capitolo 14

529 24 23
                                    

Eren's pov

"-capito Armin?!,HO BACIATO LEVI!"

Urlai al biondino seduto di fronte a me

Passarono due giorni da quando vidi Levi,era indaffarato con il lavoro.

"-Eren,cosa c'è di strano?,se ti piace dovresti frequentarlo non credi?"

mi si rivolse Armin con un sorriso rassicurante

"-mmmh"

commentai con malavoglia.

"-Che palle"

Mi pronunciò davanti Armin,non era da lui usare questi termini,quindi gli chiesi cosa fosse successo.

"-Marco compie gli anni stasera,io volevo starmene a casa a guardare Netflix....,diamo buca?"

-"ARMIN!,sei meschino,povero Marco."

risi io senza ritegno

"-ci vuoi andare solo perchè sai che ci sarà anche Hanji e di conseguenza Levi..."

Il "meloncino" aveva fatto centro

"-Stai zitto"

-"Eren...é una festa in maschera..."

Mi richiamò Armin

"-COSA?!,E IO COME MI VESTO?"

Passarono alcune ore

-"Megafono umano,SEI PRONTO?!"

Mi richiamò Armin

"-Sí"

Uscii dalla mia stanza,indossavo dei jeans neri abbastanza stressi,una maglietta del medesimo colore,ma la cosa che lo distingueva da un semplice outfit erano delle orecchie da gatto tinte del colore bruno dei miei capelli,al collo invece portavo un collare sottile scuro con un ciondolo dorato che penzolava.

"-Miaooo"

Ridacchiò lui alle mie spalle

"-oh senti, non sapevo come vestirmi!"

gli lanciai occhiatacce

"-si si,ci crediamo tutti che non ti sei vestito cosí per una certa persona..."

Mi guardó in modo sarcastico.

Armin non aveva nessun accessorio,tranne una bandana rossa legata in fronte e delle finte occhiaia create con del trucco.

Suonammo al citofono di Mikasa,visto che dovevamo andarla a prendere per andare alla festa.

Dopo poco aprí,era bellissima,un vestito nero le fasciava il corpo,il viso era coperto da un velo scuro semitrasparente e in mano portava un piccolo teschio finto.

"-Eren sei adorabile vestito cosí"

Mi disse Mikasa con le guance imporporate di un rosso acceso

"-lo sei anche tu"

Gli risposi sincero.

Casa di Marco era abbastanza vicina alla nostra,era molto grande,là dentro ci saranno state al massimo quaranta persone,tante luci da discoteca invadevano le stanze,Jean ci accolse con un sorriso.

Era vestito da carabinire,"avrà preso la divisa da suo padre" mi dissi mentalmente.

"Faccia da cavallo" mi squadrò con aria pervertita

"-oh,sono delle semplici orecchie da gatto ed un collare,non sono vestito da maid!"

Sbottai nervoso

"-mhm"

Risposero tutti trattenendo una risata.

"-vieni andiamo da Marco"

Mi disse Armin trascinandomi dal polso,la casa era invasa da gente ubriaca che puzzava e sudava ballando a tempo di musica.

Arrivammo in una stanza invasa da luci viola

"-MARCO AUGURI!"

Urlò "meloncino" abbracciandolo

Sui divanetti si trovavano Sasha che mangiava,Connie che cercava di farla smettere,mentre a terra si trovava Hanji che mi guardava con aria molto strana,ecco peggio di malizziosa.

Levi invece urlava ad Hanji di non sporcarlo piú di alcool,non si era accorto ancora della mia presenza.

La donna occhialuta era vestita con una gonna lunga rossiccia ed un top nero,mentre Levi era in jeans nero con una canottiera del medesimo colore,una maschera copriva la sua bocca.

QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora