34 CAPITOLO

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Tinus: ma allora sei cieca? E queste cosa sono?

Dice prendendomi un seno nella mano, io abbasso lo sguardo, non perché io sia imbarazzata, o meglio lo sono, ma sto guardando in basso per evitare il suo sguardo, lo faccio per guardare le mie "tette" a tavola da surf

Io: non sono chiamabili "tette" ste cose..

Martinus scoppia a ridere per il mio imbarazzo

Tinus: sei così bella quando sei imbarazzata
Io: sarò imbarazzata magari per il fatto che io sono mezza nuda sotto il tuo sguardo e..

Non mi lascia finire la frase che è già senza maglietta

Tinus: ora sei più a tuo agio?

Mi chiede con un sorriso adorabile

Io: beh, ora siamo pari e ho anch'io dove posare gli occhi ora
Tinus: non c'è niente da guardare
Io: seh e quegli addominali?
Tinus: questi? Non sono niente

Dice prendendosi gioco di me

Io: molto spiritoso Gunnarsen
Tinus: posso continuare a essere spiritoso sulle tue labbra?
Io: mi piacciono i ragazzi spiritosi

Mi mette una mano dietro la nuca e posa delicatamente le sue labbra sulle mie, ogni volta che mi bacia, vorrei non finisse mai

Io: dimmi che non mostri mai sto ben di dio alle tue fan

Dico ansimante e speranzosa

Tinus: intendi la mia trippa?
Io: ma quale trippa scemo? Comunque si, intendo il tuo addome
Tinus: in realtà no, non lo mostriamo mai
Io: perfetto

Sorrido maliziosamente e faccio sdraiare Martinus poi gli bacio tutto il petto e faccio qualche succhiotto qua e là

Tinus: approfittatrice
Io: sei tu che hai iniziato

È bellissimo che non ci sia più così tanto imbarazzo, sono sdraiata con la testa sulle sue gambe e lui mi abbraccia, non sto seguendo la serie, ma poco mi importa tanto l'ho già vista.

Mi alzo e mi metto a cavalcioni su Tinus e lo abbraccio. Si. Ho un assurdo bisogno di affetto, lui mi cinge i fianchi con le bue braccia muscolose

Io: ti amo

Sussurro sperando che non mi senta

Tinus: ti amo anch'io piccola

Sorrido a questa affermazione

Io: che si mangia sta sera?
Tinus: hai già fame?
Io: un po', perché? Che ore sono?
Tinus: le 5 e mezzo
Io: sono una pattumiera
Tinus: ma cosa dici?!
Io: è vero!

Mi lamento sempre di qualsiasi cosa, non spesso lo faccio con gli altri, ma con me stessa mi lamento sempre

Io: mangio troppo
Tinus: ti ho visto mangiare a pranzo e quello non è mangiare troppo, anzi non lo definerei nemmeno "mangiare"
Io: di solito mangio tanto
Tinus: ora ti mangio io

Arrossisco

Coscienza: starà alludendo alle labbra, non pensare male cazzo!
Io: aspetta ma quali labbra???
Coscienza: santo dio, quelle che hai sotto al naso, pervertira

Tinus: mi piace come diventi rossa
Io: mi immagino che bellezza sarò versione peperone

Ironizzo

Tinus: ma ti imbarazzi sempre così facilmente?
Io: in realtà no, non succede quasi mai, ma tu mi rendi nervosa
Tinus: come mai?
Io: svariati motivi
Tinus: potrei saperli?

Chiede sorridendomi mentre arrotola una mia ciocca di capelli su un suo dito, mi guarda con un sorriso a cui non riesco a resistere

Io: ti piace proprio vedere che divento un peperone, eh?

Dico abbassando lo sguardo

Tinus: un po', ti da un aria innocente

Dice ridacchiando e io lo guardo male

Io: se continuiamo così divento una melanzana, altro che peperone

Tinus scoppia a ridere

Coscienza: VOGLIO LA SUA RISATA COME SUONERIA! COME SVEGLIA! COME CANZONE! VOGLIO SENTIRLA ALL'INFINITO

Tinus: su! Dimmi! Come mai ti imbarazzo così tanto?

Prendo un bel respiro e gli prendo una mano e inizio a giocherellare con le sue dita, mentre cerco il coraggio di parlare

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