18 CAPITOLO

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Niky: non lo so, forse.. Non ne sono sicura, seguitemi

Mi prende per mano

Niky: non voglio perdermi da sola, in caso tu sai le strade, vero?

Mi chiede sorridendomi

Io: si

Sorrido di rimando

Niky pov

Io: ecco!

Ci avviciniamo a una spiaggia al coperto dove c'è della sabbia ovviamente finta, dove da piccola costruivo sempre insieme a mia madre i castelli

Io: potrebbe essere qui, però non ne sono sicura
Tinus: il foglio diceva solo che si trovava al parco?
Io: c'era scritto del parco e... E di seguire il cuore, non so esattamente cosa significhi

Distolgo lo sguardo e poi mi fiondo sotto al tettuccio e inizio a scavare lentamente, spero tanto di trovare il regalo qua, anche se sono sicura quasi al 96% che non sarà qua sotto

Tinus: vuoi una mano?
Io: no, è compito mio trovare il regalo
Mac: ma sei sicura che vuoi scavare tutta sola?
Io: si, non ho bisogno di nessuno

Scavo ancora un po', ma ormai ho capito che non è qui

Io: niente da fare, torniamo a casa, dopo questa scavata è meglio che mi vada a lavare

Torniamo a casa ed Emma, Marcus, Fabio e Martinus vanno in camera di Fabio mentre io filo in doccia.

Forse so dov'è il regalo, ma se ho davvero ragione significa che.. No, impossibile.

Finisco di lavarmi che ho la testa piena di paranoia, ansia e mille teorie infondate, mentre l'acqua scorreva sono stata ferma a guardare il vuoto e farmi molte ipotesi del tipo "se trovassi il regalo lì?", "perché proprio lì?" e tutto ciò mi ha anche portato a chiedermi "perché fare questa cosa della lista e di nascondere i regali? Non poteva semplicemente lasciarmeli in camera per quando sarei tornata? E poi perché il primo regalo era nascosto a casa dei Gunnarsen?"

Metto da parte le mie mille domande e paranoie per un'attimo e mi vesto per dopo, non mi metto niente di speciale, anche perché non ho niente di femminile o di diverso dal solito, è la sfiga di aver vissuto tredici anni in un camion con il proprio padre

Io: siete pronti?
Mac: nato pronto

Scendiamo e andiamo verso casa loro, bussiamo e Kjell ci apre

Kjell: da quanto tempo ragazzi! Entrate pure!
Io: grazie

Questa casa si è riempita, quando ancora venivo a giocare qui dentro per quanto io mi possa ricordare, in confronto a ora era vuota,

Guardo sui muri e ci sono attaccati dei quadri di foto di famiglia, che carini, ho sempre voluto fare una foto di famiglia, però odio le foto e ora odio pure la mia famiglia non è poi così tanto rispettabile da essere chiamata tale e non voglio più essere accomunata ne a mio padre o tanto meno a Desire e ne a Fabio, l'unica a cui accetterei di essere accomunata è mia madre, ma con lei non posso più farci foto.

Ci viene in contro un cane di grossa statura

Io: e questo cane da quando c'è?

Mi abbasso per guardare negli occhi al cane, so che in teoria non si dovrebbero guardare i cani negli occhi perché è segno di sfida, ma io lo faccio sempre, anche perché sono dell'idea che dipende dal modo in cui lo guardi

Mac/Tinus/Mac: quasi un anno
Io: è un maschio o una femmina?
Mac: maschio, si chiama "Tico"
Io: che bello che è

Dico accarezzando il pelo di Tico

Tinus: ti piace?
Io: si, molto

Continuo ad accarezzare Tico

Io: anch'io volevo un cane da piccola, poi sono andata a vivere su un camion e non era fattibile prenderne uno stando lì

Suonano al campanello

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