Levi's pov
Quel moccioso mi stava seguendo in modo silenzioso e la cosa mi dava fastidio quindi gli chiesi che stesse facendo.
La sua risposta mi arrivò chiara,aveva una voce quasi sopportabile invece degli altri mocciosi,la cosa che mi colpì di più fin dall'inizio furono quegli smeraldi al posto degli occhi,erano unici,mai visti prima.
Dopo qualche secondo passato in silenzio dove contemplavo la bellezza del ragazzo,rincominciai a camminare,ma fui accostato da lui,che incominciò a riempirmi di domande.-"come hai conosciuto Armin?",disse con curiosità
"-quel ragazzo è amico di Hanji,dovrebbe averlo conosciuto grazie alla sua famiglia,lei è una psicologa..."
Dopo avergli risposto mi misi a guardarlo mentre cercava le chiavi di Marco.
Portava un paio di jeans blu scuro con i risvoltini e una maglietta bianca che lasciava intravedere un fisico asciutto con i muscoli poco accentuati. Era più alto di me di qualche centimetro,la cosa mi dava fastidio.
I capelli erano color cioccolato,la pelle abbastanza abbronzata per essere a marzo e infine gli occhi,quegli occhi....di un colore simile all'oceano,o i prati a Maggio,pieni di fiori...-"TROVATE!", urlò soddisfatto il ragazzo che teneva strette in un pugno il mazzo di chiavi brillante.
I nostri occhi si incontrarono per un istante e giuro che in quell' attimo il mio corpo tremò,non sò bene per cosa,ma una scarica mi attraversò ,quel verde prato si era intrecciato con la tempesta delle mie iridi,come se fosse una cura per far smettere la pioggia battente e far comparire quei gioiosi raggi di sole di Maggio che giocano senza chiedere sulla pelle altrui.
-"ehm,comunque piacere io sono Eren..."
mi risvegliai dai miei pensieri e risposi
-"piacere moccioso,sono Levi.",risposi freddo come sempre.
-"ma la smetti di chiamarmi moccioso?!,ho quasi vent'anni!", farfugliò Eren.
"-invece lo sei,visto che sono più grande di te di otto anni.E poi per la tua intelligenza ne dimostri cinque",risposi con strafottenza,mentre un piccolo sorriso mi solcava le labbra vedendo il piccolo infuriarsi.
"-allora sei un nano vecchietto"
Come ha osato chiamarmi nano vecchietto?! Ora gli spacco quel bel faccino che tanto stavo elogiando!
"- inizia a correre" dissi con fare minaccioso e scherzoso allo stesso tempo.
"-perchè hai le gambe troppo corte?",rispose con sarcasmo Eren.
Mi misi a correre cercando di prenderlo,il rumore dei passi sul pavimento risuonava in tutta la villetta,Eren rideva,era la risata più bella mai sentita.
"-TI PRENDO MOCCIOSO!",urlai mentre lui si arrampicava sul divano schivando gli amici per non fargli male pestandoli.
Ridevano tutti,ma ad un certo punto Eren inciampò nel tappeto che faceva capolino vicino alla poltrona.Lo presi al volo prima che cadesse di faccia,le mie mani erano sui suoi fianchi,arrossii di poco,quasi impercettibilmente,mentre Eren rideva di matto,"questo è scemo,stava per spaccarsi la faccia e ride...bho"pensai tra me e me.
Appena si accorse del contatto sui suoi fianchi le sue gote divvenero così rosse da fare invidia ad un pomodoro,Hanji mi stava fissando in maniera strana,quasi maliziosa mentre lasciavo il ragazzo dalla presa salda delle mie grandi mani.
"-Ragazzi che facciamo?"domandò Hanji con fare annoiato e divertito.
"-quattr'occhi dimmi che non stai pensando a quello...." Dissi con seccatura,sapevo che voleva fare obbligo o verità.
"-eddaiiii Leviiiiiiiii" mi implorò la bruna facendo combaciare le mani in una preghiera.
"-va bene,ma io non gioco."mi affrettai a dire.,ma Hanji si avvicinò e mi accennò Eren sussurrandomi "-sicuro?,vedo che con il ragazzo hai sorriso,tu non sorridi mai,credo che stare con lui ti faccia bene,almeno provaci"mi sorrise in modo materno la donna.
"-ok giochiamo ad obbligo o verità",ammisi alla quattr'occhi ed ai mocciosi presenti nella stanza.
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QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDO
Фанфикil diciannovenne Eren Jager,un ragazzo bello e simpatico,ma con un passato buio,una sera si ritrova a casa di amici per partecipare ad una festa di compleanno. Ed è lì che si ritroverà intrappolato per la prima volta nelle pozze grigie e fredde di...