <3 <3 

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