Eren's pov
La sveglia suonò come suo solito alle sette di mattina.
Ero stanco per via della sera prima,insomma,il quasi bacio,Mikasa....Feci colazione con qualcosa di zuccherato,non potevo vivere senza mangiare qualcosa di dolce ogni giorno.
Dopo essermi fatto una doccia veloce,mi vestii con dei jeans neri ed una felpa bianca che faceva risaltare i miei occhi verdi brillante,ai piedi portavo le mie classiche e consumate Vans.Non avevo mai smesso di pensare a Levi,ogni volta che battevo le palpebre mi ritornavano in mente i suoi occhi grigi glaciali,le labbra screpolate che volevo assaggiare,la pelle pallida...."EREN MA CHE STAI PENSANDO SEMBRI UNA RAGAZZINA IN CALORE!"mi dissi mentalmente.
Tra poco era il mio compleanno e come sempre lo avrei passato da solo...
Forse sarebbe venuto a casa mia Armin,ma non ci conterei più di tanto.Mi diressi all'università con Jean,che mi prendeva in giro dicendo cose del tipo "allora Jager!,ti sei fatto la ragazza vedo!" ammiccando alla sera prima con Levi.
"-Faccia da cavallo piantala!,non c'è nulla tra noi due."risposi scocciato
"-ma ci sarà...,sai ho scoperto che sabato sarà in discoteca con Hanji e altri suoi amici.."mi guardò malizioso
"-non vengo"risposi freddo
-"quell' uomo è uno dei più ricchi di New York,pensa alla discoteca, sarà stra figa!"esultò Jean tirandomi uno scappellotto alla nuca.
"-vengo solo per gli alcolici e non provare mai più a toccarmi,faccia da cavallo" puntualizzai io.
-"ti spacco la faccia Jager!"si infuriò Jean scagliandosi su di me.
La piccola e divertente rissa finì con la mia vincita,come sempre,quella testa calda di Jean non si accorgeva mai che io ero più veloce nei movimenti.
Tornai a casa,dovevo studiare metà programma fatto in un mese,"proprio medicina dovevo scegliere eh?"mi maledissi. Posai le chiavi di casa sul tavolo di legno,e aprii il libro,un odore di fiori invase la stanza,mi domandai come diavolo feci a non accorgermene prima.
Qualche rosa blu era legata in sieme da un nastro verde di seta,sembrava molto costoso.Un piccolo biglietto penzolava dalle quattro rose legate,"ragazzo dai verdi occhi,ricorda tu hai saputo farmi sorridere" c'era scritto ciò sul pezzetto di carta.
"-Che caz..ora mi sento stalkerato" dissi a bassa voce
Misi i fiori in un vaso sul tavolo,ci misi dell'acqua e ritornai a studiare.
"Chi potrebbe mai ragalarmi dei fiori?,chi ho fatto sorridere?, perché c'era uno strano odore di menta che mi ricorda qualcosa...qualcuno.
Queste erano le domande che mi feci.
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QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDO
Fanficil diciannovenne Eren Jager,un ragazzo bello e simpatico,ma con un passato buio,una sera si ritrova a casa di amici per partecipare ad una festa di compleanno. Ed è lì che si ritroverà intrappolato per la prima volta nelle pozze grigie e fredde di...