Capitolo Quarantasette

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Due mesi dopo
14 agosto, dovrebbe essere una giornata estiva come le altre dove si può stare a casa, andare al mare magari, uscire e divertirsi, ma non oggi.
Ieri si è giocata la finale della Supercoppa Juve-Lazio e il risultato si mostrò vincente per la squadra di Ciro Immobile e se c'era una cosa che Paulo non sopportava era proprio perdere.
Per questo si era svegliato con la luna storta, irritato. Ho provato in mille modi a dirgli che non doveva abbattersi, che i due goal che vennero segnati dalla Juventus erano merito suo, ma continuò dicendo che avrebbe dovuto dare di più.
«Daiii alzati dal letto o me ne vado!» saltellai sul materasso per cercare di smuoverlo «Okay, me ne vado da Yael, ciao» non appena conclusi di parlare venni afferrata da fianchi «No, resta con me» lo guardai roteando gli occhi «Con te che non fai altro che essere triste e irascibile allo stesso tempo? No, mio caro» - «Hai ragione, sembro proprio un bambino» mi diede un bacio a stampo «Un niño» lo feci ridere «E che vorresti fare allora?» mi chiese guardando l'orario: le 9:45.
«Boh magari usciamo, facciamo qualcosa giusto per non passare il mio compleanno chiusa in casa» lo vidi sbiancare «Compleanno hai detto?» Non era il mio compleanno, volevo giusto prenderlo in giro. «Amore scusa, io giuro che lo sapevo, ti pare che posso scordarmi quando compi gli anni? Volevo prenderti in giro!» disse farfugliando «Tu lo sai quando è il mio?»
Io annuii «15 Novembre» - «Ho chiesto per controllare» poi scoppiai a ridere «Quindi oggi è il mio compleanno eh? Paulo, lo faccio ad Aprile» la sua faccia cambiò espressione quando arricciò le sopracciglia «Mariana Alves meriti un premio per la simpatia guarda» si era offeso il piccolino «Dovevi vedere la tua faccia! Eri in preda al panico!» continuai a ridere piegandomi in due sul letto «Visto che stai ridendo, non ti dispiace un po' di solletico, non è vero?» portò le dita a solleticarmi tutto lo stomaco e quasi non respiravo per quanto stessi ridendo.
«Pau-Ba-Paulo basta HAHAH» cercai di togliere le sue mani dalla pancia ma lui indubbiamente era più forzuto di me.
«La smetto solo perché sono generoso, ma avrei continuato a lungo, mi diverto a vederti dimenarti sotto le mie mani» cercai di recuperare fiato mentre ancora delle risate uscivano dalla mia bocca.
Aveva messo della musica dal telefono e ora mi stava porgendo una mano, come un invito a ballare, gliela presi e insieme iniziammo a muoverci a ritmo della musica. «Y si con otro pasas el rato, vamos a ser feliz, vamos a ser feliz. Felices los 4, te agrandamos el cuarto» cantò il ritornello della canzone che tanto gli piaceva, io invece lasciavo che i piedi seguissero la musica per muovermi a tempo, lui era proprio scatenato al contrario.
«Uhh questa pure è bella! I wanna be contigo
and live contigo, and dance contigo
Para have contigo una noche loca y besar tu boca» canticchiò pure questa stringendomi poi a lui senza smettere di ballare «Me la dedichi per caso?» mi sorrise baciandomi a stampo «È la nostra canzone d'ora in poi» buttai la testa all'indietro come per eseguire un casqué «Tra tutte le canzoni romantiche che esistano, tu scegli giusto giusto un tormentone estivo come nostra canzone? L'aggiungo alla lista delle cose che ci rendono unici» mi lasciò ancora con la schiena piegata all'indietro e poi mi rialzò di un tratto facendo sfiorare le nostre bocche «Tu cuerpo y el mio llenando el vacío..» continuò a cantare ma venne poi fermato dal campanello.
Staccò la musica e corse ad aprire per vedere chi fosse e io gli andai dietro.
«Mira?» dissi scorgendo la figura del numero 5 fuori dalla porta di casa «Ehy Mar! Paulo!» ci salutò «Che ti porta qui?» gli disse Paulo «Oggi il piccolo Edin ha insistito dicendo che voleva stare con il suo idolo, quindi spero che non ti disturba se ti saluta» non avevamo visto che al suo fianco vi era il piccolo Pjanic «Ma certo che no! Campione entra!» aprì di più la porta per far entrare sia padre che figlio e poi la richiuse. «Guarda che cos'ho, un pallone! Giochiamo?» prese un pallone da calcio da dietro il divano, un po' come Mary Poppins esce ombrelli dalla borsa.
Cominciarono tutti e tre i maschi a passarsi la palla a colpi di piede ma poi venne passata a me dal piccolino «Non so giocare io» gli dissi facendo il labbruccio, per fargli capire che mi dispiaceva non poter giocare con lui. «Te lo insegno io» il mio cuore si sciolse alla pronuncia di quelle parole da parte del bambino, me lo sarei strapazzato di baci. Mi prese con la sua piccola mano e mi portò al centro del salotto, dove vi erano pure Paulo e Miralem.
«Devi calciare il pallone, come fa papà» mi disse guardando il padre dopo che lo pronunciò «E poi?» mi misi in ginocchio per essere alla sua altezza «Batta» il fatto che non disse la 's' lo rendeva ancora più un cucciolo «Anti poi quando fai gol devi fare cotì» si mise la manina davanti alla boccuccia imitando la celebrazione post goal di Paulo «Dybala makk si dice» - «Edin, falle vedere come segni, io sono il portiere okay?» Miralem gli rivolse parola facendo la parte del portiere, quindi il piccoletto presa la rincorsa e poi il piedino tirò la palla che ovviamente Mira fece finta di non prendere. Cominciò a salterellare contento e poi insieme al mio ragazzo fecero la dybala mask. «Ma sei fortissimo Edin! Più forte di Paulo pure» gli dissi e lui venne incontro abbracciandomi.
«Gratie» sibilò dandomi pure un bacetto sulla guancia «Va bene Edin, andiamo a casa ora che la mamma ci aspetta!» il bimbo corse in braccio al padre e una volta che li salutammo se ne andarono.
«Fai strage di cuori anche con i bambini» riprese la palla in mano facendola girare su un dito «Hai visto che dolce che? Lo voglio tutto per me da coccolare» probabilmente avevo gli occhi a cuoricino «Un giorno ne avrai uno tutto tuo» rimasi sorpresa da quello che disse «Sì, me lo immagino un piccolo Dybala a correre con una palla per tutta casa» lasciò cadere la palla a terra «O una Mariana versione mini sporca di gelato» accennai una risata soltanto fantasticando «Ma per questo se ne parlerà dopo qualche anno, perché prima you have to put a ring on it» mostrai l'anulare sinistro «Lo farei subito, ma anche qua forse è meglio aspettare ancora qualche annetto» .

Qualche ora più tardi

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Marianaalves 🗝💓
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paulodybala mi amor💓
yaelshelbia le mie vite❤️❤️
marianaalves @paulodybala chiquito💓
marianaalves @yaelshelbia i Yalerico regnano🙈


000 i commentipaulodybala mi amor💓yaelshelbia le mie vite❤️❤️marianaalves @paulodybala chiquito💓marianaalves @yaelshelbia i Yalerico regnano🙈

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Paulodybala pallone e cioccolato💏
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cuadrado panita romanticone
marianaalves 💏💋
daniruga qualcuno che traduca??
paulodybala @daniruga ...

Ehyy people, ecco il quarantasettesimo capitolo.
Quanto è dolce il piccolo Edin?❤️
Chissà se un giorno ci saranno un piccolo Paulo e una mini Mariana🙄
Vi chiedo di lasciare una stellina se la storia vi sta piacendo, grazie!
ps. Oggi la Juve ricomincia a giocare, speriamo che questa stagione vada bene🤞🏻
Mar🪐

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