17 CAPITOLO

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Cerco il foglio con su scritti tutte le posizioni dei regali, ma non lo trovo, al posto suo trovo un biglietto con scritto "te l'ho fatta, Fabio" e un cuore mal ridotto disegnato affianco, esco da camera mia mezza incazzata

Io: io ora ti castro!

Dico entrando in camera di Fabio senza nemmeno bussare

Io: dove l'hai messo?!
Fabio: di che stai parlando?
Io: della lista dei miei regali per i miei compleanni
Fabio: oh, quella, non me lo ricordo

Dice con aria innocente

Io: o me lo dici o rischi che delle forbici vengano a contatto con le tue palle, dimmi dov'è!

Fabio sbuffa

Fabio: con te non è divertente fare ste cose
Io: essere coglione non è mai divertente

Apre uno dei suoi cassetti e tira fuori il foglio

Io: ora si che ragioniamo

Gli sorrido fintamente e nel mentre gli do una ginocchiata nelle palle

Io: non fare più nulla del genere. Ecco qua, allora, oggi il mio regalo si trova in un parco.. Ma non so dov'è
Fabio: posso aiutarti se vuoi
Io: grazie, ma no grazie, userò Google maps, continua pure a giocare.
Fabio: dai, ti aiuto
Io: no e questo tuo impicciarti mi urta
Fabio: io so dov'è il parco
Io: anche Google lo sa
Fabio: ti prego

Mi scongiura attaccando la sua faccia alla mia spalla

Io: va bene

Rispondo scrollandomelo di dosso

Usciamo di casa e Fabio chiude a chiave

Io: spero che uno dei regali siano delle chiavi di casa
Fabio: mamma non ti ha dato niente?
Io: non pensi che avrei chiuso io altrimenti? Comunque dov'è questo parco?
Fabio: in realtà io non so dov'è

Dice un po' imbarazzato

Io: bugiardo, c'è qualcuno di voi che lo sa?
Tinus: lo so io, vieni!

Mi prende per la mano e mi guida, questo suo gesto così semplice che lui ritiene una cosa normale, a me sta facendo morire dentro, sto sudando, ho pure paura di aprire la bocca

Tinus pov

Oh mamma, pensavo che avrebbe tolto la mano, invece no, sto letteralmente sclerando dentro

Fabio: piccioncini ci siamo anche noi

Io e Niky ci giriamo e guardiamo male Fabio, poi ci guardiamo negli occhi, ma entrambi distogliamo lo sguardo, continuamo a camminare ma più lentamente

Io: ti va.. Di uscire.. Uno di questi giorni?

Dico un po' quasi a scatti per paura di una sua risposta

Niky: oh, si, va bene

Sembra imbarazzata quanto me

Io: siamo arrivati
Niky: aspetta, ma io mi ricordo di questo parco

Non so esattamente se mi sono arrossato o sono impallitido, fatto sta che sto per morire d'infarto

Io: te lo ricordi?

Ho la voce che trema in un modo assurdo

Niky: beh, non posso dimenticare il mio primo bacio, anche se non era stato fatto apposta, ma è comunque successo

È rossa come un pomodoro, ma è comunque troppo carina

Io: sei un po' rossa

Si gira dall'altro lato mettendosi le mani sulla faccia

Niky: scusa
Io: non ti devi scusare, anch'io non mi sento tanto a mio agio a parlarne, non l'abbiamo fatto apposta, era solo successo, tranquilla

Le tolgo pian piano le mani davanti alla faccia

Niky: però è stata colpa mia

Le sorrido per rassicurarla

Io: secondo te dove ha nascosto il regalo tua mamma?

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