32 CAPITOLO

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"massimo più avanti" continuano a ronzarmi nella testa le parole di Tinus, infatti per non farmi sembrare triste sto fingendo di star dormendo.

Ho la testa appoggiata al finestrino e dio solo sa quanti santi gli sto lanciando a ogni buca che prendiamo, sto continuando a sbattere la testa e sta cosa mi urta.

Il "massimo più avanti" di Tinus mi spaventa. Cosa vorrebbe dire? L'ha già fatto? Mi sta venendo da piangere, ma come sempre non posso.

MAI UNA FOTTUTA VOLTA CHE MI VENGA DA PIANGERE QUANDO SONO A CASA DA SOLA

Tinus: amore siamo quasi arrivati!

Mi cerca di "svegliare" con un tono dolce

Coscienza: stai peggiorando la situazione. Mi fai venire ancora più da piangere

Fingo di svegliarmi e cerco di fare un sorriso sperando che non trasali la tristezza

Tinus: non ti arrabbiare ma...

Spalanco gli occhi.

Odio le frasi che iniziano con "non ti arrabbiare" perché so già che mi arrabbierò

Io: cos'hai fatto??
Tinus: ho preso delle tue cose da camera tua
Io: ma sei pazzo?

Chiedo un po' incredula

Tinus: fammi finire. Ho preso dei vestiti, la tua cartella e tutte le cose che ti serviranno per andare a scuola domani, così che potremo passare la giornata e la sera insieme in una casa mia e di Marcus, anche se oggi è solo mia e tua
Io: ah, che cosa dolce, grazie

dico rilassata,

Scendiamo dalla macchina e Martinus porta dentro 4 zaini tutto da solo, cerco di offrirmi di aiutarlo, ma si rifiuta categoricamente, apre e io sono curiosissima.

Odio il mio lato curioso anche se non si presenta quasi mai, per la gente io sono semplicemente menefreghista, ma a volte sono curiosa anch'io e quando lo sono, lo sono veramente tanto, guardo ogni minimo centimetro di questa casa come se fosse fatta d'oro massiccio

Io: come mai avete un'altra casa?
Tinus: per occasioni del genere e per via del nostro lavoro
Io: lavoro? Da quando lavori?
Tinus: da quando ero un po' più piccolo, in pratica dal 2012
Io: ah, non lo sapevo
Tinus: e come potevi? Eri andata via, pensa che non credevo che saresti mai tornata
Io: lo pensavo anch'io, invece rieccomi qua
Tinus: meglio per me
Io: mi prometti una cosa?
Tinus: dimmi
Io: promettimi che ti sei messo con me perché ti piaccio e non perché ero la tua cotta da piccolo e quindi ci hai voluto provare adesso
Tinus: Niky non ho mai smesso di pensarti, si, eri la mia cotta da piccolo, ma penso anche che se una cotta non ti passa entro massimo cinque anni non sia più solo una cotta. Io ti ho pensato continuamente sia quand'eri qua e sia quando te ne sei andata. Mi sono dichiarato a te perché ti amo davvero

Ora si che non riesco più a trattenere le lacrime, lascio che mi inondino la faccia

Tinus: ti prego non piangere, sei bella anche così, ma mi fai spezzare il cuore

Cerco di frenare le lacrime e mi butto sul suo petto abbracciandolo

Io: grazie di esistere e avermi atteso fino ad ora, so che è molto affrettato ma non mi importa, io ti amo seriamente

Cerco di guardarlo negli occhi, ma il suo sguardo è troppo intenso per me, abbasso lo sguardo

Tinus: tranquilla, tanto ti amo anch'io

Ho gli occhi a cuoricino, di solito mi schifa la dolcezza delle persone e odio mostrarmi sensibile o dolce, anche se alla fine sono sempre sgamata perché odio la dolcezza, ma amo le coccole, amo dare e ricevere baci, amo gli abbracci a meno che tu non faccia tutto ciò di mattina, in quel caso muori e basta

Coscienza: non per essere guastafeste, ma domani ti sveglierai con accanto Martinus e ci sarà il tuo pessimo umore ad accompagnarti.

Io: porco dio!

Dico sbattendomi la mano sulla faccia

Tinus: tutto ok?
Io: non posso dormire con te..
Tinus: guarda che dormiamo e basta e comunque se non vuoi dormire con me ci sono altre stanze
Io: no, il problema non è dormire, fin lì va anche bene

Io non sono come tutte le ragazze che si prendono tre quarti di letto e tra poco fanno cadere i loro ragazzi, io sono tutto il contrario, sono io quella che sta nel resto del quarto

Tinus: allora cosa c'è che ti turba?

Mi chiede con un tono così dolce che non so come resistergli

Io: io.. Mah..

Mi nascondo il viso con le mani, non voglio spaventarlo o irritarlo, ma di mattina mi incazzo seriamente per tutto, non so come facesse mio padre a sopportarmi

Tinus: non ti devi vergognare di niente, dimmi cosa ti disturba

Coscienza: domani mattina tutto mi disturberà

Io: io di mattina sono un tantino.. Un tantino tanto irascibile e posso diventare davvero insopportabile
Tinus: eh la Madonna, mi hai fatto prendere un colpo, pensavo molto peggio
Io: fidati sono veramente una scassa cazzo di prima mattina, non voglio che per te io diventi una rompi palle
Tinus: non lo sarai mai.
Io: lo dici ora, aspetta di vedermi domani mattina

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