Capitolo Diciannove

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«Raccontami cosa avete fatto ieri dopo che siete andati via dalla discoteca» Yael mi rivolse la parola mentre eravamo distese sul mio letto a fare gossip su varie cose «Mi ha portato a mangiare un cornetto al cioccolato e poi siamo andati a casa sua dove sono rimasta per quasi tutto il pomeriggio fino a quando non mi ha riportata a casa» risposi sfogliando delle riviste di moda «Eh no! Devi darmi i dettagli!» sbuffò «Beh il cioccolato era fondente, buonissimo» mi guardò male «Non so cosa tu voglia sapere in più» feci spallucce «Va bene faccio le domande: cosa avete fatto da soli a casa sua?» ricevetti una gomitata sul braccio accompagnata da un suo sguardo furbo «Io mi sono tolta i tacchi mentre lui si è messo una maglietta così da togliersi la camicia, non avevamo sonno quindi siamo rimasti svegli e abbiamo giocato a Fifa, più che altro mi ha insegnato a giocarci» mi fece cenno di andare avanti «Ha preparato il pranzo e abbiamo mangiato e nel pomeriggio siamo stati nel divano abbr- ehm volevo dire siamo stati nel divano a rilassarci così.. sai eravamo entrambi abbastanza stanchi» incrociai le dita sotto una rivista per non farmi vedere ma speravo tanto che non avesse fatto caso che stavo dicendo "abbracciati". «Vabbe cose da amici no?» mi disse lei e io sospirai «Sì ovvio» le risposi, alla fine è così «No Mar, voi due abbracciati sul divano io non so in quale lingua dirti che voi due siete stupendi insieme, devo imparare il portoghese per fartelo intendere?» cazzo..e va bene lo avrei detto: «Forse c'è una piccola possibilità che tu abbia ragione e che lui mi piaccia un pochino» aspettavo una sua reazione.
«AAAAAAAAAAAAA» urlò «dai Yael, smettila» le sue urla continuavano a rimbombare nella stanza e decisi di lanciarle un cuscino dritto in faccia «Ahia!» ricambiò la mossa e così anche io presi un altro cuscino tirandoglielo sulla testa «Questa è una guerra» si mise in piedi sul letto continuando a prendermi a colpi.

POV PAULO
Ero in campo a riscaldarmi insieme a Gonzalo e a Federico correndo avanti e indietro in preparazione per la partita di domani.
«Quindi Yael ci sarà nel pubblico domani?» chiesi a Federico senza smettere di correre «Sì, vuoi sapere se ci sarà anche Mariana?» Gonzalo rise di sottecchi alla risposta di Fede «Dovrebbe esserci, per suo fratello» risposi io «O per me» disse colui che prima stava ridendo «O per te» mi indicò Fede fermandosi «Sì per la squadra, non c'è bisogno di fare il nome di tutti» mi fermai anche io andando a prendere un pallone «Bella scusa questa» si aggiunse Cuadrado che aveva ascoltato la conversazione e noi tre gli rivolgemmo uno sguardo di domanda «Dybi, si vede chiaramente che non le importa della squadra quanto le importa di te» mi prese la palla dalle mani «Un applauso a Juan» continuò Gonzalo battendo le mani «Okay, smettetela» ripresi la palla a Juan iniziando a palleggiarla con le ginocchia «Quanto è innamorato!» mi prese in giro sempre El Pipita, «Chi è innamorato?» si avvicinò Dani «Fede, così tanto innamorato di Yael» risposi prima che potessero farlo gli altri, lanciando uno sguardo d'intesa al numero 33 «Sì, è la ragazza perfetta!».
Per fortuna il Mister ci interruppe per dirci qualcosa in più per il match dell'indomani, mettendoci tutti sull'attenti, evitando di continuare l'argomento di prima.

Poco più tardi, finiti gli allenamenti, eravamo tutti nello spogliatoio a darci una sistemata e a cambiarci come nel mio caso, che stavo prendendo i jeans dal mio borsone, facendo cadere purtroppo il telefono sul pavimento che ripresi l'attimo dopo notando dei graffi e osservando anche dei messaggi di Mar che visualizzai.

      Mi niña❣️

                              Mi niña❣️

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