3 CAPITOLO

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Sta cosa che mio padre pensasse di potermi comprare con uno stupido regalo dopo avermi dato questa batosta, mi sciocca

Io: tienitelo pure!

Dico voltandomi e vedendo Denise davanti a una macchina, salgo su di essa

Io: se devi portarmi via, fallo ora o giuro su dio che non me ne vado da questo parcheggio

Denise prende una roba da mio padre che prima che partiamo mi saluta dal finestrino, ma io giro la testa dall'altro lato e non lo calcolo,

Dopo qualche ora di viaggio arriviamo a casa,

Non mi ricordavo manco più come fosse fatta la mia vecchia casa, ma ora che la vedo mi tornano mille ricordi in testa.

Denise prende delle chiavi e apre

Io: perché hai le chiavi di casa nostra?!
Denise: me le ha date tua madre
Io: ma che cazzo? Mia madre? Come facevi a conoscerla?
Denise: eravamo migliori amiche
Io: io sono scioccata.

Corro in camera mia ed è ancora arredata con i mobili di quando ero piccola, ma mi piace così, mi ricorda tutti i bei momenti con mia mamma.

Non ci penso su e mi metto a dormire sperando di sognare qualcosa di diverso,

Spero di risvegliarmi di nuovo sul Camion e che questo fosse solo un brutto incubo passeggero.

Dopo non so quante ore vengo svegliata dalla voce di Desire

Denise: vuoi fare colazione?
Io: no!

Scendo e prendo gli scatoloni con dentro le mie cose, mi chiudo a chiave in camera mia e metto la musica a palla e dopo nemmeno due canzoni Denise incomincia a lamentarsi fin troppo, scendo in cucina e apro il frigo, è pieno grazie a dio

Io: sei andata a fare la spesa prima di venire a prendermi?
Desire: no, l'ho fatta a inizio settimana

Se lasciassero a me un frigo così lo finirei in quattro giorni, forse

X: buongiorno mamma

Scende un ragazzo, guardandolo mi ricorda un po' mio padre, non so perché.

Dal punto di vista fisico parerebbe della mia età o poco più

Io: e ora tu chi cazzo sei?
X: no, la vera domanda è chi sei tu?
Io: bellino guarda che qua sei tu l'intruso, mica io, questa è casa mia fino a prova contraria, Desire chi è questo?
Desire: è mio figlio
Io: cos'è? Non ti bastava stare te a casa dei miei?
Desire: è giusto che stia qui, è figlio di tuo padre
Io: non ci credo, quanti anni hai tu?
X: 18
Io: visto! è impossibile, mio padre stava con mia madre quando è nato lui
Desire: mi spiace dirlo ma tua madre aveva più corna che anima
Io: ah si, devo dire che aveva proprio una migliore amica di merda
Desire: è tua madre che mi ha rubato tuo padre, non il contrario
Io: comunque troia rimani
X/Desire: oh!
X: come osi rivolgerti a mia madre così?!
Io: senti coso, come cazzo ti chiami, lei ha appena insultato mia madre che è morta più di 13 anni fa, quindi non rompere la minchia e comunque non hai il diritto di stare qua, la casa è stata intestata a mio nonno da parte di mia madre, voi non c'entrate un cazzo
X: senti, non voglio odiarti fin da subito, che ne dici di calmarci
Io: ma non ci penso proprio
Desire: senti, c'è il tuo regalo sul tavolo
Io: non me ne faccio un cazzo dei regali di merda di papà
Desire: non è da parte di tuo padre

Sposto lo sguardo tra il regalo e Desire, mi avvicino a il tavolo, guardo ancora una volta Desire, prendo il regalo, poi salgo in camera mia e mi chiudo a chiave

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